Una sensazione che porta oggi a voler scoprire luoghi, persone, culture, lontane ma allo stesso tempo accumunate da fatti incredibili. Il tempo moderno è un mix di nuovi ritmi, frenetici o meno, di ripresa e fermi, una frenesia mentale e di pensieri dove l’uomo sogna una nuova tranquillità.
Luca Larenza, per esempio, racconta lo stupore di un turista inglese che inizia la sua scoperta nelle terre italiane, attraverso una natura incontaminata, osservando posti incantati ed inesplorati, ritrovando il proprio tempo. Lo stile irriverente della strada inglese è mixato al più sofisticato sapore del sartoriale italiano. Il trench, capo simbolo dello stile made in UK, è pensato nei tagli morbidi e scivolati, abbinato a polo in maglia caratterizzate da delicate nuance, accanto a pantaloni dal taglio ampio ed a vita alta.
Un senso di fluidità e precisione pervade la collezione firmata Zegna, tanto nelle forme quanto nelle scelte cromatiche. I volumi sono morbidi e generosi, in una fusione cromatica amalgamata di argilla, gialli primula, rosa ortensia, grigi sienite, blu riverstone, verde carabus, neri ardesia. I materiali sono leggeri ma consistenti: lana, canapa, fibre grezze, lino, carta-seta, nappa effetto carta.
Alessandro Sartori, sperimentando soluzioni con spalle calate, scolli profondi, forme stratificate e con senso poetico della funzionalità, espresso da tasche molto ampie e zip che consentono di espandere i volumi, amplia la ricerca sartoriale di nuove categorie ibride per definire la sua nuova visione.
Trovando da sempre inspirazione nel viaggio e radicandosi profondamente in un’idea di famiglia allargata, Etro ritrae diversi ospiti di un hotel internazionale che vanno e vengono portando con sé le proprie personalità e un bagaglio ricco di esperienze e ricordi. Questa stagione, più di sempre, ciò che conta non è la destinazione finale, ma il viaggio stesso. Personaggi così differenti tra di loro esaltano lo spirito versatile delle collezioni uomo e donna, ora così interconnesse e permeate dal medesimo spirito. Righe, quadri Madras e l’immancabile motivo Paisley danno un’attitudine distintiva a camicie, completi destrutturati, ma anche leggeri abiti femminili da indossare con i sandali. Cravatte d’archivio completano i suit sartoriali dall’eleganza rilassata, mentre cardigan jacquard stretti in vita da cinture ricamate sono indossati con gonne plissé. Preziosi intarsi decorano sia le camicie in jeans che le giacche scamosciate e motivi camouflage floreali diventano stampe allover sui bermuda.
Per la prima volta nei suoi 55 anni di storia, Laura Biagiotti ha sfilato a Roma presentando la collezione estate 2021 che è libera, illuminante e durevole. La sfilata si apre con un iconico bianco Biagiotti: una pagina pura, di luce, sulla quale scrivere un nuovo capitolo. Arrivano panneggi plissettati e profili di statue romane stampati su reti di cristalli Swarovski. È la nuova bellezza, con citazioni classiche e forme e tecniche innovative. Arrivano lampi di colore, su tutti il verde che cita il dna sostenibile del brand, per poi tornare alle sfumature dei naturali. Il finale vede in scena una sinergia di eccellenze che coniuga moda e danza, con una performance inedita dell’étoile Eleonora Abbagnato insieme a cinque ballerine del Teatro dell’Opera di Roma. La coreografia è stata realizzata apposta per l’occasione sulle note di Ennio Morricone, che con i suoi mirabili capolavori ha accompagnato tutta la sfilata.