Le sale di Palazzo Mantegazza hanno ospitato le assemblee annuali dell’Hockey Club Lugano, momento chiave per fare il punto sulla stagione gestionale e sulle prospettive future del club bianconero. Dalle cifre ai volti del nuovo corso, la serata ha restituito l’immagine di una società attenta all’equilibrio economico e determinata a rafforzare la propria struttura organizzativa.

Geo Mantegazza
Vicky Mantegazza con il padre Geo Mantegazza

Il bilancio 2024/25 della società anonima Hockey Club Lugano SA mostra ricavi operativi per 21,8 milioni di franchi a fronte di costi operativi pari a 21,9 milioni. Il risultato netto, negativo per 333’653 franchi, ha spinto l’assemblea ad approvare una misura di risanamento: la riduzione del capitale azionario di 751’600 franchi, ottenuta tramite l’annullamento di 3’758 azioni proprie. Un passo tecnico ma significativo, destinato a migliorare la solidità finanziaria complessiva dell’organizzazione.

Alla guida resta salda Vicky Mantegazza, confermata presidente del Consiglio d’Amministrazione insieme al vicepresidente Andy Näser e ai consiglieri Fabio Regazzi, Sascha Schlub e Stephan Lichtsteiner. Dopo anni di contributo, Gabriele Zanzi e Claudio Broggini hanno lasciato l’incarico, salutati con gratitudine per la dedizione mostrata.

La principale novità arriva con l’ingresso di Massimo Pedrazzini, avvocato e figura di spicco del panorama economico ticinese. Presidente del Consiglio d’Amministrazione del Gruppo Fidinam e del fondo Sterling Active Fund, Pedrazzini non è nuovo all’ambiente bianconero: già alla guida della Fondazione HC Lugano Academy, porta in CdA una competenza trasversale e una visione di lungo periodo sullo sviluppo del vivaio.

Massimo Pedrazzini, alla guida della Fondazione HC Lugano Academy

Sul fronte dell’associazione Hockey Club Lugano (HCL) – l’entità che gestisce la sezione giovanile – i numeri raccontano un andamento positivo: ricavi operativi per 2,55 milioni di franchi e costi per 2,43 milioni, segno di una gestione equilibrata e in crescita.

La direzione viene rafforzata con la conferma di Felice Pellegrini (presidente), Andrea Gehri (vicepresidente) e Mario Mantegazza, affiancati da due figure nuove ma già note all’ambiente: Gabriele Zanzi, che prosegue la sua collaborazione dopo l’uscita dal CdA, ed Emilio Martinenghi, rappresentante della Fondazione HC Lugano Academy e subentrante a Pedrazzini.

Imprenditore, politico e appassionato d’arte, Martinenghi è tra i fondatori del Gruppo WMM, di cui presiede il Consiglio d’Amministrazione: un profilo che aggiunge competenze manageriali e una sensibilità culturale non comune al panorama sportivo ticinese.

In un contesto in cui le società sportive sono chiamate a bilanciare competitività e sostenibilità economica, l’Hockey Club Lugano conferma dunque la propria capacità di pianificare il futuro con prudenza e ambizione. Le decisioni prese in assemblea, insieme alla continuità nella governance, sembrano andare nella direzione di un progetto coerente, capace di coniugare stabilità finanziaria e valorizzazione del talento locale.