Come si arriva a essere un imprenditore di successo, riconosciuto a livello mondiale?
«Ho dedicato oltre 9 anni della al mondo della finanza in attività di Private Banking e quasi 2 anni all’esercito svizzero (Sergente Maggiore Capo). Quindi ho deciso di dare una svolta radicale alla mia vita e iniziare un percorso legato all’imprenditorialità sociale ed ambientale. Mentre ero ancora un impiegato di banca ho deciso di frequentare un corso per ottenere il Diploma Federale di Specialista di Marketing. Sono sempre stato affascinato dal mondo della vendita, pubblicità, promozione, statistica, contabilità e nonostante questo corso si tenesse alla sera e durante il weekend, mi ha insegnato lo spirito di sacrificio, il duro lavoro e la necessità di stabilire un ritmo di vita capace di conciliare scuola, lavoro e tempo libero».
Può farci qualche esempio di iniziative alle quali sta lavorando?
«Sono fermamento convinto che il futuro, ora più che mai dopo la pandemia mondiale, sia legato ad un’economia fortemente focalizzata sulla sostenibilità. Di conseguenza, sono coinvolto in diversi progetti e aziende internazionali come “THAELY“, che produce scarpe vegane con sacchetti e bottiglie di plastica riciclata (India); “ZELOOP”, una piattaforma di ricompensa dell’economia circolare (UAE); “ETUIX” che trasforma cartelloni pubblicitari in prodotti unici e sostenibili (UAE); “DGRADE“, che crea materiale tessile da bottiglie di plastica riciclate (UAE); “THE FLIPFLOPI”, la prima barca al mondo costruita interamente con rifiuti di plastica (Kenya)».
Come è maturata la sua decisione di trasferirsi negli Emirati Arabi?
«A dire il vero la scelta di questa destinazione è stata quasi casuale. Il Ticino mi stava stretto e avevo bisogno di intraprendere una nuova avventura. Dopo aver dato le dimissioni, ho immediatamente realizzato che l’inglese fosse uno strumento fondamentale per poter viaggiare e lavorare all’estero. Mi sono recato a New York per frequentare una scuola di Business English per 4 mesi. Nella Grande Mela ho avuto la fortuna e il privilegio di essere stato esposto a diverse culture, origini, religioni, lingue, e ho capito che questa era la tipologia di vita che avrei voluto coltivare e approfondire nel mio futuro. Dubai mi è apparsa letteralmente come un’oasi nel deserto. Un luogo in una fase di incredibile e velocissimo sviluppo, all’avanguardia, organizzato, pieno di opportunità, estremamente sicuro e diversificato».
Attualmente lei è Presidente dello Swiss Business Council Abu Dhabi e membro del Comitato esecutivo dello Swiss Business Council di Dubai. Di che cosa si tratta?
«Gli Swiss Business Councils (SBC) sono organizzazioni senza scopo di lucro, autorizzati dalle rispettive Camere di Commercio e Industria, e sono stati originariamente istituiti a Dubai nel 1996 e ad Abu Dhabi nel 2000. Fin dalla loro creazione, le due entità indipendenti promuovono con successo gli interessi e le attività di aziende e individui con collegamenti tra gli EAU e la Svizzera. SBC ha una base di membri attiva ed entusiasta ed è aperta all’adesione in categorie individuali e aziendali con interessi commerciali negli Emirati Arabi Uniti e/o in Svizzera. SBC è altresì un forum vivace e stimolante di diversi interessi e ha un numero di membri in costante espansione che va dalle società nazionali degli Emirati Arabi Uniti alle multinazionali svizzere, ai singoli membri privati. Organizza un calendario regolare e diversificato di eventi e attività, comprese presentazioni e dialogo con influenti relatori locali ed espatriati, introduzione di nuove società svizzere negli Emirati Arabi; sono previsti anche eventi di social e networking per stimolare lo scambio di idee ed esperienze tra i membri».
Lei ha più volte sostenuto l’importanza della formazione per far crescere l’innovazione delle aziende…
«Ne sono assolutamente convinto e ritengo che sia necessario dare il pieno supporto alle startup nel campo della sostenibilità creativa e dell’innovazione. a Questo interesse mi porta anche a partecipare a diversi programmi universitari legati all’imprenditoria sociale, insegnando ai giovani studenti le opportunità di carriera nel settore della sostenibilità. Il sistema di apprendistato presente in Svizzera, ed in altre nazioni Europee, rappresenta un metodo efficiente ed efficace per essere catapultati nel mondo del lavoro ad una giovanissima età (15 anni). Personalmente sono stato esposto ad un sistema dove la puntualità, la precisione, il rispetto delle regole e dei superiori deve essere rispettata fin dal primo giorno. Anche la scuola reclute ed in seguito la promozione a sottoufficiale superiore hanno implementato notevolmente la mia capacità di adattamento in diverse situazioni, la gestione dello stress le abilità di commando e lo spirito di cameratismo. Questi pilastri della mia formazione professionale e personale hanno contribuito a creare le basi per una solida opportunità per iniziare diverse attività da indipendente».