Denner non ha un sistema di spesa online. Lo shop attraverso Internet, come ci spiega l’addetto stampa Thomas Kaderli, è legata solo ai vini. Francesca Destefani, portavoce Coop per la regione di vendita Ticino, si sbilancia affermando che la domanda sul portale Coop.ch è raddoppiato durante il lockdown: «Siccome prevediamo nel lungo periodo un’ulteriore crescita di questo settore, abbiamo lanciato il mese scorso la nuova piattaforma omnichannel Coop.ch. Siamo felici di poter offrire questo servizio anche in italiano».

«Poiché la domanda dei clienti è stata molto buona, continueremo a offrire alimenti su manor.ch. Questo è anche un modo per differenziarci dalla concorrenza», è la strategia di Manor, illustrataci dalla capo comunicazione Sofia Conraths.

Per nessuno però la vendita online può essere un’alternativa a quella tradizionale, piuttosto un qualcosa in più. «Consideriamo la nostra gamma di prodotti coloniali online come un’integrazione all’offerta dei supermercati Manor Food», spiega infatti Conraths. Dello stesso avviso Destefani: «L’acquisto online di generi alimentari non è in opposizione alla spesa “fisica” in negozio, anzi, la integra. Con Coop.ch e la nostra vasta rete di punti vendita, offriamo ai nostri clienti un alto livello di servizio e la possibilità di scegliere tra più opzioni».

Ora che si sono riaperte le frontiere, c’è stato un ritorno verso l’Italia degli acquirenti? «Il lockdown con la conseguente chiusura delle frontiere ha dimostrato in modo impressionante l’importanza di un commercio interno funzionante. È quindi auspicabile che l’ampia solidarietà con la Svizzera come luogo di lavoro continui anche dopo la crisi», si augura Kaderli. «Continuiamo a riscontrare una maggior affluenza nei vostri vendita. Sarebbe gratificante aver convinto nel corso degli ultimi mesi i nuovi clienti a tornare da noi, sia grazie alla capillarità dei nostri punti vendita, vicini al cliente poiché disseminati in tutto il cantone, sia per la vasta gamma di alimenti del nostro assortimento, che si distingue per qualità e freschezza», aggiunge Destefani. Fa loro eco Conraths: «Il turismo da shopping è tornato a crescere dalla riapertura delle frontiere. Tuttavia, siamo convinti che durante il lockdown, i clienti hanno visto l’importanza di sostenere l’economia locale e nazionale. Abbiamo acquisito molti nuovi clienti attraverso il nostro negozio online, ma anche grazie al nostro servizio di consegna che avevamo organizzato durante il Coronavirus».

In Ticino a conoscere un vero e proprio boom nel periodo dell’emergenza sanitario è stato il servizio di consegna a domicilio di frutta e verdura della TIOR, porto a casa. «Durante il lockdown le consegne sono diventate dieci volte tanto, ora sono diminuite rispetto ad aprile ma sono certamente di più rispetto al pre-Covid», ci dice il responsabile Denis Angelucci: «Non abbiamo speculato sui prezzi e il pubblico se ne è accorto. Ritengo che lo stesso stiano facendo i grandi magazzini, i prezzi un po’sono scesi».

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