L’Hotel Storchen si trova nel cuore storico della città vecchia ed è diventato nei secoli, sono sei, un’istituzione di riferimento non solo per l’accoglienza, ma anche per tutti i servizi personalizzati dell’albergo. Si percepisce insomma la passione del personale, ognuno nella propria professione, ciò che gratifica l’ospite che si sente coccolato, si sente parte di una grande e affiatata famiglia. Per iniziare a godere dell’ospitalità vale la pena spendere un po’ di tempo per una sosta rigenerante al Barchetta Bar Lounge e sorseggiare un cocktail, un calice di champagne o gustare uno spuntino, sistemati sotto i portici, dai quali, volendo, si può scendere verso l’imbarcatoio sulla Limmat. Chi poi vuole farsi traghettare con il motoscafo della proprietà verso Herrliberg per raggiungere il ristorante Buech o verso Thalwil all’Hotel Alex Lake, due delle strutture appartenenti al Gruppo The Living Circle, è sufficiente annunciarsi alla ricezione.
È giunta l’ora di cena e il ristorante La Rôtisserie è pronto ad accoglierci con la sua vista spettacolare sul Grossmünster e sul Rathaus, ma soprattutto col sorriso del General Manager Elia Maropoulos e di tutta la brigata di sala. L’executive chef Stefan Jäckel, titolare di una stella Michelin e di 17 punti Gault & Millau, grazie alla sua invidiabile esperienza professionale, propone una cucina classica francese, il cui risultato sono piatti realizzati con ingredienti stagionali e di alta qualità interpretati con tecniche contemporanee a volte sofisticate.
La scelta è caduta sul menu “Signature” dello chef da cui estrapoliamo tre pietanze che ci hanno particolarmente convinti per la loro originalità e bontà. La prima pietanza, il porro bruciato che con la sua gradevole nota affumicata rende omaggio e freschezza marina alla “Rolls Royce” delle ostriche, la Gillardeau, mentre il piatto è completato da un elegante tocco di sapidità del caviale N25 Hybrid. La seconda pietanza sono stati i tortellini al mascarpone con limone salato, tartufo del Périgord e catalogna, in un connubio equilibrato di cremosità e aromaticità. La terza pietanza, ormai un’eccellenza per i buongustai, il manzo Wagyu svizzero, apprezzato per la sua marezzatura che lo rende particolarmente tenero e gustoso, con l’avvolgente e ricca salsa teriyaki, mentre il delicato asparago del Baden completa con eleganza una pietanza che ricorderemo con nostalgia.
Non è facile abbinare i vini giusti a pietanze elaborate, ma per questo ruolo viene in aiuto il sommelier Pierrick Sarrot, che oltre alla sua professionalità, ha la fortuna di attingere ad una cantina veramente notevole, dove tra i più rinomati vini internazionali spiccano anche i migliori vini svizzeri ed in particolare quelli prodotti dalla Cantina alla Maggia di Ascona facente parte del gruppo The Living Circle. In ogni caso per la pietanza con il manzo Wagyu l’accostamento con il Sassicaia del 2020 è risultato perfetto, nonostante la ancora giovane età.
Il giorno seguente, dopo l’imperdibile tappa gastronomica al ristorante La Rôtisserie, abbiamo voluto testare l’altro gioiello del Gruppo The Living Circle, ovvero il ristorante Buech situato a Herrliberg alle porte di Zurigo nell’idilliaca Goldküste. Un piccolo ristorante di campagna immerso in un vigneto con vista sul lago di Zurigo e con all’interno lo charme di un’antica e raffinata “boiserie”, dove siamo stati accolti dall’”oste” Stefan Gunzinger e dove si possono gustare piatti della tradizione locale elaborati da un tocco gourmet dello chef John Schiffmann. Una grande soddisfazione è stata generata dalla Wienerschnitzel di vitello, per la qualità della carne e per la soffice e croccante impanatura, accompagnata da un’insalatina di cetriolo e dalla mitica insalata di patate della valle dell’Albula con semi di zucca. Piatto che si è meravigliosamente sposato con Il Querceto Riserva 2022, Merlot Ticino DOC, Cantina alla Maggia Ascona.
Storchen Zürich
Weinplatz 2
8001 Zurigo
Tel. +41 (0) 44 227 27 27
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