Il Premio Paolo Grandi 2025 è stato conferito allo storico Marino Viganò per il contributo alla divulgazione e al dialogo culturale tra Svizzera e Italia.È stato attribuito allo storico Marino Viganò il Premio Paolo Grandi 2025, riconoscimento assegnato per la categoria «divulgazione» a personalità che si distinguono nella promozione delle relazioni culturali e professionali tra la Svizzera e l’Italia. La motivazione fa riferimento al contributo offerto da Viganò nell’ambito dell’Associazione Carlo Cattaneo, in particolare attraverso la cura dei Quaderni, strumento di riflessione e approfondimento sui rapporti transfrontalieri.

Il premio è stato consegnato nel corso di una serata pubblica svoltasi mercoledì 10 dicembre al Ristorante Ariva, presso il Tertianum Residenza Du Lac di Paradiso. Al vincitore è stata conferita una scultura realizzata appositamente dall’artista ticinese Gianni Poretti.

Un premio ispirato alla figura di Paolo Grandi

Il Premio Paolo Grandi è un’iniziativa della STRP – Società ticinese di relazioni pubbliche – e si ispira alla figura di Paolo Rinaldo Grandi, co-fondatore della stessa STRP nel 1981 e considerato uno dei pionieri delle relazioni pubbliche nella Svizzera italiana. Scomparso l’8 dicembre 2022, Grandi è stato una presenza attiva e riconosciuta in numerosi ambiti della vita pubblica e culturale, dalla gastronomia alla finanza, dalla musica alla promozione delle relazioni transfrontaliere.

Giunto alla sua seconda edizione, il premio era stato assegnato per la prima volta nel 2023 allo chef Dario Ranza. L’iniziativa intende valorizzare percorsi professionali e umani capaci di incidere sul dialogo tra territori, istituzioni e comunità.

Il ruolo dell’Associazione Carlo Cattaneo

Nel conferire il riconoscimento a Marino Viganò, la giuria ha sottolineato il ruolo svolto dallo studioso nella crescita e nel consolidamento dell’Associazione Carlo Cattaneo, fondata nel 1992 grazie all’impulso di Paolo Grandi e divenuta, nel tempo, un punto di riferimento per la cooperazione culturale tra Svizzera e Italia.

Grandi ne fu presidente dal 2003 al 2016, contribuendo a rafforzarne il profilo pubblico e il peso nel dibattito interculturale. Anche grazie al lavoro editoriale e scientifico curato da Viganò, l’associazione ha potuto ampliare la propria attività di divulgazione, mantenendo un approccio rigoroso ma accessibile.

Il profilo di Marino Viganò

Nato nel 1961, Marino Viganò è cittadino italiano. Si è laureato in Scienze politiche all’Università Cattolica di Milano nel 1984 e ha conseguito un dottorato in Storia militare presso l’Università di Padova nel 1987. È ricercatore associato al Laboratorio di Storia delle Alpi dell’Università della Svizzera italiana (USI) e direttore della Fondazione Trivulzio di Milano.

La sua attività accademica e divulgativa si sviluppa tra ricerca storica, curatela editoriale e direzione istituzionale. Attualmente divide il proprio tempo tra Milano e Locarno, mantenendo un legame costante con il contesto culturale ticinese.

Paolo Grandi, una figura trasversale

Paolo Rinaldo Grandi era nato il 1° agosto 1940. Laureato in Scienze economiche e finanziarie all’Università Cattolica di Milano, nel corso della sua carriera ha operato in settori diversi, tra cui EuroProgramme, la Banca della Svizzera italiana e il Consolato d’Italia, dove fu insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana nel 1999.

È stato inoltre co-presidente onorario dell’Associazione Carlo Cattaneo e delegato per l’Accademia italiana della cucina. La pluralità dei suoi interessi e delle sue competenze rappresenta oggi il riferimento ideale di un premio che intende valorizzare percorsi capaci di coniugare professionalità, cultura e relazioni internazionali.

Con l’assegnazione del Premio Paolo Grandi 2025 a Marino Viganò, l’iniziativa conferma la propria attenzione verso figure che, attraverso la divulgazione e la ricerca, contribuiscono in modo concreto al dialogo culturale tra la Svizzera italiana e il contesto italiano.