C’è un rombo che non si spegne mai, neppure a distanza di decenni. È quello che riecheggia tra le montagne e le acque del Ceresio, laddove il motorismo ha lasciato tracce profonde nella memoria collettiva. Campione d’Italia ha deciso di raccontare questa storia in un modo diverso, non con i gas di scarico o con la velocità, ma attraverso l’arte, il modellismo e i ricordi custoditi nel tempo.
Giovedì 22 agosto, nella luminosa cornice della Galleria Civica Don Sandro Vitalini, si è inaugurata la mostra Campione in Pista, un viaggio tra emozione e memoria che resterà aperto fino al 15 settembre. L’iniziativa si inserisce nel programma della Rievocazione Storica del Circuito di Campione, in calendario dal 4 al 7 settembre, e rappresenta il cuore culturale di una manifestazione che unisce sport, identità e territorio.
Un evento che ha il sapore dell’incontro
Oltre cento invitati hanno preso parte all’apertura, in una serata che ha unito appassionati, istituzioni e semplici curiosi. Tra i presenti, l’assessore comunale Paolo Bortoluzzi, il direttore generale del Casinò Stefano Silvestri e, dal lato ticinese, Fabio Schnellmann, presidente del Gran Consiglio. Non una serata di circostanza, ma un momento di condivisione vera: «Le persone non volevano andarsene – ha raccontato il co-curatore Ermanno De Angelis – ed è proprio questo il segno del successo. Più che gli oggetti o le auto esposte, sono i sorrisi e le relazioni a rendere un evento memorabile. Il motorismo storico è anche questo: comunità».
Arte, motori e memoria in dialogo
Il percorso espositivo è un mosaico fatto di fotografie storiche, opere pittoriche ispirate al mondo delle corse, modellini da collezione e memorabilia. L’allestimento, curato da Pascal Tichit, Ermanno De Angelis e Nunzia Del Gaudio, restituisce l’anima rombante del circuito, in equilibrio tra estetica e documentazione storica.
Particolare rilievo è stato dato alle opere di Enrique Napp, che ha omaggiato la leggendaria Mercedes del 1955, anno in cui Juan Manuel Fangio e Stirling Moss scrissero pagine indelebili della storia delle corse. Accanto a lui, i contributi di Tiziano Merzari, custode di fotografie e documenti originali dell’edizione 1937, di Jim Moser, che ha messo a disposizione cimeli della collezione Silvio Moser a Lugano, e della famiglia Censi, legata da generazioni al motorismo e al Touring Club Svizzero.
Un ponte tra passato e futuro
“Campione in pista” non è solo un omaggio a un’epoca gloriosa, ma anche un ponte con ciò che verrà. Ogni casco, ogni documento, ogni modellino esposto dialoga con il futuro della rievocazione, già pronta a scaldare i motori a settembre. Un modo per dire che la storia non è mai polvere, ma carburante che accende nuove passioni.
La mostra, organizzata da Automobile Cercle di Campione e Circuito di Campione, resterà aperta fino al 15 settembre con i seguenti orari:
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Venerdì: 16:00 – 20:00
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Sabato e domenica: 14:00 – 19:00
Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche a chi ha sostenuto l’evento dal punto di vista enogastronomico, come AFM Banqueting e la cantina Il Cavaliere, a testimonianza di un legame che unisce motori, convivialità e territorio.
Per approfondire
Il programma completo della Rievocazione Storica e i dettagli sugli eventi collaterali sono disponibili sul sito ufficiale: www.circuitocampione.com.
“Campione in pista” è molto più di una mostra: è una dichiarazione d’amore verso la memoria, la bellezza e la velocità, un invito a non dimenticare che il rombo dei motori può essere musica, e l’arte, la forma più autentica per tramandarlo.