Il Casinò di Campione d’Italia era inattivo dal luglio del 2018, quando una sentenza di fallimento del Tribunale di Como aveva deciso la sua chiusura, lasciando a casa quasi 500 dipendenti.

La riapertura del Casinò di Campione d’Italia

Mercoledì 26 gennaio 2022, dopo tre anni e mezzo di inattività, il Casinò di Campione d’Italia ha riaperto, dando lavoro per ora a 174 addetti e ponendosi come obbiettivo annuo un fatturato di 40 milioni di euro.

Durante l’estate del 2021, il Tribunale di Como ha ammesso la domanda di concordato presentata dalla società di gestione del Casinò, dando il via libera al piano di riapertura. Grazie a quella decisione, è partito il nuovo progetto curato dall’amministratore unico Marco Ambrosini, con il piano industriale predisposto dalla società di consulenza direzionale Vitale-Zane & Company.
A novembre le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un contratto collettivo di lavoro ed è stato pubblicato un bando a cui hanno risposto 663 candidati, da cui sono emersi i 174 profili poi assunti, mentre alcuni servizi come la ristorazione e le pulizie sono affidati a società esterne.

Il Casinò ha siglato un accordo con Novomatic per il noleggio di 400 slot machine di ultima generazione.

La riapertura è frutto anche del nuovo rapporto tra il Comune di Campione d’Italia e il Casinò: è stato predisposto, infatti, un nuovo statuto della Società insieme a una nuova convenzione che serve a regolare i rapporti tra la proprietà della casa di gioco, il Comune e la società che gestisce la struttura.

La storia

Fondato nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, il casinò restò aperto per soli due anni. L’avvio definitivo arrivò nel 1933.
Nel 2007 venne inaugurato un nuovo edificio nelle immediate vicinanze, con un progetto firmato dall’architetto Mario Botta.