Lo Smart working, la competizione imprenditoriale con le multinazionali del digitale, la comunicare con i clienti attraverso i social media, la sfida al rispetto della privacy e della sicurezza informatica: nell’era post covid, processi imprenditoriali, di business e di marketing, che erano già avviati, hanno subito una brusca accelerazione, costringendo tutte le aziende a farci i conti.

Non è un eccezione, un periodo da superare. È la nuova normalità: le aziende e i loro collaboratori sono chiamati a un grande reset. Niente a che vedere con le teorie complottiste, ma una metafora informatica per indicare la necessità di ripartire secondo nuovi paradigmi che facciano tesoro di quanto appreso, forzatamente, durante la pandemia.

Per aiutare imprenditori e manager a orientarsi arrivano oggi a Lugano gli Swisscom Business Days, dove una quindicina tra esperti e imprese si alterneranno sul palco del palazzo dei congressi alla ricerca di idee e soluzioni.

Tra gli argomenti affrontati nel pomeriggio luganese spiccano le sfide organizzative, gestionali e di cultura aziendale che la trasformazione del mondo del lavoro ha posto alle aziende, raccontate attraverso l’esperienza del CEO di BancaStato, Fabrizio Cieslakiewicz e della direttrice della Clinica Sant’Anna, Michela Pfyffer von Altishofen. O, ancora, lo spauracchio della cybersicurezza, che ha visto nel recente passato anche realtà ticinesi vedersi vittime di attacchi informatici e richieste di riscatto per riavere l’accesso ai propri dati.

Uno sguardo profondo su casi reali e soluzioni concrete, di immediata utilità: è questa l’essenza dell’evento di palazzo dei congressi, nella consapevolezza di quanto possa essere preziosa la condivisione di competenze ed esperienze per affrontare un mondo dove l’unica certezza sembra essere il continuo cambiamento.