Nella pittoresca Valle di Blenio, un’escursione emozionante da Olivone al Museo di Lottigna ha sottolineato la creazione della nuova segnaletica che accompagnerà i viandanti e i pellegrini lungo la rinomata Via Francisca del Lucomagno. Il progetto di riportare alla luce questa antica via, realizzato in collaborazione tra l’Associazione Amici della Via Francisca del Lucomagno (AVFL) e l’Ente Regionale di Sviluppo del Bellinzonese e Valli (OTR Bellinzona e Valli), rappresenta un tassello fondamentale nell’impegno volto alla promozione e alla crescita della splendida Valle di Blenio.

La Via Francisca del Lucomagno è un’antica via storica che, tra il VII e l’VIII secolo fino ai primi anni del 1200, collegava l’Europa centrale alle grandi città della pianura Padana. Questo percorso era noto per essere uno dei più agevoli per attraversare le maestose Alpi. Nel corso dei secoli, la Via Francisca è stata percorsa da insigni personaggi quali Imperatori, Vescovi, mercanti, viandanti e pellegrini. La sua esistenza è documentata in antichi registri notarili e nell’Inventario delle Vie Storiche svizzere (IVS). Il merito della riscoperta della Via Francisca del Lucomagno va all’instancabile impegno di Adelaide Trezzini, che in passato ha promosso con successo il recupero della Via Francigena da Canterbury a Roma.

Oggi, il percorso rinnovato parte da Costanza e attraversa vari Cantoni svizzeri, prima di entrare nel Ticino dal Lucomagno e giungere a Ponte Tresa, dove si connette con la celebre Via Francigena che conduce a Roma. La rivisitazione del percorso, segnalato come un sentiero tematico con segnavia bianchi caratterizzati dal logo della Via, è stata progettata con l’obiettivo di bilanciare il rispetto per le tracce storiche con la qualità dell’esperienza escursionistica. Ciò significa favorire percorsi a piedi anziché strade asfaltate, garantire la sicurezza dei camminatori e mettere in risalto le peculiarità del territorio. Ad esempio, nella Valle di Blenio, tra Olivone e Acquarossa, è stata scelta una variante lungo la sponda sinistra del fiume Brenno, che permette di valorizzare luoghi come Solario e Sallo, il suggestivo ponte tibetano verso Ponto Aquilesco, le testimonianze storiche della Valle di Blenio come Cima Norma e il Patto di Torre, la presenza di Maestro Martino de Rubeis e, non da ultimo, il Museo della Valle di Blenio a Lottigna, ospitato nel maestoso Palazzo dei Landfogti. A Dongio, il percorso attraversa la sponda destra per visitare l’Oratorio di San Remigio e prosegue verso Biasca.

L’OTR Bellinzona e Valli ha sostenuto con entusiasmo questo progetto poiché la Via Francisca del Lucomagno funge da “spina dorsale” che collega e promuove diversi itinerari storici e tematici nella regione del Passo del Lucomagno e nei dintorni di Acquarossa. Inoltre, sono state create opportunità pensate appositamente per famiglie con bambini e per gli avventurieri curiosi, come il Sentiero della Salamandra vagabonda tra Ludiano e Semione.

L’escursione straordinaria del 22 ottobre si è conclusa presso il Museo di Lottigna, dove i partecipanti hanno potuto gustare una merenda con prodotti locali, tra cui una fetta di torta preparata secondo la ricetta del celebre Maestro Martino de Rubeis, gazzosa e succo di pera, tutti prodotti nella splendida Valle di Blenio.

Durante una breve cerimonia ufficiale, il presidente dell’AVFL, Matteo Oleggini, ha presentato la Via Francisca e il progetto di valorizzazione, mentre Juri Clericetti, direttore dell’OTR Bellinzona e Valli, e Claudia Boschetti Straub, sindaca di Blenio, hanno sottolineato l’importanza di questo progetto per la Valle di Blenio e la sua coerenza con la strategia turistica dell’intera regione. In particolare, Matteo Oleggini ha espresso la sua gratitudine verso Adelaide Trezzini e Alfonso Passera, primo presidente dell’AVFL, per la passione e l’impegno che hanno dedicato alla Via Francisca del Lucomagno. Il progetto è stato reso possibile grazie ai finanziamenti del Programma San Gottardo, dei Comuni (tramite i rispettivi Enti Regionali di Sviluppo) e delle Organizzazioni turistiche attive lungo il percorso, dall’Alto Lucomagno a Ponte Tresa.

Infine, un sentito ringraziamento è stato rivolto alle Associazioni Blenio Bellissima, Blenio Viva e al Museo storico ed etnografico della Valle di Blenio per il loro prezioso contributo nell’organizzazione della giornata di domenica.