Onorevole Ettore Vismara, lei è alla guida dell’Amministrazione Comunale di Paradiso da quasi 30 anni. Qual è il segreto del suo “buon governo” e della fiducia che continua a ricevere da parte dei suoi concittadini?

«Non credo che si debba parlare di ‘segreto’, se le elettrici e gli elettori di Paradiso mi hanno eletto Sindaco per l’ottava volta consecutiva, con una netta affermazione personale e di lista alle recenti elezioni. È al nostro Comune, alla sua popolazione che si deve il successo di Paradiso che, pur rimanendo paese

dal punto di vista formale e mantenendo una sua precisa e forte identità, ha allargato i suoi orizzonti. Concittadine e concittadini, in linea con l’impegno fattivo dell’Esecutivo e il costruttivo apporto del Legislativo, hanno saputo esprimere negli anni il senso concreto di rapporti sociali e di conoscenza e di culture diverse. Questo si traduce da sempre in uno stimolo verso la valorizzazione della qualità della vita e consente di affrontare e ben gestire le possibilità sempre nuove date da un mondo e da una società in rapido cambiamento. Questo cambiamento non va subìto né rifiutato, ma ci si confronta col mutamento e lo si gestisce con mente aperta e competenza, anche e soprattutto nei momenti di crisi. Noi procediamo secondo una strategia oculata, lungimirante, organica e progressiva, non miriamo solo a un generico sviluppo, né ci facciamo abbagliare da mode culturali o da tendenze demagogiche.

Vorrei aggiungere che Paradiso costituisce un esempio chiaro di come il Comune sia un’istituzione fondamentale, in quanto vive sul territorio, è molto vicino alla cittadinanza e ha modo di intervenire meglio sulle esigenze reali. Certo, siamo piccoli, ma l’amministrazione è moderna e funzionale. Il Municipio e il suo Sindaco, e questo ci viene riconosciuto dalla nostra popolazione, ha amministrato diligentemente e soprattutto con lungimiranza! Ecco, il segreto è di lavorare correttamente con obiettivi realistici, realizzazioni ‘misurabili’ e una visione non ideologica, ma ampia e a lungo termine che si riscontri sul territorio». 

In questi trent’anni Paradiso si è andata profondamente trasformando: come era un tempo e come appare oggi?

«Paradiso è un Comune dinamico, sano, moderno e progressista che ha il dovere d’impegnarsi affinché da quello che appare un disordine si innalzino con efficacia e orgoglio la valorizzazione della cittadinanza e del territorio, la difesa dell’ambiente, la tutela della sicurezza e i molti servizi orientati ai bisogni della popolazione!

A Calprino, questo il nome originario del nostro Comune fino al 1929, si contavano 86 “anime” nel 1600, 70 bambini fra i tre e i cinque anni nel 1912, il lavoro era essenzialmente agricolo, con piantagioni di gelso e la filanda della seta. È l’apertura della linea ferroviaria della “Gotthardbahn” nel 1882 ad aprire la via ai traffici intensi e al turismo internazionale. Turismo che, favorito dal clima mite e dalla vista sul Ceresio, si evolve con insediamenti residenziali e sempre migliori collegamenti, con la realizzazione dell’autostrada.

Su queste basi lontane, e con l’aumento costante del numero dei residenti e delle attività, sorgono nuovi impulsi, nuove esigenze e naturalmente qualche problema. Sono stati 30 anni frenetici, ma abbiamo sempre saputo gestire lo sviluppo, proporre soluzioni efficaci, badare alla sicurezza, alla qualità della vita, alle infrastrutture e ai molti servizi e alle agevolazioni per tutti e soprattutto per le fasce più fragili e per i giovani.

Non posso non citare la progressiva pedonalizzazione, la moderazione del traffico, il nuovo lungolago, le numerose strutture sportive e per il benessere, il verde pubblico, e, come un ricordo ormai lontano, la battaglia per attenuare gli effetti concomitanti molesti della prostituzione e il contributo di Paradiso alla giurisprudenza federale in materia di “immissioni immateriali”, a protezione della quiete e delle persone.

Ma non ci limitiamo alla nostra piccola realtà! Paradiso ha stabilito da tempo stretti rapporti operativi con i Comuni del Ceresio per i quali è un polo di riferimento. Mi limito a segnalare la Polizia Ceresio Sud, in tema di assistenza sociale lo sportello LAPS, l’Operatore sociale, la Giudicatura di Pace, l’Autorità Regionale di Protezione…

Tutta l’amministrazione comunale – che per definizione deve provvedere alla sicurezza e al benessere dei Cittadini – da sempre si adopera per mettere in atto servizi e provvedimenti orientati alla sostenibilità e alla tutela del territorio e promuove comportamenti virtuosi e rispettosi dell’ambiente.

La nostra sfida, quindi, è di sempre gestire e adattare con professionalità e lungimiranza quella “macchina” speciale che è il Comune per analizzare e risolvere con soluzioni concrete i temi e i problemi che spuntano all’orizzonte». 

Qual è il progetto, tra i tanti portati a termine, di cui va particolarmente orgoglioso?

«Potrei rispondere con un concetto ‘immateriale’ invece che con la descrizione di un progetto urbanistico: infatti, credo di poter affermare con orgoglio che la nostra è una comunità molto unita che sa esprimere il suo carattere, la sua compattezza e la propria unità d’intenti verso un Comune ospitale, sicuro, prospero, abitabile, moderno e, lasciatemelo dire, anche bello!

Dal punto di vista operativo, un grande progetto è la riqualificazione del lungolago, con una verde “passeggiata a lago” che si integra perfettamente nel tessuto urbano, unendo le varie aree attraverso nuovi collegamenti. La trasformazione dell’intero comparto include un’area pubblica scendente verso il lago (gradonata) che potrà divenire un vero spazio di incontro e di aggregazione, bei giardini a lago con magnifica vista sul golfo, il tutto completato da un centro balneare e nautico e da un autosilo, in attesa dello sviluppo della passeggiata a lago con una passerella sull’acqua che, allontanandosi e avvicinandosi alla riva, offre prospettive inedite del lago e del golfo del Ceresio.

Un recente progetto inaugurato nell’aprile 2024 è invece la nuova sala polivalente, incastonata nella cornice del Parco panoramico del Guidino, che ha una superficie ridotta ma offre un carattere certamente particolare e unico nella regione abbracciando l’intero golfo: è uno spazio ben vivibile e fruibile da tutti, ospitale, moderno e anche molto bello!

Questo nuovo progetto di Mario Botta offre infatti una struttura completamente vetrata, con vista su parco, lago e vecchio nucleo, disponibile all’uso come sala per riunioni, incontri, manifestazioni sociali e culturali, è dotata di servizi e di una piccola cucina. Un gioiello visibile su https://paradiso.ch/inaugurata-la-nuova-sala-multiuso-al-parco-guidino/

Di rilevanza è la Residenza Paradiso, la nostra casa per anziani pubblica, che oltre ad offrire un servizio d’eccellenza ha stipulato, ormai da diversi anni, una convenzione con SUVA per un reparto speciale per persone adulte lungodegenti invalide. Mentre è quasi ultimata una lussuosa Residenza per anziani privata sul lago che immagino sarà fonte di nuove risorse per il Comune.

Per quanto riguarda gli alloggi a basso costo, non siamo convinti del costruire direttamente ‘case popolari’, ma si preferisce favorire la cittadinanza con una politica di aiuti mirati e una fiscalità favorevole.

Infine, non credo di sbagliare se ricordo che, a fronte di una popolazione molto stratificata per reddito e non certo limitata a pochi residenti privilegiati, utilizziamo le solide risorse del Comune nell’interesse di tutti. Offriamo servizi di qualità, numerose agevolazioni ai residenti, promuoviamo la mobilità pubblica con cospicui rimborsi di biglietti di autobus e di treni e il 40% degli abbonamenti dei mezzi di trasporto».

Per contro, che cosa non è ancora riuscito a realizzare e si promette di fare a breve termine?

«I progetti sono davvero molti e particolarmente complessi, sia per l’impegno finanziario che progettuale e per le complesse normative. Ma non lasceremo nulla per la strada… Un grande elemento che stiamo già affrontando è il rifacimento dell’acquedotto, della stazione di pompaggio a lago e della rete idrica, con risanamento del fondale, molto probabilmente con un concetto diverso rispetto a quello pensato dai nostri avi in un momento storico diverso.

Un altro interessante progetto prevede la valorizzazione della superficie complessiva di circa 27’500 m2, in zona Alla Valle, — in buona parte boschiva e per l’altra parte agricola prativa, con presenza di una cascina all’interno del comparto — acquistata nel 2021 dal Comune e oggetto di una procedura pianificatoria che prevede: 1) valorizzazione del patrimonio forestale attraverso una pulizia soprattutto dalle piante infestanti per attribuirgli un’identità territoriale forte, con rinaturalizzazione di due corsi d’acqua e con la possibile formazione di biotopi; 2) formazione di un percorso didattico-naturalistico caratterizzato da camminamenti nel bosco che potrebbero diventare spazi museali a cielo aperto tramite installazioni di land art; 3) formazione, grazie al forte pendio, di sedute per creare un anfiteatro naturale atto ad accogliere i visitatori; 4) restauro della cascina volto alla sicurezza, data la vetustà dello stabile, mantenendola il più possibile fedele al suo aspetto e alle sue caratteristiche rurali originali e destinata ad attività compatibili con i luoghi: di piantagione di alberi da frutto e/o vigneti, di formazione e didattica, sportivi e di fitness a cielo aperto, di svago e relax, di osservazione naturalistici e belvedere con connessioni e percorsi pedonali attrattivi e integrati nella rete di mobilità lenta comunale che permettono di mettere in rete questo comparto con gli altri punti di attrattività del territorio comunale.

E molto altro, ma invece che di costruzioni, vorrei accennare al tema della protezione a favore delle persone bisognose di aiuto e di assistenza, l’inclusione, a partire dalla scuola, nel quadro dell’applicazione della riforma che vedrà scomparire le ARP a favore delle Preture di protezione. Su questo ultimo tema ho qualche dubbio, in quanto a efficienza della rete di assistenza sociale e di mancanza delle relative strutture immaginate dalla riforma. E poi, sui costi, in particolare di gestione delle misure, non parliamone». 

Quale sono i vantaggi per un piccolo comune derivanti dal mantenimento del moltiplicatore fiscale al 60%?

«Nel panorama dei Comuni ticinesi, il nostro moltiplicatore fiscale favorevole, invero al 58%, riflette il gettito fiscale a livelli interessanti, con recentissimi avanzi di esercizi storici di svariati milioni.

Per salvaguardare questa sicurezza, il nostro impegno va posto nella gestione parsimoniosa ed intelligente delle risorse finanziarie e l’attrattiva di un bel Comune che – in un quadro generale non sempre ideale, ma certamente invidiabile dal profilo paesaggistico territoriale che si affaccia, nel tratto pianeggiante della riva, magnificamente sul lago del Ceresio mentre nella parte del pendio si adagia sul Monte San Salvatore ed offre agli astanti una prestigiosa veduta panoramica sull’intero golfo di Lugano – può ancora attirare nuovi insediamenti professionali e residenziali e garantire una qualità del vivere e dell’aiuto sociale, dando sostegno agli anziani, all’integrazione, alla popolazione e molto altro ancora a favore della nostra gente.

Del resto credo di poter tranquillamente affermare che il vostro stesso Palazzo Mantegazza ben si inserisca in questa idea di edifici prestigiosi idonei attirare nuovi interessanti insediamenti professionali e residenziali di alta qualità a tutto vantaggio del Comune e della sua gente.

Fondamentale è che la buona situazione finanziaria ci consente di proseguire negli investimenti rilevanti per migliorare il Comune e la già buona qualità della vita dei suoi cittadini.

Infine, ho già indicato tanti interessanti e stuzzicanti benefici e incentivi economici che il Comune offre, oltre all’aiuto finanziario comunale per i giovani in ambito educativo, sportivo e musicale, il contributo finanziario per l’acquisto di biciclette elettriche e tanto altro».

Ci può annunciare quali saranno le principali linee per una definitiva riqualificazione urbana del fronte lago di Paradiso?

«La grande e complessa riqualifica dell’intera zona che si affaccia sul lago è una grande opportunità per abitanti e visitatori. Il progetto da 50 milioni prevede un’area pubblica che scende verso il lago, la “Piazza Eden”, che sarà uno straordinario spazio d’incontro e sarà completato da un centro balneare, da un nuovo porto per le barche da turismo e da un autosilo oltre alla passeggiata a lago come elemento unificatore.

La nuova piazza gradonata, la gradonata, i giardini, il belvedere e la darsena caratterizzeranno tutto il lungolago, integrandosi perfettamente nel tessuto urbano e unendo le varie aree attraverso nuovi collegamenti a lago.

Il tema del giardino è l’elemento centrale del progetto che inquadra il panorama in un’atmosfera intima e rilassante, esaltando l’ecosistema originale della riva. In questo modo, non si rendono semplicemente pubblici degli spazi inizialmente privati, ma si presenta un concetto innovativo di vivere il lago e le sue rive. Un primo passo è stata la piantumazione a palme del primo tratto di Riva Paradiso, quasi una citazione della Croisette di Cannes, che risulta in uno scenografico viale lungolago illuminato la notte, all’entrata del Comune per chi proviene da Lugano, dall’autostrada o da Melide.

Un altro tassello importante del progetto è la riqualifica della darsena, già messa a disposizione del pubblico quale piazza, che offrirà un migliorato spazio di sosta, di incontro e di gioco, in relazione allo straordinario spazio lacustre. Essa prevede l’eliminazione degli attuali elementi perimetrali quali muretti, parapetti e della piantagione poco pregiata, sostituiti da una nuova mensola metallica appesa al margine della costruzione che fungerà da panchina con un nuovo parapetto posato antistante al corpo di beton e ribassato, in modo da liberare la vista sul lago.

Prevista tra strada e piazza una limitata copertura volta a valorizzare l’area e a conferire un’identità spaziale al belvedere, oltre che offrire un luogo protetto di sosta con una nuova illuminazione che di notte trasformerà la copertura in un corpo illuminante per la piazza, rendendosi visibile dall’insieme stradale e urbano.

I primi lavori sull’area a verde hanno anche visto la realizzazione di una Palestra all’aperto completamente attrezzata, e ben frequentata, che riflette l’impegno del Comune per il benessere e la salute dei cittadini. Queste opere rendono più prestigiosa e vivibile tutta la zona e più sicuro il transito pedonale, grazie alla moderazione del traffico automobilistico e al più facile attraversamento pedonale della via.

Il progetto di riqualifica, fonda la sua base ideale sul concetto che il lago ci unisce e non divide. Il lago, e lo scrisse molto efficacemente lo scrittore Piero Chiara, costituisce una piazza ideale attorno alla quale si affacciano città, borghi e paesi, parchi, ville e giardini tra panorami straordinari».

Taluni situazioni di disagio sociale e fenomeni più o meno gravi di illegalità e delinquenza hanno attirato critiche riguardo alla sicurezza pubblica. Quali interventi in proposito ritiene opportuno adottare?

«Non mi risulta un tale compromesso quadro a Paradiso anche se condivido che la situazione generale della sicurezza pubblica nell’intera Svizzera non va certo migliorando nel tempo. Per quanto ci concerne, con un corpo di Polizia attualmente di 24 agenti oltre ad 1 assistente e a 4 ausiliari, è inderogabile, poter e dover, avere sempre un occhio attento alla pubblica sicurezza grazie al quale ovviamente non sono né saranno tollerati atti né situazioni non solo illegali, ma anche inopportune e di semplice disturbo.

Va poi notato che, spesso, il timore non è legato ad un reale aumento dei tassi di criminalità e del numero dei reati consumati. Il diffuso e tangibile senso di insicurezza di alcuni nasce dalla globalizzazione dei fenomeni criminali, dovuta alla diffusione mass-mediatica dell’informazione che crea, a sua volta, grande allarme collettivo, soprattutto nelle categorie sociali più esposte. Ma come si risponde alla paura del crimine? La risposta è aumentando la fiducia dei cittadini negli organi di Polizia che garantiscono sicurezza e legalità. Il nostro dispiegamento di più pattuglie motorizzate e a piedi, unito a mezzi elettronici, forma un sistema di controllo del territorio razionale, rapido ed efficace, contribuendo ad una ottima efficacia ed incisività di risposta alle richieste dei cittadini.

Vorrei davvero aggiungere un dato molto rilevante: la riqualificazione urbanistica, gli spazi di aggregazione e svago, la presenza di edifici moderni ed esteticamente gradevoli sono dimostratamene un elemento chiave nel prevenire emarginazione, segregazione, malessere sociale e il formarsi di aree a rischio.

Francamente, devo dire che Paradiso è un Comune sicuro e che, come dicevo, dispone di un Corpo di Polizia Ceresio Sud che si distingue per la sua presenza capillare su tutto il territorio intercomunale di competenza, quindi anche dei Comuni convenzionati, e per la sua efficacia operativa. Detto questo, ripeto che il senso di sicurezza dei singoli cittadini va relativizzato. La cosiddetta ‘sicurezza percepita’ è molto soggettiva e la risposta sociale conseguente è in funzione della cultura e delle tradizioni di un luogo e di un contesto che prescinde dalle regole fissate oggettivamente, al punto che si può osservare come alcuni comportamenti destino allarme sociale anche se sono leciti ai sensi di legge.

È pur vero che dobbiamo anche tener conto delle reazioni emozionali e del fatto che negli ultimi anni è aumentato in modo considerevole il bisogno di sicurezza della collettività, ma ritengo poter dire realisticamente che le nostre misure di prevenzione, d’intervento, di controllo del territorio sono certamente adeguate».

Lei ha fatto della riservatezza riguardo alla sua vita privata un punto di forza della sua immagine pubblica. Ci vuole tuttavia raccontare come trascorre il suo tempo libero e quali sono i suoi interessi quando non è impegnato nelle sue attività professionali e nella politica?

«Invidio chi ha il ‘problema’ del tempo libero… Un Sindaco, come me in particolare, ne ha davvero molto poco. E soprattutto trovo grande soddisfazione nel mio lavoro. Mi piace molto lo sport, con preferenza a quello individuale con camminate e palestra e l’osservazione della natura nelle sue diverse belle forme e sfaccettature. Posso poi dire che da sempre sono interessato alla cultura e arti orientali nelle loro più varie forme. Mia moglie Hisako, nativa di Tokyo, ama l’arte pittorica detta “Via della scrittura o Shodō” e mi ha consentito di approfondire le mie conoscenze in tanti settori interessantissimi e affascinanti del mondo orientale, anche i meno noti. Infine ho anche la passione dei motori e mi piace molto fare dei giri con la mia moto Ducati XDiavel S».