 Mendrisio ha accolto con entusiasmo la prima edizione della passeggiata teatrale ispirata al romanzo Il ladro di ragazze di Carlo Silini, un’iniziativa che ha saputo intrecciare letteratura, recitazione e riscoperta del patrimonio urbano. L’evento, ideato e promosso da Mendrisiotto Turismo con il sostegno di numerosi partner, si è chiuso domenica 14 settembre dopo sei repliche che hanno registrato il tutto esaurito, con 145 partecipanti complessivi.
Mendrisio ha accolto con entusiasmo la prima edizione della passeggiata teatrale ispirata al romanzo Il ladro di ragazze di Carlo Silini, un’iniziativa che ha saputo intrecciare letteratura, recitazione e riscoperta del patrimonio urbano. L’evento, ideato e promosso da Mendrisiotto Turismo con il sostegno di numerosi partner, si è chiuso domenica 14 settembre dopo sei repliche che hanno registrato il tutto esaurito, con 145 partecipanti complessivi.
La formula, semplice ma di forte impatto, ha portato gli spettatori a muoversi tra i vicoli del centro storico, accedendo anche a spazi solitamente chiusi al pubblico. Questo elemento, insieme all’interpretazione teatrale e alla cornice storica, ha reso l’esperienza particolarmente suggestiva.
Dietro al progetto, oltre al sostegno di istituzioni e sponsor locali, c’è un intenso lavoro artistico. I testi sono stati adattati da Marco Della Bruna, mentre la regia e le interpretazioni hanno visto impegnati Ettore Chiummo e Davide Gagliardi del Teatro Lunaparco, affiancati da Isabella Giampaolo, Fedro Mattei e Michele Rezzonico. A completare l’immersione nel Seicento ticinese hanno contribuito i costumi firmati da Deborah Erin Parini dell’Atelier Asüro.
 Il successo della manifestazione, favorito anche da condizioni meteorologiche ideali, ha superato le aspettative degli organizzatori: molte persone interessate non hanno trovato posto, a dimostrazione del forte richiamo dell’iniziativa. «È un segnale che ci incoraggia a guardare al futuro – hanno spiegato i promotori – con l’obiettivo di riproporre la passeggiata teatrale già nella primavera 2026».
Il successo della manifestazione, favorito anche da condizioni meteorologiche ideali, ha superato le aspettative degli organizzatori: molte persone interessate non hanno trovato posto, a dimostrazione del forte richiamo dell’iniziativa. «È un segnale che ci incoraggia a guardare al futuro – hanno spiegato i promotori – con l’obiettivo di riproporre la passeggiata teatrale già nella primavera 2026».
Il progetto non è stato solo un esperimento culturale, ma anche un esempio di collaborazione tra enti pubblici, privati e realtà associative del Mendrisiotto. Oltre alla Banca Raiffeisen e ai Fratelli Valsangiacomo Vini, hanno contribuito il Centro di Competenze agroalimentare Ticino con l’iniziativa Ticino a Te, la Parrocchia di Mendrisio e diverse famiglie che hanno messo a disposizione i propri spazi.
Con la passeggiata teatrale, Mendrisio ha mostrato come la cultura possa diventare un’occasione per raccontare storie, valorizzare il territorio e rafforzare il legame con la comunità. Un modello che guarda già oltre, confermandosi tra le esperienze più interessanti di questo autunno culturale ticinese.

 
						 
							 
							 
							 
							 
							 
							
 
							 
							 
							 
							 
							
