Ecco un panorama dei prossimi eventi al LAC.
Il Lugano Arte e Cultura si prepara a un calendario fitto, che segna la transizione dall’estate alla nuova stagione: nei prossimi mesi il LAC propone infatti un mosaico di appuntamenti che vanno dal teatro musicale al blues, fino al grande repertorio teatrale con due opere di Anton Cechov. Un programma che riflette la vocazione del centro a coniugare linguaggi artistici diversi, confermando la sua centralità nella vita culturale ticinese.
Dal 16 al 20 luglio 2025, la Hall e l’Agorà del LAC ospiteranno il progetto Bestiario notturno. Ballad opera sulle mélodies di Francis Poulenc, un lavoro che intreccia musica e drammaturgia per reinterpretare l’universo del compositore francese. Lo spettacolo, curato dal direttore d’orchestra Martino Ruggero Dondi e dal regista Lorenzo Ponte, segna una tappa nel percorso che porterà all’apertura della stagione lirica con La voix humaine e Cavalleria rusticana. In scena, giovani interpreti e solisti dell’Orchestra della Svizzera italiana.
Accanto al teatro musicale, lo stesso periodo vedrà il ritorno della rassegna LAC en plein air con il secondo capitolo di From Blues to Bop. Quattro concerti, realizzati in sinergia con la Divisione eventi e congressi della Città di Lugano, porteranno sul palco nomi come Marco Mezquida con l’Orchestra da Camera Canova, il trombettista Fabrizio Bosso con il progetto Spiritual Blues, il sassofonista svizzero Christoph Grab con un tributo a Ray Charles e, infine, il coro Gospel Voices Family. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito con prenotazione su www.laclugano.ch.
Dopo l’estate musicale, a fine settembre il LAC inaugura la stagione di prosa 2025/26 con il Dittico della bufera di Carmelo Rifici. Il regista, direttore delle Arti performative del centro, torna a confrontarsi con due testi fondativi della sua ricerca: Tre sorelle e Il gabbiano di Anton Cechov. La prima andrà in scena il 30 settembre, seguita il giorno dopo dal secondo titolo. Il 4 e 5 ottobre, nell’ambito del FIT Festival, i due spettacoli saranno presentati in forma di maratona teatrale con sovratitoli in inglese.
Rifici guida un ampio gruppo di attori, tra cui giovani della Scuola di Teatro “Luca Ronconi” del Piccolo di Milano, in un allestimento che unisce rigore e sperimentazione. Il progetto si apre a nuove forme di pedagogia teatrale e a un dialogo con la contemporaneità, con rimandi alla letteratura russa e a scrittrici come Anna Politkovskaja e Svetlana Aleksievič.
A corredo del debutto, LAC edu propone incontri e approfondimenti: un focus su Cechov con il filosofo Silvio Joller, una rassegna cinematografica con Il gabbiano di Marco Bellocchio, e un dialogo pubblico tra Rifici e la drammaturga Angela Dematté.