La Resistencia – Irina Werning

Dal 6 al 9 marzo 2025, BASE Milano ospiterà la nona edizione del PhotoVogue Festival, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di fotografia e per chiunque desideri approfondire il rapporto tra arte e sostenibilità. Con il titolo evocativo “The Tree of Life: A Love Letter to Nature”, l’evento si propone di esplorare la resilienza e l’interconnessione tra gli esseri viventi, invitando il pubblico a una riflessione profonda sulle sfide ambientali contemporanee.

Un festival di immagini e idee

Ideato da Alessia Glaviano, Head of Global PhotoVogue e direttrice del Festival, l’evento si distingue per la sua missione: stimolare un dialogo inclusivo attraverso la fotografia di moda consapevole. «L’arte ha il potere di ispirare cambiamenti significativi», afferma Glaviano, sottolineando l’importanza di un approccio visivo capace di sensibilizzare il pubblico su tematiche cruciali.

Nel corso dei quattro giorni, BASE Milano si trasformerà in un vero e proprio hub culturale, dove mostre, panel e presentazioni digitali offriranno un’esperienza immersiva tra estetica e impegno sociale. Oltre agli artisti e ai creativi, interverranno esperti e rappresentanti di organizzazioni attive nella difesa dell’ambiente, a conferma del valore interdisciplinare del Festival.

Qotzun – Gastón Zilberman

Un viaggio tra etica ed estetica

Fin dal suo esordio nel 2016, il PhotoVogue Festival ha posto l’attenzione su tematiche etiche e di rappresentazione, esplorando il ruolo dell’immagine nella costruzione della nostra percezione del mondo. Negli anni, il festival ha anticipato e analizzato argomenti di grande attualità, come l’evoluzione dell’intelligenza artificiale nel settore visivo, la riscrittura della storia attraverso la fotografia e le nuove declinazioni della mascolinità.

Curata da Caterina De Biasio, Visual Editor di PhotoVogue, e Daniel Rodríguez Gordillo, Content Operations e Strategy Manager di Condé Nast, questa edizione continuerà a spingere i confini della fotografia di moda verso nuovi orizzonti di consapevolezza e responsabilità.

Institute for Postnatural Studies – Metaphysics of Mixture

Un evento gratuito e aperto a tutti

Con il patrocinio del Comune di Milano, il PhotoVogue Festival si conferma un appuntamento di rilievo internazionale, accessibile gratuitamente al pubblico. Un’opportunità unica per avvicinarsi a una fotografia che va oltre l’estetica, diventando strumento di riflessione e cambiamento.

PhotoVogue Festival

6-9 marzo 2025
BASE Milano – via Bergognone 34, 20144 Milano
Orari: 6 marzo 14.00-21.00; 7-9 marzo 11.00-21.00
Ingresso gratuito
www.photovogue.com
#PhotoVogue

Il programma, gli incontri e le mostre

Vogue Arabia March 2021 Athiec Geng Photographed by Mous Lamrabat

PhotoVogue Festival 2025 celebra l’interconnessione e la bellezza del mondo naturale e affronta, nello stesso tempo, le pressanti sfide globali. Con la direzione di Alessia Glaviano, Head of Global Photo Vogue, la nona edizione del PhotoVogue Festival, “The Tree of Life: A Love Letter to Nature” approfondisce il tema dell’interconnessione tra uomo, animali ed ecosistemi.

Il programma 2025 di quattro giornate prevede cinque grandi mostre che presentano straordinarie immagini, cortometraggi e video sperimentali, vetrine digitali e oltre sedici incontri con eccezionali artisti, fotografi, fotoreporter, videomakers, editori e attivisti provenienti da tutto il mondo.

L’appuntamento è da giovedì 6 a domenica 9 marzo 2025 a BASE Milano. L’evento è gratuito e tutti sono invitati a partecipare.

In mostra

  1. L’albero della vita: una lettera d’amore alla natura – The Tree of Life: A Love Letter to Nature – open call, 45 artisti.
  2. Panorama dell’America Latina – Latin America Panorama – open call, 40 artisti.
  3. L’albero del cambiamento – The Tree of Change – una serie di presentazioni, video e contributi di organizzazioni impegnate nella difesa dell’ambiente con oltre cento immagini d’autore.
  4. In Vogue with Nature – Vetrina digitale di tutte le copertine Vogue delle edizioni globali connesse alla natura.
  5. Semi di conoscenza – A Library of Knowledge – Una selezione di libri e riviste internazionali per un approfondimento non scontato sui temi di PhotoVogue 2025.

Tutto il programma del PhotoVogue Festival

  1. THE TREE OF LIFE – A LOVE LETTER TO NATURE

“L’albero della vita, una lettera d’amore alla natura” mostra le fragilità e la bellezza del nostro Pianeta e offre una riflessione fiduciosa sul contemporaneo e sui possibili percorsi che possiamo intraprendere per un futuro più giusto. La mostra che dà il titolo al festival presenta i lavori di 45 artisti e 5 videomaker selezionati da una giuria internazionale composta dai migliori professionisti Condé Nast di tutto il mondo ed esperti della comunità visiva mondiale.

Ispirata dal concetto di parentela esplorato dal volume Kinship: Belonging in a World of Relations (Chelsea Green Publishing, 2021) del Center for Humans and Nature, curato da Gavin Van Horn, Robin Wall Kimmerer e John Hausdoerffer, questa mostra propone un nuovo modo di vivere, in cui gli esseri umani creano legami significativi con i loro ecosistemi, mettendo in discussione lo status quo.

Artisti in mostra: Alessandro Bo, Aletheia Casey, Alex Valentina, Amy Sacka, Amy Woodward, Ana Caroline de Lima, Bettina Pittaluga, Cécile Smetana, Charlie Cordero, Chiron Duong, Choi Sungdong, Claire Rosen, Claudia Revidat, David Yayra Agbofah – The Revival, Delali Ayivi, Delali Cofie, Devin Oktar Yalkin, Eliya Kizozo, Fee-Gloria Groenemeyer, Gleeson Paulino, Igor Furtado, Imraan Christian, Ioanna Sakellaraki, Jo-Anne McArthur, Katie Orlinsky, Kent Andreasen, Khashayar Javanmardi, Kin Coedel, Kouto Rafael, Ruby Okoro and Eran Jije Project, Matjaz Krivic, Lisandro Suriel, Lucia Alonso Garrido, Ronald Pizzoferrato aka Malandro Photos, Mohammad Rakibul Hasan, Mohammed Zaanoun, Nicola -Ókin- Frioli, Oded Wagenstein, Pablo Albarenga, Mariana Greif, and Soll Souza, Rafael M. Milani, Ritva Tuomi, Saurabh Narang, Silvana Trevale, Tara L. C. Sood, Wei Wang, Xavier Bou, Alireza Memariani, Ben Lalande, Maria Di Stefano & Opale Studio, Omar Lucas, Lotte van Raalte.

  1. PANORAMA DELL’AMERICA LATINA
Gleeson Paulino – Untitled

La mostra presenta le voci multiculturali dell’America Latina e della sua diaspora, offrendo uno sguardo sulla regione attraverso le prospettive di 41 artisti di talento selezionati tramite l’Open Call lanciata per il 25° anniversario di Vogue Mexico & Latin America.

Artisti in mostra: Alessandro Bo, Allan Salas, Ana Margarita Flores, Ángela Ponce, Christopher Pérez, Cristopher Rogel Blanquet, Diego Bendezu, Diego Moreno, Diego Vourakis, Dolores Medel, Enrique Leyva, Fabiola Ferrero, Federico Estol, Félix Márquez, Fernanda Pineda, Gabriel Gómez, Gastón Zilberman, Gleeson Paulino, Gui Christ, Irina Werning, Javier Álvarez, Johanna Alarcón, Juan Brenner, Karla Read, Marcelo Pérez del Carpio, Marisol Méndez, Mauricio Holc, Pedro Silveira, Rafael Paiva, Salvador Saavedra, Sara Aliaga, Sara Meneses Cuapio, Sebastián Gil Miranda, Sebastián Lopez Brach, Sergio Pontier, Silvana Trevale, Thais Vandanezi, Viridiana, Xavier Revuelta, Laura Gauch, Pablo Mejía.

  1. THE TREE OF CHANGE

PhotoVogue Festival presenta una serie di immagini, presentazioni, video e rari contributi di organizzazioni internazionali impegnate nella difesa dell’ambiente. La mostra si divide in dodici sezioni, diverse per tematiche affrontate e media utilizzati.

  1. IN VOGUE WITH NATURE

La mostra digitale mette in evidenza le copertine iconiche di Vogue provenienti dalle edizioni di tutto il mondo che riflettono sul rapporto tra moda e natura.

  1. SEMI DI CONOSCENZA – A Library of Knowledge

Una selezione curata di libri e riviste specializzate internazionali che offre approfondimenti e punti di vista non scontati sul tema del festival.

Pia Guilmoth – PHmuseum – Human Visions

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI

PhotoVogue Festival riunisce una grande comunità globale di artisti, leader di pensiero e organizzazioni per esplorare il suo tema centrale The Tree of Life: A Love Letter to Nature, insieme ai valori costanti alla base di PhotoVogue.

Tra gli elementi chiave del programma della Nona edizione del Festival, diretta da Alessia Glaviano, Head of Global Photo Vogue, c’è la Storia dietro l’immagine (The Story behind image), in cui ciascun artista coinvolto presenta il proprio lavoro in brevi segmenti di sei minuti, condividendo narrazioni personali e approfondimenti sul proprio processo creativo. Ogni sessione è organizzata in categorie tematiche e seguita da discussioni moderate.

Giovedì 6 marzo

14.00 – 15.00 | Discorso d’apertura

a cura di Alessia Glaviano

15.00 – 17.00 | Il nostro pianeta, la nostra responsabilità: Ambiente, cambiamento climatico e questioni sociali

Our Planet, Our Responsibility: Environment, Climate Change & Social Issues

Conversazione tra i fotografi:
Salvador Saavedra, Christopher Rogel Blanquet, Ali Marin, Charlie Cordero, Khashayar Javanmardi, Oded Wagenstein, Maria di Stefano, Andrea Alessi, Irene Ottaviani, Javier Alvarez

Moderata da: Afsaneh Angelina Rafii
Moderato da Afsaneh Angelina Rafii, fondatrice e direttrice di Icarus Complex Magazine + Media, questo incontro affronta le urgenti sfide del cambiamento climatico e della giustizia ambientale. Rafii, il cui lavoro unisce narrazioni avvincenti e immagini che evidenziano la crisi climatica, porta la sua competenza nella sostenibilità e nella comunicazione climatica per guidare una conversazione cruciale in tutto il mondo.

When Buddha stopped smiling

17.00 – 19.00 | Panorama latino-americano: attraverso l’obiettivo della moda

Latin America Panorama: Through the Lens of Fashion

Conversazione tra i fotografi:
Rafael Paiva, Viridiana, Patricia Reyes, Thais Vandanezi, Karla Read, Andres Altamirano, Gabriel Gomez, Diego Bendezu

Moderata da: Constanza Cavalli Etro
Moderato da Constanza Cavalli Etro, fondatrice e direttrice del Fashion Film Festival Milano dal 2014 e dei Latin American Fashion Awards, questo panel esamina l’intersezione tra moda e identità nel vivace contesto culturale dell’America Latina. Questa conversazione evidenzia come la fotografia di moda sia un mezzo per raccontare storie e un catalizzatore per la connessione e il cambiamento culturale.

19.00 – 19.20 | Introduzione al Prix Pictet

Alessia Glaviano in conversazione con Isabelle von Ribbentrop, direttore esecutivo del Prix Pictet

In vista della lectio magistralis di Richard Mosse, il PhotoVogue Festival ospiterà una conversazione tra Alessia Glaviano e Isabelle von Ribbentrop, direttore esecutivo del Prix Pictet, che offrirà uno sguardo più approfondito al principale premio mondiale per la fotografia e la sostenibilità.

Fondato nel 2008 dal Pictet Group, il Prix Pictet mira a utilizzare il potere della fotografia, in tutti i generi, per attirare l’attenzione mondiale sui temi cruciali della sostenibilità e dell’ambiente.

I vincitori includono Benoit Aquin, Nadav Kander, Mitch Epstein, Luc Delahaye, Michael Schmidt, Valérie Belin, Richard Mosse, Joana Choumali, Sally Mann e Gauri Gill. Ogni ciclo del Prix Pictet si traduce anche in un libro, assicurando che le opere selezionate raggiungano un pubblico sempre più ampio e approfondiscano il dibattito sulla sostenibilità attraverso la lente della fotografia.

19.20 – 20.20 | “The Burning World” Lectio Magistralis di Richard Mosse

Presentato dal Prix Pictet, lectio magistralis

Uno sguardo attento all’estrazione delle risorse e alle guerre ecologiche attraverso i modi di vedere militari e industriali della pratica fotografica di Richard Mosse (Irlanda, 1980). In questa conferenza, Mosse intende la luce come una forma di calore e usa entrambi (luce e calore) per svelare i complessi movimenti geopolitici che provocano cambiamenti drammatici nei modelli meteorologici e nel riscaldamento globale: dall’estrazione delle terre rare alla produzione illegale di carbone nell’est della Repubblica Democratica del Congo, dalle ondate migratorie che attraversano il Medio Oriente e il Nord Africa, fino all’ecocidio voluto dall’uomo nella foresta pluviale amazzonica.

A seguito dell’incontro, Richard Mosse terrà un filma copie in collaborazione con Micamera.

Burrolandia

Venerdì 7 marzo

14.00 – 16.30 | Oltre i confini: Diaspora e rappresentazione

Beyond Borders: Diaspora & Representation

Conversazione tra i fotografi:
Laura Gauch, Sergio Pontier, Diego Vourakis, Villerx Perez, Ayomide Tejuoso, Fidelio Faustino, Koral Carballo, Ramona Wang, Carolina Arantes, Chris Perez, Félix Márquez

Moderata da: Jordan Anderson
Moderato da Jordan Anderson, direttore creativo e giornalista di origine giamaicana con una profonda esperienza nell’indagine sull’identità ed etica culturale, questo panel approfondisce le ricche narrazioni sulla diaspora e sulla sua rappresentazione. La discussione analizza le complessità stratificate della migrazione, dell’identità e dell’appartenenza culturale.

Elephants Sanctuary by Daniel Kordan

Sabato 8 marzo

14.00 – 14.30 | Biodiversità: Attraverso l’obiettivo / Biodiversity: Through the Lens
Conversazione con John Steele
L’oceano è il luogo di nascita della vita sulla Terra, copre oltre il 70% del nostro pianeta e sostiene una straordinaria gamma di biodiversità, dal microscopico plancton alle balene più grandi. Ma la sua influenza si estende ben oltre il bordo dell’acqua, plasmando la salute di ecosistemi lontani come la foresta amazzonica e la savana africana.
In questa conversazione, John Steele, editore e fondatore della rivista scientifica Nautilus, esplorerà come la fotografia sia un potente strumento per documentare e preservare l’intricata rete di vita che collega terra e mare. Attingendo da Biodiversità: Through the Lens, mostra realizzata in collaborazione con UNESCO, Dona Bertarelli Philanthropy, Discover Earth e Nautilus, Steele parlerà di come i fotografi naturalisti catturino la bellezza mozzafiato e la fragile complessità degli ecosistemi del nostro pianeta, offrendo rari scorci sui mondi vibranti sotto la superficie dell’oceano e oltre.

14.30 – 15.00 | Gioie elementari della parentela / Elementary Joys of Kinship
Con John Hausdoerffer e Gavin Van Horn
Due pensatori visionari, John Hausdoerffer, filosofo ambientale e professore alla Western Colorado University, e Gavin Van Horn, direttore esecutivo di Humans and Nature Press, studiano come l’arte e la narrazione possano ispirare un gioioso abbraccio di interconnessione in un mondo più che umano.
La loro indagine su temi come l’ecologia biocentrica, la soggettività degli esseri non umani e il riconoscimento delle persone non umane ha ispirato il focus e il titolo del festival di quest’anno, che celebra l’interconnessione di tutti gli esseri viventi. In mezzo alle sfide della nostra epoca – incendi furiosi, inondazioni devastanti, siccità prolungate e temperature estreme – questo panel si addentra in prospettive alternative che danno vita e approfondiscono la nostra comprensione della parentela con il mondo naturale.

Narcissis Charlie Hamilton James

15.00 – 15.30 | Wild Hope
Con Ami Vitale
In Wild Hope, la celebre fotografa e regista Ami Vitale condivide storie personali documentando la dura realtà della guerra e catturando visioni ispiratrici di resilienza e innovazione. Il lavoro di Vitale evidenzia il fragile equilibrio tra l’umanità e la fauna selvatica, sottolineando la necessità urgente della conservazione dell’ambiente. Attraverso il suo obiettivo, la regista mette in contatto il pubblico con questioni critiche di preservazione ambientale locale che hanno un significato globale, illustrando la nostra profonda interconnessione con gli altri e con il mondo naturale.

15.30 – 15.50 | La splendida verità / The Beautiful Truth
Con The Beautiful Truth, prima della tavola rotonda, verrà proiettato un breve video ispirato al libro Beastly di Keggie Carew. Il filmato esamina l’evoluzione del rapporto di parentela tra gli esseri umani e il mondo animale, esplorando il suo significato attraverso la storia, la cultura e la scienza, e proponendo un’argomentazione convincente a favore degli animali come chiave per la salute del pianeta.

15.50 – 18.00 | Parentela animale: amore e connessione, attivismo e santuari / Animal Kinship: Love and Connection, Activism and Sanctuaries
Conversazione collettiva con i fotografi: Claire Rosen, Xavi Bou, Lucrezia Testa Iannilli, Benedetta Casagrande, Ramona Wang, Vikram Kushwah, Mauro Curti, Juan Francisco Sanchez
Moderata da Nina Van Brunt
La discussione, guidata dall’esperienza di Nina Van Brunt, attivista e fondatrice di Mission Studio, esplorerà come la fotografia possa servire come potente strumento di attivismo, promuovendo l’empatia e sostenendo i diritti degli animali. I relatori condivideranno le loro esperienze nel documentare i santuari per animali, nell’immortalare i legami tra le specie e nel contestare le norme sociali che riguardano il trattamento degli animali. Insieme, illumineranno il ruolo trasformativo della narrazione visiva nel promuovere la compassione e guidare il cambiamento sociale.

Doug Barrett_TheVIIFoundation_SquareMile

Domenica 9 marzo

11.30-13.30 | Moda per il cambiamento: sensibilizzare attraverso la creatività / Fashion for Change: Raising Awareness Through Creativity

Conversazione di gruppo con Delali Ayivi, Silvana Trevale, Bettina Pittaluga, Ana Margarita Flores, Eliya Blue Kizozo, Tara L. C. Sood
Moderata da Alessia Glaviano

Moderato da Alessia Glaviano, responsabile di Global PhotoVogue e direttrice del PhotoVogue Festival, questo panel esplora come la moda possa servire da potente mezzo di sensibilizzazione e ispirare il cambiamento sociale. Glaviano, figura di spicco della comunità fotografica internazionale, ha sempre sostenuto l’uso della narrazione visiva per affrontare questioni globali urgenti. La discussione che seguirà approfondirà il modo in cui gli artisti coinvolti utilizzano la fotografia di moda come strumento per sfidare le norme, mettere in luce le comunità sottorappresentate e stimolare il dialogo su questioni che vanno dalla sostenibilità all’inclusività.

14.15-14.45 | Tessitura artigianale, cultura e clima: moda per la giustizia ambientale & sociale / Weaving Craft, Culture, and Climate: On Fashion for Environmental & Social Justice

Con Aditi Mayer

La fondatrice di The Artisan Archive indaga la moda come cultura, dove tradizioni, artigianato, storie personali e questioni climatiche si incontrano. Storyteller e attivista per la sostenibilità, Aditi Mayer, giornalista basata a Los Angeles, esplora come la moda possa essere un mezzo di giustizia sociale e ambientale, esaminando le intersezioni tra artigianato, clima e cultura attraverso storie personali e quadri storici.

14.45-16.45 | Prospettive condivise: lo sguardo femminile e maschile sulle donne / Shared Perspectives: The Female and Male Gaze on Women

Conversazione collettiva con gli artisti Lotte van Raalte, Marisol Méndez, Persia Campbell, Sofie Flinth, Irene Alison, Diego Moreno, Enrique Leyva, Margarita V. Beltrán, Bodhi Shola
Moderata da Bruno Ceschel

Moderato da Bruno Ceschel, fondatore di Self Publish, Be Happy e figura di spicco nel mondo della fotografia e dell’editoria, questo panel esamina le sfumature della rappresentazione delle donne attraverso lo sguardo femminile e maschile. La discussione che ne seguirà esplorerà il modo in cui il genere influenza la creazione e la percezione della narrazione visiva sulle donne. Mettendo a confronto le prospettive di artisti uomini e donne, il gruppo cercherà di scoprire i temi comuni, le divergenze e il modo in cui queste prospettive danno forma alle narrazioni di femminilità, forza e identità.

Ranita Roy_Illuminating Her Gaze_SquareMile

17.00-18.10 | L’arte del riciclo / The Art of Recycling

Conversazione collettiva con gli artisti David Yayra Agbofah (The Revival), Rafael Kouto, Ruby Okoro e Peter D. Abayomi (Eran Jije Project), Delali Cofie
Moderata da Willow Defebaugh

Moderato da Willow Defebaugh, caporedattore di Atmos magazine e appassionata sostenitrice della narrazione ambientale, questo incontro riunisce artisti che trasformano materiali di scarto in avvincenti creazioni artistiche, esplorando i temi della sostenibilità, del patrimonio culturale e dell’espressione creativa. Il loro lavoro spazia dall’alta moda riciclata che fonde influenze africane e occidentali alle esplorazioni collaborative del design a zero rifiuti con materiali di origine vegetale. Ripensando ciò che viene scartato, i fotografi non solo riducono i rifiuti, ma infondono nelle loro creazioni narrazioni culturali e soluzioni di design innovative. Questa discussione evidenzia come riuso e riciclo possano ispirare una profonda espressione creativa e fungere da potenti strumenti per l’attivismo ambientale.

18.15-18.45 | Riconnettere persone e pianeta / Reconnecting People + Planet

Con Alice Aedy

In questa presentazione Alice Aedy, fotogiornalista e attivista inglese, condivide il viaggio di Earthrise, la piattaforma internazionale di studi sul cambiamento climatico, come studio sull’impatto climatico dedicato a riconnettere le persone e il pianeta. Grazie alla sua esperienza nella difesa del clima, nella narrazione multimediale e nella costruzione di comunità, Earthrise trasforma i fatti in sentimenti e i sentimenti in azioni. L’intervento esplorerà come la promozione di una connessione più profonda con noi stessi, con gli altri e con il nostro pianeta possa guidare un’azione significativa, ispirando un senso di interconnessione e dando a tutti noi la possibilità di plasmare il nostro futuro collettivo.

18.50-19.50 | Il potere trasformativo della visione / The Transformative Power of Vision

Con Willow Defebaugh e Elizaveta Porodina
Presentato da Atmos Magazine

La fotografa Elizaveta Porodina insieme al cofondatore e caporedattore di Atmos, Willow Defebaugh, esplorano l’intersezione tra arte, emozioni e ambiente, analizzando come le immagini possano trascendere la realtà ed evocare profondi cambiamenti nella coscienza. L’estetica onirica di Porodina, profondamente radicata nel surrealismo e nell’emozione, offre uno sguardo in regni alternativi dove bellezza, identità e natura si intrecciano. La discussione toccherà i temi dell’intuizione artistica, del ruolo della fotografia nel formare la coscienza ambientale e di come la narrazione visiva possa diventare uno strumento di trasformazione in un’epoca di crisi climatica.

PhotoVogue Festival è un progetto diretto da Alessia Glaviano (Head of Global PhotoVogue) e co-curato da Caterina De Biasio (Visual Editor, PhotoVogue) e da Daniel Rodríguez Gordillo (Senior Manager, Education & Community Initiatives, Condé Nast).

BASE Milano è un centro culturale ibrido al servizio della città, nato dalla rigenerazione degli spazi industriali dell’ex Ansaldo in zona Tortona. È un hub creativo dall’atmosfera internazionale, che vanta una comunità che produce innovazione sociale e contaminazione culturale tra arte, impresa, welfare e formazione.