Il 3° Simposio di Locarno sulla sanità sostenibile, organizzato da Swiss Medical Network in collaborazione con il Locarno Film Festival, si è svolto recentemente al Palacinema di Locarno, richiamando un centinaio di partecipanti tra rappresentanti della politica, della medicina, dell’infermieristica, della scienza, dell’economia e dell’insegnamento. L’evento, che mira a creare un dialogo tra i vari attori del sistema sanitario, ha posto al centro della discussione le sfide e le opportunità per un futuro sostenibile del settore.
La giornata è stata aperta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione di Swiss Medical Network, Raymond Loretan, che ha sottolineato l’importanza di questo simposio nel favorire un confronto costruttivo tra le diverse componenti del sistema sanitario. In apertura, Loretan ha invitato sul palco Luigi Pedrazzini, vicepresidente del Locarno Film Festival, in rappresentanza della neopresidente Maja Hoffmann. Pedrazzini, nel suo intervento, ha ripercorso la storia del Festival, evidenziandone la capacità di rinnovarsi e di mantenere sempre vivi i suoi valori fondamentali. «È essenziale essere critici verso sé stessi e avere il coraggio di cambiare quando necessario, per prepararsi al futuro», ha dichiarato, collegando questa riflessione al tema centrale del simposio: la sostenibilità della sanità.
Il Simposio è stato avviato ufficialmente dalla Rettrice dell’Università della Svizzera Italiana, Luisa Lambertini, che ha delineato la sostenibilità come capacità di creare un sistema sanitario capace di soddisfare le esigenze attuali senza compromettere le possibilità delle future generazioni. Lambertini ha illustrato come l’USI stia contribuendo a questo obiettivo attraverso attività di formazione e ricerca, con particolare attenzione al quadriennio strategico 2025-28.
La prima parte dell’evento ha visto la partecipazione di Jerome Cosandey, Direttore Romandia di Avenir, che ha delineato le sfide attuali del sistema sanitario svizzero. Successivamente, Sanjay Singh di CSS, Responsabile Servizi, Prodotti & Health Services, ha presentato il modello di cura integrata EHC Morges, un esempio concreto di come le cure integrate possano rappresentare una soluzione efficace per migliorare la sostenibilità del sistema.
La Tavola rotonda che ne è seguita ha riunito esperti come Pius Zängerle, Presidente di Curafutura, e Alexandre Omont, Direttore di Réseau de l’Arc, per discutere del tema delle cure integrate. Durante il confronto, è emersa l’importanza di un approccio collaborativo e interprofessionale per affrontare le sfide del futuro.
Nella seconda parte del Simposio, dedicata alla formazione, il Vicepresidente di FMH, Dr. Philippe Eggimann, ha offerto una panoramica sulle sfide che la formazione medica dovrà affrontare nei prossimi anni, in un contesto caratterizzato da un aumento dei costi e dalla carenza di medici. Sophie Ley, Presidente dell’Associazione Svizzera degli Infermieri, ha invece focalizzato l’attenzione sulla formazione degli infermieri, sottolineando il loro ruolo cruciale nel sistema sanitario.
Il Dr. Francesco Volonté, Direttore Sanitario della Clinica Sant’Anna, ha presentato il progetto “Bed side teaching” dell’USI Medical Master, un modello innovativo che combina teoria e pratica per la formazione degli studenti di medicina. «Imparare facendo» è il motto che guida questo approccio, mirato a preparare gli studenti per gli esami federali attraverso un’esperienza formativa immersiva e interattiva.
Concludendo l’evento, il CEO di Swiss Medical Network, Dino Cauzza, ha enfatizzato come la creatività e le soluzioni sostenibili siano state il filo conduttore di questa terza edizione del Simposio. Cauzza ha espresso soddisfazione per la partecipazione e per la qualità del dibattito, evidenziando come il Locarno Film Festival rappresenti una cornice ideale per riflettere su temi di tale rilevanza.
Swiss Medical Network
Swiss Medical Network è uno dei principali gruppi privati di cliniche e ospedali in Svizzera, operante in 15 cantoni e coprendo l’intero spettro medico con oltre 60 centri ambulatoriali. Con più di 2’300 medici e 4’100 collaboratori, il gruppo gestisce ospedali sulle liste ospedaliere cantonali, con una capacità totale di circa 1’500 posti letto. Nel 2023, il gruppo ha effettuato oltre 75’000 interventi chirurgici e trattato più di 700’000 pazienti in regime ambulatoriale. Swiss Medical Network è controllata per l’80% da AEVIS VICTORIA SA, quotata in borsa presso il SIX Swiss Exchange.
Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale di Swiss Medical Network.