Alla presenza di circa 350 partecipanti, l’Assemblea di CC-TI ha confermato all’unanimità la Presidenza di Andrea Gehri per i prossimi quattro anni. Inoltre, i 21 rappresentanti elementi dell’Ufficio presidenziale, che rispecchia la totalità degli ambiti economici attivi nel nostro Cantone, Federico Haas, vicedirettore di Hotelleriesuisse Ticino, è stato nominato in sostituzione dell’uscente Lorenzo Pianezzi.

Ai lavori assembleari sono seguiti gli interventi del Presidente delle Cc-Ti, Andrea Gehri, del Consigliere di Stato e Direttore del DFE Christian Vitta e del Direttore della Cc-Ti Luca Albertoni.

Quest’ultimo ha introdotto, unitamente al Consigliere di Stato e Direttore del DI Norman Gobbi, l’ospite d’onore della serata, ovvero: il Comandante di corpo Thomas Süssli, capo dell’esercito svizzero.

E’ toccato quindi al Presidente Andrea Gehri ricordare ai presenti il ruolo fondamentale dell’imprenditore nella società. Ruolo purtroppo spesso mai abbastanza considerato, seppure rimanga fondamentale per la crescita del paese. Senza l’assunzione di rischi, la spinta innovativa e gli investimenti delle imprese non sarebbe infatti possibile non solo creare, ma altresi’ preservare gli attuali impieghi, con le inevitabile oltre che comprensibili ricadute per tutto il tessuto economico nazionale. Anche le riforme invocate, come la recente proposta del Consiglio di Stato di intervenire su determinate aliquote per le persone fisiche e l’imposizione delle successioni e delle rendite previdenziali, piu’ che generatrici di previlegi a favore di categorie determinate, debbono invece essere considerate come centrali allo sviluppo della attrattività del nostro cantone, che in particolare deve essere percepito come terra del “fare impresa”, pena la perdita persone fisiche e aziende fondamentali per finanziare un sistema sempre più “costoso”.

Ma ancora: le incertezze dell’attuale periodo, oltre che note, restano comune in cerca di soluzione. A partire dal costo delle materie prime e della impennata delle fatture energetiche, cui si aggiungono i costi creati dalla crescente burocrazia. Ed ecco quindi che imprenditorialità, creazione di reddito, sostenibilità del nostro impianto sociale votato alla redistribuzione dei benefici, si delineano come un fenomeno non solo circolare, ma che autoalimenta in modo efficiente oltre che virtuoso.

Proseguendo nelle sue considerazioni, il Direttore della Cc-Ti ha osservato come nelle altre regioni del nostro paese la centralità del ruolo delle aziende non è intesa in modo negativo, cosi’ come sia anche deleterio l’atteggiamento negativo nei confronti delle persone benestanti, visto che, solo per citare il padre dell’AVS, l’ex Consigliere federale Hans-Peter Tschudi, “I ricchi non hanno bisogno dell’AVS, ma l’AVS ha bisogno dei ricchi”.

A questa considerazione è necessario aggiungere che non è solo il nostro sistema previdenziale, l’AVS, ad avere bisogno di contribuenti facoltosi, ma anche tutto il nostro sistema fiscale e finanziario cantonale.

Anche il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia, Christian Vitta, dopo una panoramica sulla situazione macro-economica attuale, ha ricordato la importanza di un atteggiamento dinamico e lungimirante per rendere il Ticino un territorio oltre che più attrattivo anche propizio allo sviluppo delle attività imprenditoriali.

Di conseguenza, il Consigliere di Stato Vitta si è quindi soffermato su alcuni fattori che contribuiscono a creare le migliori condizioni quadro e a favorire una crescita economica armoniosa e duratura. In parole semplici, è necessario un quadro fiscale moderno e competitivo che rafforzi l’innovazione all’interno del nostro territorio, a favorire un mercato del lavoro dinamico ed un rinnovato un equilibrio delle finanze pubbliche. Per il soddisfacimento di queste necessità, il Consigliere di Stato Vitta ha in particolare ringraziato la Camera di Commercio, la cui presenza vigile, pro-attiva e soprattutto capillare sul territorio permette di recepire le esigenze delle realtà economiche attive nel nostro territorio.

I lavori assembleari si sono infine conclusi con ’intervento del Comandante di corpo e Capo dell’esercito svizzero Thomas Süssli, che ha esordito ricordando la centralità anche del settore militare come attore economico, ed in particolare la importanza del sistema di milizia, che garantisce permeabilità nel dialogo fra le forze armate e quelle economiche, confermando quindi la sua centralità anche al buon funzionamento delle attività gestionali in ambito di impresa. Il Comandante Süssli ha poi anche invitato i presenti a ricordare il ruolo della difesa svizzera nel contesto geo-politico internazionale, attualmente tormentato da instabilità ed incertezze di cui tutti auspichiamo una soluzione, ma senza ancora purtroppo conoscerne i termini.