Negli ultimi mesi ho avuto la fortuna di vivere forti emozioni che mi sono state offerte dalla progettazione e poi dalla successiva realizzazione di diversi progetti collocati in contesti e settori molto diversi fra loro.
Mentre scrivo queste righe, sto facendo le valige prima di recarmi in vacanza, un paio di settimane di meritato riposo e cambio di ritmo.
La scorsa notte ho riflettuto a lungo sul momento che sto attraversando e penso di avere messo a fuoco il vero significato della parola “presente”. Il presente non è un termine per definire un tempo; è molto di più.
Il presente si può considerare un regalo, quello che la vita ci offre nell’essere vivi adesso. Certo, il passato è fondamentale per costruire i binari che ci guidano lungo un percorso di vita, per poterci basare su principi e radici che ci assistano nell’essere persone degne.
Ma il presente, questo meraviglioso dono, è l’ora, è l’adesso! È il regalo più importante che ci viene fatto, perché è adesso che siamo vivi e siamo noi stessi, in mezzo a questa meravigliosa realtà che è la vita.
Non ci è dato di sapere se ci saremo ancora dopo, per cui il nostro momento è ora, è adesso!
Non perdiamo tempo in inutili fronzoli, rapporti o attività che non ci permettano di sentirci vivi, perché non c’è niente di peggio che essere morti nel momento in cui ci è dato questo dono, cioè un presente in cui siamo vivi.
Essendo noi creature in grado di proliferare, è evidente che ognuno di noi deve cercare di essere vivo nel presente soprattutto nel proprio contesto famigliare e se ognuno di noi, prima di preoccuparsi degli altri, si preoccupasse invece di questa urgenza, allora si che il mondo sarebbe migliore e in pace.



