A brillare solitaria sull’asfalto americano è stata la stella di Max Verstappen, che dopo aver vinto le qualifiche si è aggiudicato anche il F1 Grand Prix of the Americas, consegnando il secondo posto a Lando Norris (McLaren) e il terzo alla Ferrari di Charles Leclerc.
La vittoria del pilota olandese conferma non solo la sua determinazione, ma soprattutto la sua abilità nell’approfittare di ogni minima incertezza degli avversari.
Finalmente positiva anche la prestazione della Ferrari, dopo che John Elkann, presidente di Stellantis, è volato negli Stati Uniti in occasione del Columbus Day, dando nuova carica a un team di Maranello sinora incostante nei rapporti interni e, di conseguenza, anche nei risultati.
Nel duello al vertice, Leclerc ha ceduto alla McLaren di Norris soltanto negli ultimi giri, mentre Lewis Hamilton ha conquistato la quarta posizione dopo aver superato Oscar Piastri, attuale capoclassifica della graduatoria mondiale.
Verstappen, ormai solo contro tutti, punta con decisione alla vittoria nella classifica iridata piloti.
Lo confermano anche i valori cronometrici registrati al traguardo della gara di Austin: dietro all’olandese della Red Bull, al secondo posto troviamo Lando Norris, distanziato di appena 8 centesimi di secondo; terzo è Leclerc, staccato di altri 15 centesimi; quarto Hamilton, con un ritardo aggiuntivo di 28 centesimi; e quinto l’altro pilota McLaren, Oscar Piastri, a 30 centesimi da Hamilton.
A partire dalla sesta posizione, occupata dalla Mercedes di George Russell, il gruppo degli inseguitori presenta invece distacchi superiori al minuto, a conferma della evidente inferiorità tecnica dei team di media classifica.
In attesa del GP del Messico, in programma il prossimo weekend, e con la vittoria del campionato costruttori ormai matematicamente assegnata alla McLaren, nella graduatoria piloti la lotta resta apertissima tra i tre fuoriclasse.
Primo è Oscar Piastri (McLaren) con 346 punti, secondo il compagno di squadra Lando Norris con 332, e terzo Max Verstappen con 306, protagonista di una rimonta costante che proseguirà fino all’ultima delle cinque gare rimanenti in calendario prima del termine della stagione.
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