TatenokawaNella penombra elegante di una sala ticinese, tra profumi di riso e sentori di agrumi, il nome Tatenokawa ha risuonato come un richiamo antico. Non si trattava soltanto di una degustazione di sake, ma di un viaggio dentro l’essenza più autentica del Giappone. L’evento, organizzato a Mendrisio da Kitsune Trading Sagl, ha offerto al pubblico un’esperienza sensoriale e culturale che ha unito Oriente e Occidente, radici e modernità.

Fondata nel 1832 nella città di Sakata, nella prefettura di Yamagata, Tatenokawa è una delle case produttrici di sake più raffinate e longeve del Giappone. Guidata oggi dalla sesta generazione della famiglia Sato, continua a incarnare la filosofia del “fare bene” che attraversa secoli di cultura nipponica. Dal 2010, la distilleria ha scelto di dedicarsi esclusivamente alla produzione di Junmai Daiginjo, la categoria più pregiata di sake, realizzata con riso altamente lucidato e acqua pura di montagna.

L’eccellenza di Tatenokawa si riflette in etichette che sono ormai leggendarie tra gli appassionati: su tutte, il Komyo, un sake dal livello di lucidatura del riso pari all’1%, un traguardo mai raggiunto prima da nessun produttore. Un gesto estremo di perfezione, quasi spirituale, che racconta l’essenza di un marchio capace di coniugare rigore tecnico e poesia artigianale.

A introdurre questa storia in Svizzera è Kitsune Trading, realtà ticinese giovane ma ambiziosa, fondata da Cristina, Giacomo e Marco, tre amici uniti dalla passione per il Giappone e per le sue tradizioni liquide. La loro missione è chiara: selezionare e far conoscere i migliori produttori giapponesi, spesso piccoli e radicati nella storia, offrendo ai ristoratori e agli intenditori la possibilità di scoprire un mondo ancora poco esplorato nel panorama elvetico.

TatenokawaDurante la serata, i presenti hanno potuto degustare diversi sake Tatenokawa, insieme a liquori fruttati della linea Kodakara — come lo Yuzu, il Mango Alphonso o lo Zenzero di Kochi — espressioni di una terra che fa della purezza e dell’armonia le proprie cifre distintive. Ogni bicchiere ha raccontato la dedizione di un Paese dove la bellezza è parte del quotidiano, e dove anche una bevanda alcolica diventa strumento di meditazione.

La filosofia di Tatenokawa non è soltanto un tributo alla tradizione, ma anche una forma di resistenza culturale. Mentre molti settori produttivi si piegano alla logica della velocità, la casa di Sakata continua a difendere tempi lenti, equilibrio, rispetto per la natura e per il gesto umano. In un mondo sempre più standardizzato, Tatenokawa appare come un simbolo di autenticità e di ricerca della perfezione.

Il lavoro di Kitsune Trading, importatore ufficiale in Svizzera, ha contribuito a creare un ponte tra Mendrisio e Yamagata, tra la curiosità europea e la sobrietà giapponese. «Non vogliamo solo vendere bottiglie, ma trasmettere un’emozione, una cultura, un modo di guardare al tempo», spiegano i fondatori, che collaborano anche con la Sake Sommelier Association di Londra per diffondere formazione e conoscenza nel settore.

L’eco di Tatenokawa, con la sua purezza e la sua forza evocativa, sembra dunque destinato a risuonare ancora a lungo tra le montagne ticinesi. Un segno che la cultura giapponese, con il suo rispetto per il dettaglio e la sua devozione alla qualità, ha trovato casa anche qui, nel cuore dell’Europa.