Iniziamo già a sentire il calore del Natale – di cui il panettone è re indiscusso -, avvolti in atmosfere uniche. Le strade illuminate, gli alberi addobbati e le case decorate contribuiscono a trasformare l’aspetto dei luoghi che ci circondano. Ogni famiglia ha le sue tradizioni, che si tramandano di generazione in generazione. E le tradizioni sono un ponte tra passato e presente, un modo per celebrare la nostra identità culturale.
Ma cos’è il simbolo magico per eccellenza del Natale, se non il panettone? Non è solo un dolce, ma la quintessenza di artigianalità, tradizione e convivialità.
Oltre al panettone tradizionale, oggi esistono molte varianti: dal panettone al cioccolato a quello con il gelato, fino alle versioni gourmet con ingredienti particolari come pistacchi, marron glacé e creme.
A Milano, nella suggestiva cornice di Palazzo Castiglioni nel week end dell’8-10 novembre, si è svolta la finale della IV Coppa del Mondo del Panettone, concorso internazionale ideato da Mastro Piff realizzato in collaborazione con Camera di Commercio Svizzera con lo Swiss Corner e con il patrocinio di Regione Lombardia, tra i Partner SMPPC – Società Mastri Panettieri Pasticcieri Confettieri del Canton Ticino e Ticino Gourmet Tour. Una edizione sold out con numeri da record che ha permesso ai visitatori di degustare tante varianti del panettone da tutto il mondo, con presentazioni, masterclass e workshop.
Per l’occasione sono stati presentati tutti i finalisti che hanno superato le selezioni nazionali in Italia e in Svizzera e nel resto del mondo nel corso del 2023 e 2024. Sono arrivati in finale 24 pasticceri per la categoria Panettone Tradizionale e 18 per la categoria Panettone al Cioccolato, da Europa, Asia, America Latina, Stati Uniti e Australia. Due ticinesi hanno tenuto alta la bandiera del nostro territorio e precisamente con il Panettone Tradizionale Andrea Giacomini della pasticceria Poncini Luca & Co. di Maggia e per la categoria Panettone al Cioccolato Roberto Gatti della pasticceria Artebianca di Lugano.
Un ulteriore assaggio ticinese anche alla serata inaugurale presso il Swiss Corner di via Palestro con proposte del Gruppo Seven in collaborazione con Ticino Gourmet Tour, nello specifico con dei finger della cheffe Elena Carsino del Seven Riva Ascona e dei dessert, panettone compreso, di Pietro Lenza, pastry chef della Bottega del Gusto di Ascona.
La Coppa del Mondo del Panettone non è solo una gara, ma anche un evento culturale che unisce maestri pasticceri, appassionati e semplici curiosi in una celebrazione dell’eccellenza artigianale.
«Siamo giunti alla quarta edizione di Coppa del Mondo del Panettone – spiega Giuseppe Piffaretti ideatore di CMP – e se rivolgiamo uno sguardo indietro ci rendiamo conto di aver contribuito in modo concreto a diffondere nel mondo la cultura del panettone tradizionale. Sono migliaia i pasticceri che abbiamo incontrato durante le selezioni nei diversi paesi: dal Brasile al Perù agli Stati Uniti, Australia, Giappone, Singapore e molte nazioni Europee. La finalissima è anche l’occasione di connettere le culture diverse e far nascere vere e proprie collaborazioni. Sotto le guglie del Duomo, infatti, tra colleghi di nazioni diverse, sono nate amicizie che continuano anche nel tempo. Da quando abbiamo ideato questo tipo di confronto, molte realtà si sono attivate per propagandare il panettone tanto che il prodotto artigianale ha superato, come indotto, i numeri della grossa distribuzione e di questo ne siamo molto fieri. Sappiamo che vincere un’edizione della CMP può cambiare veramente la realtà di un piccolo medio pasticcere perché si troverà catapultato in una dimensione che richiederà una presa di coscienza diversa per soddisfare le migliaia di richieste che arriveranno inevitabilmente. Risultati a parte, uno dei nostri scopi, forse quello primario, è diffondere in giro per il mondo il vero panettone artigianale che sta conoscendo un successo planetario, ma che deve essere protetto per non snaturare la sua identità. È diventato una chimera per molti famosi pasticceri perché rimane il prodotto più difficile in assoluto da realizzare nel mondo della pasticceria, perché si tratta di un prodotto vivo».
Questa volta a conquistare il titolo di miglior panettone del Mondo per la categoria Panettone Tradizionale è stato il maestro pasticcere spagnolo Ton Cortés, dopo l’attenta selezione di una giuria di grandi nomi, tra cui Iginio Massari (Italia) Owner Iginio Massari alta pasticceria, Julien Alvarez (Francia) Chef Ladurée Parigi Campione del mondo di Pasticceria nel 2011 e Bruno Buletti (Svizzera) Maestro dei lievitati in Svizzera. Podio tutto italiano per la categoria Panettone al Cioccolato con primo classificato Pasquale Iannelli della Pasticceria Casa Mastroianni di Lamezia Terme, con la giuria internazionale composta tra gli altri da Ernst Knam (Italia) Chef & Maître Chocolatier, François Stahl (Svizzera) Mâitre Chocolatier, Jimmy Griffin (Irlanda) Master of Baker, Andrea Besuschio (Italia) Presidente Club CMP Italia.
Sono già in programma le prossime selezioni che porteranno alla V Coppa del mondo nel novembre 2026: tappe in Italia, Svizzera, Belgio, Francia, Spagna, Portogallo e novità anche in Germania e Inghilterra; a Singapore con la prima selezione Asia, in collaborazione con SIGEP Asia che coinvolgerà candidati provenienti da Cina, India, Filippine e altri paesi del Sol Levante; USA, Brasile, Perù, Giappone e Australia e per la prima volta si svolgeranno selezioni in Sud Corea.