Non si può continuare a confondere il sesso con la sessualità. Il sesso è il sesso! C’è chi nasce con la vagina e chi nasce col pene. Quindi una persona è di sesso maschile o femminile a seconda del suo sesso. È altresì logico che oggi una persona abbia la possibilità di cambiare sesso e quindi passare da un sesso all’altro essendosi privato di un organo a favore di un altro.
La sessualità è invece un’altra cosa e mi inquieta davvero molto che si discuta così tanto e così apertamente di una questione che dovrebbe invece essere intima. Quello che succede nel letto delle persone costituisce infatti la più grande intimità e non deve interessare chi in quel letto non c’è.
Eterosessuali, bisessuali, omosessuali, transessuali, sono liberi di comportarsi come gli pare nella propria intimità, premesso che ciò non rechi danno a sé stessi o ai propri partner.
Quello che non è tollerabile è che le persone vogliano rendere pubbliche e imporre le proprie attitudini o abitudini sessuali perché, francamente, non ce ne può importare di meno di sapere quello che uno fa nel suo letto, proprio come non ce ne importa niente di sapere quello che uno fa quando si chiude in bagno. Le persone vengono giudicate per quello che valgono come esseri umani, non per come gestiscono i propri rapporti sessuali con gli altri.
È davvero così difficile da capire questa cosa o sono io che non mi riconsco più in questo mondo, dove tutti siamo omologati e obbligati ad accettare tutto degli altri e farci sbattere in faccia le loro intimità?
Possiamo ancora dire Madre Patria? Madre Lingua? Posso stare sereno nella mia realtà di eterosessuale, tanto quanto possono stare tranquille le persone che vivono altre sessualità? Posso ancora gioire e essere orgoglioso di essere nonno naturale di mio nipote o me ne devo invece vergognare?
Nossignori, io su questo treno non vi seguo! Ho sempre rispettato tutti, ma per farlo ho dovuto innazitutto rispettare me stesso. Dimmi pure di che sesso sei, ma non dirmi che uso ne fai, perché oltre a non interessarmi, potrebbe anche non piacermi.