Con l’avvio della stagione 2025/26, LAC edu — il settore di mediazione culturale di LAC Lugano Arte e Cultura — rinnova la sua offerta formativa e creativa con oltre 400 attività pensate per ogni età e livello di esperienza. Dal teatro alla musica, dai laboratori per bambini alle iniziative intergenerazionali, il programma consolida l’identità del LAC come luogo di incontro, crescita e sperimentazione artistica.
Nei suoi primi dieci anni di attività, LAC edu ha coinvolto oltre 300.000 partecipanti, trasformando la fruizione artistica in un processo di conoscenza e partecipazione attiva. Solo nella passata stagione, le proposte hanno raggiunto più di 42.000 persone, di cui oltre 15.000 studenti e studentesse delle scuole ticinesi.
“L’attività di mediazione culturale è parte fondante della missione del LAC – sottolinea il direttore generale Andrea Amarante – progetti di questo tipo creano ponti tra l’arte e la cittadinanza, in particolare con le nuove generazioni. Il successo crescente di LAC edu conferma quanto il pubblico sia desideroso di esperienze culturali accessibili e coinvolgenti.”
Quattro direttrici, un solo obiettivo: partecipazione
Il programma 2025/26 ruota attorno a quattro assi portanti: interpretare le proposte artistiche del LAC e dei suoi partner, favorire collaborazioni con istituzioni del territorio, promuovere l’inclusione attraverso l’arte ed estendere la partecipazione culturale a tutte e tutti.
La stagione di arti performative Vite parallele sarà accompagnata da conferenze e incontri che introducono i temi principali della programmazione, con attenzione alla scena internazionale e alle coproduzioni del LAC. La musica classica troverà spazio in cicli di conversazioni e nelle Hall in musica della domenica mattina, realizzate con il Conservatorio della Svizzera italiana.
Un’altra tradizione consolidata, le Colazioni letterarie, tornerà il sabato mattina con incontri dedicati ai libri e alla parola, curati da Yvonne Pesenti in collaborazione con la Società Dante Alighieri.
Bambini, giovani e famiglie protagonisti
Il coinvolgimento delle nuove generazioni resta una priorità. Il Museo ospiterà laboratori domenicali dedicati alla scoperta dell’arte attraverso il gesto, il colore e la manualità: dai Primi passi nell’arte a Arte in movimento, fino ai percorsi di espressione emotiva.
Per i ragazzi, le scuole saranno ancora una volta partner centrali. Torna il progetto Drammaturgie per il futuro, che invita gli studenti a elaborare testi e riflessioni a partire dagli spettacoli, e Keep FIT with Radio, in collaborazione con il FIT Festival Internazionale del Teatro, per la realizzazione di podcast ispirati alle produzioni in cartellone.
L’arte come spazio inclusivo
Tra i tratti distintivi di LAC edu vi è l’impegno per l’accessibilità, sostenuto dalla Fondazione informatica per la promozione della persona disabile (FIPPD). I progetti Il ricamo come narrazione, Micro Macro e Arte chiacchiere e caffè promuovono la condivisione e la partecipazione di persone con background migratorio o con fragilità.
“L’arte è un’occasione per connettersi agli altri e vivere esperienze che uniscono emozione e conoscenza – spiega Isabella Lenzo Massei, responsabile del settore di mediazione culturale – non si tratta solo di capire un’opera, ma di abitarla, di farla propria”.
Una comunità che cresce attorno al LAC
Anche l’intergenerazionalità trova spazio in L’ora del tè, curato dal critico teatrale Graziano Graziani, che invita il pubblico a confrontarsi prima e dopo gli spettacoli in un contesto conviviale.
Il calendario completo delle attività è disponibile su www.luganolac.ch, dove è già possibile iscriversi agli appuntamenti.