Titizé incanta di nuovo Lugano: atteso ritorno al LACIl nuovo anno al LAC Lugano Arte e Cultura si apre sotto il segno dell’immaginazione, della musica e del teatro, con una programmazione che intreccia visioni sceniche, grandi interpreti e proposte pensate per pubblici diversi: al centro di questo avvio di stagione si colloca Titizé – A Venetian Dream della Compagnia Finzi Pasca, in scena da venerdì 9 a domenica 11 gennaio, affiancato da appuntamenti musicali e teatrali che scandiscono i giorni successivi.

Lo spettacolo Titizé, il cui titolo rimanda all’espressione veneziana “tu sei”, propone un viaggio sospeso e allusivo, lontano dalla narrazione tradizionale e affidato alla forza delle immagini. La compagnia guidata da Daniele Finzi Pasca costruisce un universo rarefatto, fatto di apparizioni, metafore e suggestioni, dove la parola lascia spazio al linguaggio del corpo, alla clownerie e all’acrobazia. Le macchine sceniche, utilizzate con misura e inventiva, contribuiscono a creare un teatro visivo capace di stupire senza effetti ridondanti, restituendo una Venezia evocata più che descritta, come se emergesse dalla memoria e dal sogno.

In scena dieci interpreti – tra attori, acrobati e musicisti – compongono un mosaico umano che attraversa passato e presente, tradizione e innovazione. Titizé si rivolge a un pubblico trasversale, senza barriere generazionali, e invita lo spettatore a lasciarsi coinvolgere in un’esperienza sensoriale e intimamente partecipata. Le repliche sono previste venerdì e sabato alle ore 20, domenica alle ore 17.

La giornata di domenica 11 gennaio propone anche un appuntamento musicale di particolare rilievo. Alle ore 17, in Sala 1, il duo pianistico formato da Antonio Ballista e Bruno Canino presenta un récital a quattro mani che attraversa oltre mezzo secolo di repertorio. Il programma si apre con Dolly di Gabriel Fauré, suite delicata e intima, per poi approdare a uno dei capisaldi dell’immaginario musicale novecentesco: Ma Mère l’Oye di Maurice Ravel, fiaba sonora nata per pianoforte a quattro mani e divenuta celebre anche nella successiva versione orchestrale.

La seconda parte del concerto accompagna il pubblico verso atmosfere più ironiche e spiazzanti con i Trois morceaux en forme de poire di Erik Satie, per concludersi con i Tre pezzi facili e i Cinque pezzi facili di Igor Stravinskij, omaggio al neoclassicismo e alla scrittura limpida. Ballista e Canino, legati da un sodalizio artistico nato al Conservatorio di Milano e consolidato in decenni di attività internazionale, celebrano così una collaborazione tra le più longeve e autorevoli del panorama pianistico.

Sempre domenica 11 gennaio, ma alle ore 16 al Teatro Foce, spazio anche ai più piccoli con Famiglie, produzione della compagnia bolognese La Baracca Testoni Ragazzi. Pensato per bambini dai due agli otto anni, lo spettacolo si svolge in un ambiente che ricorda la vetrina di un negozio: due personaggi, senza mai parlare, animano manichini e situazioni quotidiane attraverso gesti e sguardi. Ne nasce una riflessione aperta e accessibile sul concetto di famiglia, sulle sue forme e sulle sue possibili interpretazioni. L’iniziativa rientra nella rassegna Senza confini – Teatro Pan.

Il calendario prosegue martedì 13 gennaio alle ore 20 (con replica mercoledì 14) nella Sala Teatro del LAC, dove va in scena Amadeus di Peter Shaffer, con la regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. La celebre vicenda della rivalità tra Antonio Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart viene riletta come un viaggio allucinato nella mente del compositore italiano, sospeso tra ammirazione e invidia. Bruni, che firma anche la traduzione, interpreta Salieri accanto a Daniele Fedeli nel ruolo di Mozart, in una messa in scena che trasforma il palco in un labirinto mentale. I costumi sono firmati da Antonio Marras, premiati con l’Ubu 2025.

A completare il dialogo tra teatro e cinema, sabato 10 gennaio alle ore 10 il cinema Iride di Lugano ospita la proiezione del film Amadeus di Milos Forman, nell’ambito della rassegna Visioni parallele: tra parola e immagine, curata da Nicola Fiori. La proiezione è gratuita, con prenotazione obbligatoria sul sito.

Con Titizé come filo conduttore ideale, il LAC propone così un inizio d’anno che attraversa sogno, musica e drammaturgia, confermando la propria vocazione a essere luogo di incontro tra linguaggi e sensibilità diverse, nel cuore culturale di Lugano.

Il sogno veneziano di Titizé incanta di nuovo Lugano: atteso ritorno al LAC