Fino a qualche anno fa termini come “cambiale” o “libretto di risparmio” erano ancora d’uso comune nel nostro vocabolario. Oggi, le generazioni più giovani probabilmente non ne conoscono il significato: i ragazzi (ormai anche la maggior parte degli adulti) usano smartphone e computer per gestire i conti, effettuare pagamenti, relazionarsi con la propria banca. Chissà in futuro quali altre parole, e funzioni ad esse collegate, spariranno o cambieranno denominazione.
FinTech, il futuro che avanza
La tecnofinanza, in inglese FinTech (Financial Technology) contempla un ampio spettro di innovazioni. Oltre alle ormai note criptovalute, come i Bitcoin, un’altra tecnologia di cui si parla sempre più spesso è la Blockchain, una catena virtuale che permette di gestire e archiviare in modo sicuro, verificabile e permanente transazioni, scambi di informazioni e dati, attraverso un controllo decentralizzato. Per spiegarlo in modo semplice, la tecnologia blockchain rappresenta un libro mastro virtuale, che ognuno dei partecipanti può consultare. Per modificarlo è necessaria l’approvazione di tutti coloro che ne fanno parte. Criptovalute e blockchain sono strettamente collegate, visto che le transazioni di queste monete virtuali vengono registrate tramite blockchain. Il numero di società che utilizzano questa tecnologia in Svizzera è aumentato considerevolmente negli ultimi due anni, senza contare che la “Crypto Valley” di Zugo rappresenta uno dei centri più importanti al mondo per il FinTech. Si tratta dunque di un fenomeno che non si può ignorare e la piazza finanziaria svizzera, così come il Consiglio federale, si è dimostrata molto aperta in proposito, lavorando per creare le migliori condizioni quadro possibili per le imprese che utilizzano blockchain. Tuttavia, come qualsiasi innovazione di una certa portata, anche la blockchain richiede adeguati controlli e apposite regolamentazioni. Il rischio più grande, come evidenziato da diversi attori privati e istituzionali, è che venga usata per attività illecite come il riciclaggio di denaro o il finanziamento al terrorismo.
La guida dell’Associazione Svizzera dei Bancari
Con l’obiettivo di favorire l’insediamento di imprese FinTech in Svizzera, mantenendo al contempo elevati standard di sicurezza, lo scorso ottobre l’Associazione Svizzera dei Banchieri (ASB) ha elaborato una guida specifica destinata alle banche interessate ad aprire conti per società legate alla tecnologia blockchain. Nella guida ASB viene fatta una prima classificazione tra società blockchain con ICO e senza ICO. Questo termine è l’acronimo di “Initial Coin Offering”, ovvero offerta iniziale di moneta. Si tratta di una forma di crowfunding (raccolta di capitali), in principio nata per finanziare nuove criptovalute.


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