La vostra è un’azienda che vanta una lunga tradizione familiare. Quali sono state le principali tappe di questo successo?
«L’azienda è nata a Bellinzona con l’apertura del nostro primo negozio nel 1921. Crediamo che, come per tutti i negozi storici, la chiave della continuità e del successo, risieda nell’impegno costante e nella dedizione. Non riusciamo a vedere delle vere e proprie tappe che ci abbiano garantito il successo. La costante che ci ha sempre accompagnati dalla fondazione ad oggi è il desiderio di offrire alla nostra clientela prodotti tessili d’abbigliamento con il miglior rapporto qualità-prezzo applicabile, questo favorendo le zone di produzione penalizzate dalla congiuntura ma dotate di una tradizione artigianale-industriale sana, infatti, miriamo a difendere e diffondere un prodotto non necessariamente economico ma senz’altro interessante nel contenuto artigianale ed etico».
Come si articola la vostra presenza sul territorio in Ticino e in Svizzera e a quali criteri si ispira l’immagine dei vostri negozi?
«Con i nostri punti vendita di Bellinzona, Locarno, Lugano e Chiasso copriamo in modo capillare tutto il territorio ticinese. Speriamo che i nostri sforzi per garantire un servizio di qualità, basato sulla correttezza e sulla competenza dei collaboratori di vendita, oltre che sulla profondità e vastità dell’assortimento, siano premianti e speriamo vivamente che tali caratteristiche possano rappresentarci bene nell’immagine percepita dalla nostra clientela.
Quali sono le principali novità da segnalare dal punto di vista della vostra organizzazione aziendale?
«La nostra filosofia non ci induce a mettere in atto cambiamenti sostanziali dal punto di vista dell’organizzazione aziendale, si tratta piuttosto di una lenta e quasi impercettibile evoluzione che, di base, rispetta sempre la nostra idea di una gestione attuata nel rispetto dell’economicità di tutte le attività nelle diverse fasi di produzione, logistica e distribuzione, consentendoci l’adozione di margini ragionevolmente onesti».
Quali sono le tipologie di clienti che si rivolgono di preferenza ai vostri negozi?
«Siamo felici di poter asserire che la parte più importante e fedele della nostra clientela è locale, ticinese, da sempre ci dà grandi soddisfazioni e ora, soffrendo la scarsità della clientela internazionale, diventa anche più fondamentale. A tutta la clientela va il nostro pensiero e il nostro impegno ad essere sempre competitivi. Siamo sempre pronti ad intervenire con dei correttivi nel caso di fluttuazione importante delle valute».
Quali sono i principali brand che attualmente rappresentate e quale strategia di comunicazione adottate per sostenere i vostri prodotti?
«La determinazione e il desiderio di essere aggiornati sia nell’offerta dei prodotti che nell’immagine dei punti vendita sono fonte di ricerca continua. Cerchiamo di favorire una rotazione dei marchi offerti, reagendo al mercato e alle sue evoluzioni, stimolando in questo modo l’interesse per prodotti attuali. Ciò non di meno siamo attenti alla continuità di alcuni marchi storici che il nostro cliente si aspetta di trovare in assortimento. Per quanto riguarda la comunicazione il nostro sforzo maggiore si concentra sui media locali, favorendo le riviste e le pubblicazioni ticinesi».
Si dice che le attività commerciali soffrono in Ticino di un fase di stagnazione. Qual è il vostro parere in proposito e quali interventi andrebbero promossi per mantenere nel centro cittadino le attività che come la vostra vantano una lunga e prestigiosa storia?
«Siamo certi che il fermento che sta vivendo ora il Canton Ticino, con le importanti novità che si prospettano con la messa in esercizio del nuovo traforo AlpTransit, sarà fonte di rinnovata vitalità. A Lugano il nuovo centro LAC, i progetti in fase di attuazione legati all’attrattiva della città, la ristrutturazione della stazione ferroviaria e la riattivazione della funicolare, saranno protagonisti di un rilancio del centro cittadino che si presenterà più dinamico da un lato e meglio raggiungibile dall’altro. Vediamo una grande chance nell’operosità delle autorità cittadine. Il settore alberghiero ci sembra forte e pronto ad accogliere il turismo che da sempre ricopre un’importanza fondamentale nell’economia del nostro territorio. Confidiamo inoltre sulle future opportunità degli operatori del settore bancario, speriamo sia possibile arginare i danni causati da questo particolare momento congiunturale che ha indebolito la crescita di un settore irrinunciabile per il successo della nostra bella regione».
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