Una stagione, quella della arti performative del LAC, che ribadisce la vocazione multidisciplinare del centro culturale, casa dedicata alle arti: dal teatro di prosa alla drammaturgia contemporanea, dagli ensemble di danza internazionale alle performance di giovani coreografi, dai concerti di musica pop ai grandi musical, fino all’opera lirica. Una proposta ampia, coraggiosa e attenta, capace di parlare a pubblici diversi e di restituire la ricchezza del presente scenico.

Arti performative: le produzioni al LAC

Il programma si apre nel segno del bel canto. Dal 15 al 21 settembre va in scena il dittico La voix humaine di Francis Poulenc e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni per la regia di Emma Dante e la direzione di Francesco Cilluffo alla guida dell’Orchestra della Svizzera italiana, con il Coro della Radiotelevisione svizzera diretto da Donato Sivo.

Dal 30 settembre al 5 ottobre debutta Dittico della bufera, evento speciale frutto di un progetto di alta formazione diretto da Carmelo Rifici, che rilegge due classici cechoviani: Tre sorelle e Il gabbiano. Il dittico sarà presentato anche in forma di maratona il 4 e 5 ottobre nell’ambito del FIT Festival.

Alessandro Bandini è il protagonista di PER SEMPRE (22–24 ottobre) di cui firma ideazione e drammaturgia, lavoro suggerito dalla tormentata storia d’amore tra Giovanni Testori e Alain Toubas. Il 14 e 15 aprile, VicoQuartoMazzini porta in scena I miei stupidi intenti, ispirato all’omonimo romanzo che nel 2022 rivelò il talento del giovane Bernardo Zannoni.

La danza è protagonista con Lo schiaccianoci di Čajkovskij nella rilettura di Mauro Bigonzetti (19–21 dicembre), con i danzatori della MM Contemporary Dance Company e l’OSI diretta da Philippe Béran. Torna in scena, questa volta sul palco del LAC, Vorrei una voce (15 ottobre) di e con Tindaro Granata, spettacolo finalista al Premio Hystrio Twister 2025. Il 21 e 22 ottobre arriva Riccardo III di Shakespeare, ultima fatica registica di Antonio Latella, con Vinicio Marchioni nel ruolo del protagonista.

Gabriele Lavia sarà Re Lear nell’omonimo spettacolo di cui firma anche la regia (12–14 novembre). Ampio spazio alla scena contemporanea con Venir meno di Francesca Sproccati (3 ottobre e 4–5 dicembre), Fear no more (13–14 novembre, Foce) diretto da Simona Gonella su testo di Francesca Sangalli, Partiturazero di Elena Boillat (5–6 dicembre) e Note a margine de I Gordi (11–12 dicembre), una riflessione ironica sul rito della veglia funebre. Gardi Hutter, fedele e costante ospite della stagione del LAC, torna il 6 febbraio con il suo nuovo lavoro gardiZERO, mentre la compagnia residente Trickster-p debutta con Common land (25 febbraio–4 marzo), ispirato alle reti miceliche che nutrono e connettono la vita negli ecosistemi.

Panoramic Banana, in scena il 31 marzo, è la nuova produzione di mk firmata da Michele Di Stefano. Wanderer (20–21 maggio) è una creazione interdisciplinare di Lisa Lurati e Giordano Rush che trasforma la sala teatrale in un’esperienza immersiva. Torna al Foce il 23 novembre lo spettacolo per famiglie Il libro di tutte le cose di Teatro Pan. La sezione dedicata alle produzioni si chiude con l’anticipazione di uno degli appuntamenti di Lugano Dance Project, la cui terza edizione si svolgerà dal 10 al 14 giugno. Prodotto da LAC Lugano Arte e Cultura, Sadler’s Wells, Pina Bausch Foundation, Tanztheater Wuppertal, il 10 e 11 giugno in Sala Teatro andrà in scena Kontakthof–Echoes of ’78, il riallestimento del lavoro di Pina Bausch entrato nella storia della coreografia mondiale, firmato da Meryl Tankard, che ne è anche interprete, insieme agli stessi danzatori che ne furono protagonisti 47 anni fa.

Focus Vite parallele

I classici della letteratura, soprattutto i grandi romanzi del XIX e XX secolo, ispirano fortemente la drammaturgia del nostro tempo. Registi e drammaturghi contemporanei rileggono, riscrivono, si ispirano liberamente ad autori come Gustave Flaubert, Ray Bradbury, Alexander Dumas figlio, Virginia Woolf, Antoine de Saint-Exupéry, Emilio Salgari. Il focus principale della stagione è arricchito e completato da Visioni parallele: tra parola e immagine, rassegna cinematografica curata da Nicola Fiori e realizzata in collaborazione con JFC Cinema – IRIDE Lugano. La rassegna propone film tratti da grandi romanzi e opere teatrali che, dopo essere stati consacrati dal grande schermo, tornano a vivere sul palcoscenico.

EmployeesIl teatro internazionale

Nel segno dell’apertura alla scena internazionale, il LAC ospita importanti creazioni di grandi registi contemporanei. In stagione arrivano The (18–19 febbraio) di Lukasz Twarkowski, regista polacco che sta conquistando l’attenzione dei grandi teatri europei; Medea’s Children del regista bernese Milo Rau (21–22 marzo), rilettura contemporanea del mito di Medea; Three Times Left is Right di Julian Hetzel (12 ottobre), riflessione provocatoria sui conflitti ideologici in cui la violenza è ormai normalizzata, in programma nell’ambito del FIT Festival.

Personale Emma Dante

teatro a LuganoRegista che ha saputo imporsi come una delle voci più originali del teatro contemporaneo, capace di una scrittura scenica che supera ogni convenzione, Emma Dante firma testo e regia de L’angelo del focolare (23 e 24 febbraio, Sala Teatro), lavoro in cui affronta il tema del femminicidio.

Compagnia Finzi Pasca

Torna in scena in Sala Teatro Titizé – A Venetian Dream (9–11 gennaio), di cui Daniele Finzi Pasca firma ideazione, regia e disegno luci. Fedele al linguaggio dei sogni, Titizé dà vita a immagini evanescenti, allusioni e miraggi. Finzi Pasca è regista e light designer anche di Prima Facie della drammaturga australiana Suzie Miller, monologo presentato in prima nazionale dal 6 all’8 marzo, un lavoro che ci invita a riflettere sul concetto di giustizia, in un sistema giudiziario spesso contraddittorio.

Arti performative Teatro

Tra i protagonisti della stagione, Alessandro Serra mette in scena Tragùdia-Il canto di Edipo (29 ottobre), riscrittura del mito in grecanico, con Jared McNeill, storico attore della compagnia di Peter Brook. Massimo Popolizio dirige e interpreta Ritorno a casa di Harold Pinter (21–22 novembre), potente ritratto delle tensioni familiari. Bovary, al Foce il 17e 18 dicembre, diretto da Stefano Cordella, si concentra sulla relazione tra Emma e Charles Bovary, raccontata attraverso scene di un matrimonio, mentre il 13 e 14 gennaio in Sala Teatro Ferdinando Bruni e Francesco Frongia firmano la regia di Amadeus di Peter Shaffer. Roberto Latini è protagonista di Antigone di Jean Anouilh (15–16 gennaio). Al Foce Luca Spadaro prosegue la sua indagine sulle discriminazioni nel XXI secolo con Peccato che sia femmina (16–18 gennaio); il 21 gennaio va in scena Le volpi con Manuela Mandracchia e Giorgio Colangeli. Oscar De Summa firma e interpreta Rette parallele sono l’amore e la morte (31 gennaio), indagine su relazioni incompiute. Come gli uccelli di Wajdi Mouawad (3–4 febbraio, Sala Teatro), diretto da Marco Lorenzi, racconta la storia d’amore tra Eitan, giovane israeliano, e Wahida, ragazza di origine araba, maturata in un contesto segnato da conflitti, dolore e odio. Il 14 e15 febbraio, Davide Livermore dirige Fantozzi. Una tragedia, con Gianni Fantoni. Il 25 febbraio Alice Sinigaglia porta in scena Uno spettacolo gigantesco, ispirato a Gargantua e Pantagruele. Il 14 marzo torna Sotterraneo con Il fuoco era la cura, liberamente ispirato a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. Il 17 e 18 marzo, Andrea De Rosa dirige al LAC Orlando da Virginia Woolf, con Anna Della Rosa, mentre al Foce Giampiero Rappa presenta la commedia surreale L’uomo dei sogni; il 15 aprile Giovanni Ortoleva dirige La signora delle camelie, riflessione sull’amore e la violenza. Il 25 e 26 aprile, Daniele Bernardi è protagonista del monologo Io sono Nijinsky, tratto dai diari del celebre danzatore. Lella Costa è Lisistrata (27–28 aprile) in una versione moderna e politica diretta da Serena Sinigaglia. Chiude la stagione di teatro Sandokan o la fine dell’Avventura de I Sacchi di Sabbia, rilettura ironica del mito salgariano (6 maggio).

IndigoDanza

La stagione di danza del LAC si apre con il debutto della prestigiosa São Paulo Dance Company, che presenta il 19 novembre tre coreografie molto diverse tra loro: Indigo Rose di Jirí Kylián; Le Chant du Rossignol di Marco Goecke; I’ve Changed My Mind di Shahar Binyamini. Il 13 dicembre Clara Delorme presenta Le repos, lavoro per quattro danzatrici che si configura come un lamento collettivo. Il Ballet du Grand Théâtre de Genève torna a Lugano il 29 e 30 gennaio con Mirage, creazione visionaria di Damien Jalet ispirata ai fenomeni ottici del miraggio e della Fata Morgana in cui si rappresenta un’umanità in cammino attraverso un deserto dal forte significato simbolico.

Il 1° marzo Akram Khan, coreografo anglo-bengalese, porta in scena Thikra: Night of Remembering, un viaggio che intreccia passato e presente e rende omaggio agli antenati, con sedici danzatrici che fondono la danza classica indiana Bharatanatyam, con la danza contemporanea. Giunto alla ventesima edizione, Steps, Festival della danza del Percento culturale Migros, offre due appuntamenti: l’11 marzo Timeless Encounters, un incontro tra danza contemporanea e breakdance; il 29 marzo la Goteborgs Operans Danskompani, innovativa compagnia svedese, arriva per la prima volta a Lugano dove presenta Hammer, ideato e diretto da Alexander Ekman.

Il 18 e 19 aprile, Roberto Bolle arriva al LAC: un’occasione imperdibile per vedere sullo stesso palco l’étoile insieme a star internazionali della danza. Chiudono la stagione Human in the loop (21 aprile), performance per due danzatori ideata da Nicole Seiler che esplora i limiti del pensiero artificiale sulla scena, e Rimaye – Un disvelamento materico (22 aprile) di Silvia Dezulian e Filippo Porro, riflessione coreografica sul rapporto tra corpo glaciale e corpo materico, sull’effimero e la trasformazione.

Musica e Musical

La stagione del LAC è contrappuntata da grandi musical e concerti di musica. Dal 20 al 25 novembre arriva CATS, il musical dei record di Andrew Lloyd Webber. Il musical per famiglie Il Piccolo Principe (25–26 aprile) racconta con immagini e suggestioni una fiaba senza tempo. Torna Notre Dame de Paris (27–31 maggio), uno degli spettacoli musicali più amati di sempre. Sul fronte musicale, arrivano Marco Masini (10 ottobre, Palazzo dei Congressi) e Carmen Consoli (25 ottobre, LAC), mentre il tradizionale concerto gospel con lo Spirit Gospel Choir of New Orleans (23 dicembre) porterà in scena l’energia delle Chiese battiste della Louisiana.