Queste dinamiche porteranno a un cambiamento degli stili di vita che sarà reso possibile dalle nuove tecnologie, aumentando la nostra responsabilità individuale e la nostra libertà di scelta. In futuro acquisiremo nuove competenze attraverso un’istruzione personalizzata, avremo maggiore accesso alla medicina preventiva e useremo strumenti digitali per raggiungere la felicità e il benessere. Il futuro è già qui e schiude nuove opportunità a lungo termine. La quarta rivoluzione industriale ci costringerà ad acquisire conoscenze in aree che non si prestano all’automazione. Oltre alle nozioni tecniche, il nostro apprendimento si concentrerà sempre più sulla flessibilità, la creatività, l’innovazione e le competenze interpersonali. L’apprendimento continuo diventerà imprescindibile. Le generazioni più anziane dovranno rimettersi a studiare e lavoreranno più a lungo, svolgendo così un ruolo importante nel mercato del lavoro di domani. Non si imparerà solo in classe. La tecnologia consentirà di apprendere attraverso numerosi canali, ampliando l’accesso all’istruzione e migliorandone la qualità su una scala più vasta.
In quanto «consumatori di servizi sanitari», assumeremo una maggiore responsabilità diretta nei confronti della nostra salute con l’obiettivo di essere più sani, più a lungo: da risorsa occasionale, i servizi sanitari diventeranno uno strumento di gestione del benessere personale in tutte le fasi della vita. Questa trasformazione verrà resa possibile da un ecosistema sanitario più tecnologico, che aprirà nuove strade per la gestione della salute. La gestione digitale delle malattie è solo un esempio dell’approccio personalizzato che verrà adottato in futuro nel trattamento delle patologie croniche. Il boom della telemedicina è espressione del cambiamento del luogo di cura: la tecnologia in remoto consente infatti percorsi terapeutici più efficienti, riducendo gli appuntamenti in ospedale. I cambiamenti demografici e il progresso tecnologico contribuiranno a plasmare la felicità futura. I Millennials e la Generazione Z raggiungeranno la fase della vita in cui guadagnano di più, oltre a ereditare i patrimoni di famiglia. Entrambe queste generazioni sono consapevoli del loro impatto sociale e ambientale e tendono a preferire le esperienze al possesso di beni materiali. Il progresso tecnologico ha dunque migliorato il tenore di vita, ma il maggior tempo trascorso davanti a uno schermo comporta un aumento dei rischi per la salute. La tecnologia favorirà l’accesso a strumenti basati su dati per migliorare il benessere fisico e mentale. Commentando le prospettive future del pianeta, Luca Pedrotti, Group Managing Director, Direttore Regionale UBS Ticino, ha dichiarato: «I cambiamenti demografici in atto, uniti all’incessante avanzamento dell’era digitale, richiederanno a tutti noi una grande capacità di adattamento. Avremo però dalla nostra parte le nuove tecnologie e le loro enormi potenzialità: spetterà a noi considerarle e farne un utilizzo etico e consapevole».