Dubai attrae un numero sempre maggiore di visitatori stranieri facendo del settore turistico un comparto economico che contribuisce in maniera sensibile al PIL dell’Emirato. La crescita di 6,2 punti percentuali registrati nel 2017 sta imprimendo il ritmo giusto per raggiungere il target prefissato per il 2020. Le ragioni del successo vanno ricercate nelle molteplici esperienze di viaggio oltre ogni aspettativa offerte dalla città e nella capacità di cogliere i trend e le esigenze dei viaggiatori in continua evoluzione.
L’analisi delle performance per singolo Paese rivela che l’India è il primo mercato con 2,1 milioni di arrivi a destinazione, diventando così il primo Paese a superare la soglia dei 2 milioni di visitatori all’anno. L’Arabia Saudita mantiene la seconda posizione con un totale di 1,53 milioni di arrivi; il terzo posto va invece al Regno Unito che chiude il 2017 con 1,27 milioni di viaggiatori annuali. Anche Cina e Russia registrano risultati impressionanti, grazie anche alla semplificazione delle procedure doganali; la Cina infatti si aggiudica il quinto posto (764 mila arrivi), mentre la Russia con i suoi 530 mila arrivi registra un aumento stellare del 121% rispetto al 2016. Sono migliorate anche le performance di Stati Uniti, Germania e Iran che rispettivamente registrano 633.000, 506.000 e 503.000 viaggiatori.
L’Europa Occidentale con i suoi 3,2 milioni di visitatori (pari al 21% del totale annuo) diventa il maggior generatore di arrivi a livello regionale sottraendo il primato ai Paesi del Golfo, che comunque rappresentano una Regione chiave per Dubai con 3,02 milioni di viaggiatori (pari al 19% del totale); seguono l’area dell’Asia del Sud, Medio Oriente e Nord Africa.
Dubai si conferma una destinazione con un forte appeal sui viaggiatori e temibile per i competitor. Il nuovo record segnato nel 2017 può essere attribuito al mix strategico messo in atto da Dubai Tourism e basato sulle peculiarità dei singoli mercati, su di un ampio raggio di azione e sulla capacità di adattamento in tempo reale ai cambiamenti ed alle evoluzioni in corso nel comparto turistico mondiale. A tutto questo si aggiunge senza dubbio la stretta e proficua collaborazione tra settore pubblico e privato, elemento cruciale per raggiungere gli obiettivi comuni.
Le grandi novità del nuovo anno includono La Mer, il nuovo quartiere lungomare dove godersi la spiaggia e scegliere tra ottimi ristoranti in cui provare specialità di pesce e cibo proveniente da tutto il mondo; l’inaugurazione de La Perle ha proiettato Dubai tra le metropoli che ospitano i più grandi e innovativi spettacoli al mondo; la Dubai Opera e il suo ricco calendario teatrale riflettono l’evoluzione culturale e artistica della città. Tra le nuove aperture di fine 2017 ci sono il grattacielo Dubai Frame e il Dubai Safari.
I nuovi quartieri da visitare a Dubai includono il Dubai Historic District per immergersi nella ricca e poca conosciuta storia dell’Emirato, mentre Hatta è il luogo perfetto per chi ama natura, avventura e il deserto più autentico. Da aggiungere alla lista delle aperture del 2018 c’è Al Marmour, il primo Parco Nazionale degli Emirati Arabi Uniti che offrirà la possibilità di interagire, conoscere e apprezzare la fauna e la flora degli Emirati nel loro habitat naturale.
Il 2017 ha visto inoltre l’apertura di nuovi hotel delle grandi catene internazionali come The St. Regis Dubai, Al Habtoor Polo Resort & Club, Bulgari Resort Dubai e Renaissance Downtown Hotel; a queste si affiancano hotel di catene locali come Rove Trade Centre, The Address Boulevard e Five Palm Jumeirah Dubai che continuano a giocare un ruolo importante, diventando le prime scelte tra i viaggiatori internazionali.
Turismo e viaggi
Un crescita che non si ferma
06 Giugno 2018