Perché l’acquisto di una pietra preziosa può rappresentare un buon investimento?
«Bisogna partire da una necessaria premessa. Sono convinto che nel giro di pochi mesi l’intera economia mondiale sia a rischio di un fallimento globale: tassi di interesse, indebitamento di interi Paesi, situazione della Cina, conflitti e crisi mondiali, mercato dell’oro, e ora anche l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti, oltre ad altri fattori che qui sarebbe lungo citare, sono tutti elementi che potrebbero a breve deflagrare, dando inizio ad una reazione a catena, una sorta di effetto domino dalle dimensioni difficilmente calcolabili ma dagli esiti sicuramente drammatici, con una condizione di panico sui mercati finanziari di tutto il mondo. In una prospettiva di questo genere, molto più realistica di quanto si possa immaginare, risulta assolutamente necessario chiedersi quali beni rifugio possono essere oggi in grado di resistere senza particolari difficolta ad una crisi economica e finanziaria mondiale, proteggendo in modo adeguato i propri averi».
Appunto, perché investire in diamanti e pietre preziose?
«La risposta è molto semplice. La nostra economia è basata totalmente su asset cartacei e virtuali, persino l’oro ritenuto il bene rifugio per eccellenza non ha più del 5% di controvalore in oro fisico. Dunque diamanti e pietre di colore provenienti da determinati Paesi costituiscono una proposta reale, concreta, tangibile. Una cosa è certa: un investimento in pietre preziose non produce forse risultati immediati, ma ripaga sicuramente a lungo termine. Inoltre è più sicuro della maggior parte degli investimenti, dal momento che i fattori che causano un aumento del valore sono numerosi, al contrario quelli che potrebbero causarne una diminuzione sono quasi inesistenti. Le pietre preziose sono una ricchezza sempre disponibile. Acquistati e conservati in banca, in una cassetta di sicurezza o indossati non sono un investimento astratto, né documenti di beni non tangibili. E, per alcune persone, questo è molto importante. Una cosa è certa: nel caso di una eventuale esplosione del prezzo di mercato, se ho l´esemplare a portata di mano, posso immediatamente rivenderlo, in prima persona, senza mediatori, qualora lo ritenga necessario».
Ma quali sono le pietre preziose che vale la pena acquistare?
«Probabilmente non esiste la pietra preziosa “ideale” per un investimento. In ogni modo esistono delle regole utili, che è bene conoscere per orientarsi, prima di procedere ad un acquisto allo scopo di investire. Occorre tenere sempre presente che il valore di una pietra è dato in primo luogo dalla sua rarità. Così, per esempio, va sottolineato non solo che il diamante è reperibile in quasi tutti i continenti, ma che è una pietra preziosa molto famosa e richiesta e, proprio per questo motivo, c´è la possibilità che la domanda diminuisca data la grande offerta che esiste sul mercato. Al contrario ci sono pietre preziose colorate le cui miniere di provenienza sono esaurite e dunque solo esemplari “storici” possono essere reperiti sul mercato e hanno evidentemente un grande valore che può soltanto accrescersi nel tempo».
Di recente i media si sono occupati di diamanti offerti in investimento da parte di varie società e istituti bancari. Qual è il suo parere in proposito?
«È molto facile incontrare un promoter finanziario che propone diamanti come investimento sicuro. Non tutti sanno però che il prezzo pagato è spesso molto più alto del valore di mercato. Non si dice neppure che per l’investitore rivendere il diamante è praticamente impossibile e l’unica strada è affidarsi a chi glielo ha venduto, pagando però una salata commissione. Per essere un buon investimento, un diamante deve avere certe dimensioni, deve valere decine di migliaia di euro o di dollari. E poi deve essere certificato dall’unico ente riconosciuto al mondo come autorità assoluta in materia, e cioè il GIA americano, e non da altre istituzioni, quanto non addirittura da autocertificazioni prodotte da chi promuove la vendita».
Dunque quali sono le pietre su cui consiglierebbe di investire…
«La scelta è molto orientata dal gusto soggettivo, perché non va dimenticato che una pietra preziosa è anche qualcosa che si può collezionare o indossare come gioiello. Personalmente, la mia predilezione va alle pietre colorate, zaffiri del Kashmir, rubini “sangue di piccione” birmani e smeraldi colombiani. Quando sono veramente rare le pietre di colore sono quelle più difficilmente reperibili sul mercato, in quanto provenienti solo da determinate aree geografiche se non da una specifica miniera».
Perché ha scelto di aprire The Art of Gems proprio a Lugano?
«Sono presente in Ticino da molti anni dove già opero con la mia società Kinesis SA che si occupa del commercio di pietre preziose e rare ed è il maggiore importatore di gemme della Svizzera italiana. Ho ritenuto fosse arrivato il momento di aprire questo “ufficio su strada” perché volevo offrire alla città qualcosa che fosse diverso dalla gioielleria tradizionale, proponendo pietre di straordinaria bellezza e qualità, per un pubblico attento e competente, in grado di apprezzarne il valore reale, ad un prezzo sicuramente interessante, grazie alla mia rete di rapporti qualificati che negli anni ho costruito in tutto il mondo con produttori e commercianti di diamanti e pietre preziose. Se un cliente ci richiede una determinata pietra, siamo in grado di reperirla sui mercati di tutto il mondo solitamente in poche ore o al massimo in qualche giorno. Anche la pietra più rara ed esclusiva può essere reperita, ma forse ci vorrà un tempo maggiore, proprio perché lavoriamo esclusivamente con gemme di cui possiamo garantire nel modo più assoluto l’origine, la provenienza, la qualità e il valore».
Lei è un grande conoscitore di pietre preziose. Come ha acquisito negli anni questa straordinaria esperienza?
«Direi che ho sempre vissuto tra le pietre, che prima di essere la fonte delle mie attività commerciali, rappresentano per me un’autentica passione. Ho girato per anni e anni in tutto il mondo, visitato svariate miniere, conosciuto i più importanti operatori del settore, lungo tutta la filiera che va dall’estrazione di una pietra al suo arrivo presso un gioielliere. È un mondo spesso difficile e complesso dove bisogna imparare a conoscere le pietre lasciando che esse ti parlino. Una pietra deve trasmettere un’emozione, anzi arrivo a dire che molte volte devo “sentire” una pietra, quasi fosse lei a scegliere me e non viceversa. E poi non dimentichiamo mai che una pietra può essere un’ottima forma di investimento, ma comunque è sempre, e tale resterà nel tempo, uno oggetto di straordinaria bellezza».
The Art of Gems
Via Nassa 52 Lugano
+41 (0) 91 921 13 19
www.artofgems.ch