Da pochi mesi lei è alla guida del CSB, istituzione che conosce bene avendo già in passato ricoperto in questo ambito incarichi di responsabilità. Qual è dunque il contesto all’interno della piazza finanziaria ticinese in cui il CSB è chiamato oggi ad operare?
«Il CSB è attivo da 30 anni nella formazione orientata alle esigenze della Piazza finanziaria ticinese. Dapprima, il CSB si è principalmente rivolto alle Banche; nel corso degli anni ha esteso la propria programmazione, per rispondere anche alle esigenze del settore assicurativo (privato e pubblico) e di quello dei servizi fiduciari e ausiliari delle attività finanziarie. Il CSB offre formazioni che tengono conto degli intrecci esistenti tra i settori menzionati e le diverse professioni, avendo un occhio di riguardo per le problematiche interdisciplinari e con caratteristiche extraterritoriali. Al contempo diversifica le sue proposte formative sia da un punto di vista delle tematiche, che da un punto di vista delle modalità di erogazione dei percorsi. Due tematiche fra tutte che accomunano i vari settori, sono quelle della diffusione del digitale e dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, come pure quella dei rischi operativi trasversali a tutte le attività. In considerazione delle specificità della nostra Piazza e nell’intento di offrire formazioni complementari in sinergia con altri centri di competenze, il CSB ha sviluppato collaborazioni con alcune scuole universitarie attive nel cantone e fuori cantone, come pure con diverse associazioni di categoria. Se da un lato la formazione continua è considerata come un fattore importante per la qualità dei servizi resi, d’altro lato le risorse di tempo e quelle finanziarie investite nella formazione da parte dei nostri utenti sono gestite in maniera sempre più oculata. Vi è poi anche una predilezione per corsi che forniscono certificazioni riconosciute in Svizzera e all’estero. La ragione principale alla base di questo trend è la flessibilità e mobilità richiesta ai professionisti anche di questo settore».
Quali sono i progetti che ritiene particolarmente importante portare avanti sotto la sua gestione?
«Vi sono progetti di tipo strutturale e organizzativo e progetti che riguardano l’attività formativa. A livello strutturale e organizzativo, il CSB ha da sempre dato prova negli anni di notevole capacità di adattamento. Oggi, occorre ripensare in termini di efficienza ed efficacia la struttura e la sua organizzazione, per tenere conto in particolare dei ritmi del nostro mercato di riferimento. Alcuni ambiti di attività di questo nostro mercato sono soggetti a cambiamenti di paradigma importanti, che richiedono risposte immediate in termini formativi. Le competenze interne al CSB e l’importante rete di professionisti al quale il CSB attinge da anni per l’erogazione dei suoi corsi, facilitano senz’altro questo compito. La struttura e l’organizzazione interna dei progetti formativi vanno in parte riconsiderati alla luce di queste esigenze. Per quanto attiene il nostro servizio e prodotto formativo, affiniamo le caratteristiche che in parte già sono state sviluppate, tenendo conto di modalità di erogazione innovative (webinar, blended learning, piattaforme interattive ecc.) come pure delle tematiche, declinate in maniera interdisciplinare mediante il sistematico coinvolgimento delle diverse figure professionali che costellano il panorama bancario e finanziario. Non da ultimo, riprendendo la direzione del CSB, ho scoperto con un certo stupore l’estensione del palinsesto formativo che ha fatto del CSB quello che oggi è. Pochi, sono tuttavia consapevoli della ricchezza dei progetti che sono stati ideati e proposti sul nostro mercato. In occasione dei preparativi del trentesimo anniversario dalla sua costituzione, il CSB desidera documentare all’attenzione della Comunità professionale di riferimento, le pietre miliari che hanno caratterizzato le sue attività nel corso degli anni e che ne giustificano ancora oggi l’esistenza».
La versione completa di questo articolo la potrete trovare all’interno dell’edizione cartacea di Ticino Welcome oppure su Issu a pagina 70