Oggi è la quarta generazione che gestisce l’Hotel Belvedere di Grindelwald, sempre con grande competenza e attenzione ai cambiamenti della società. Questa competenza e direi lungimiranza si estende anche ad un settore importante come quello della cucina. È chiaro che la scelta del cuoco giusto è prioritaria e a questo proposito la famiglia Hauser ha avuto un gran fiuto a dare in mano i fornelli al promettente David Rózsa di origine ungherese, Chef Executive che si avvale del bravo Sous-chef Kevin Szabo.
Con grande professionalità e ambizione lo chef David ha affinato il suo stile di cucina ottenendo, per ora, nel ristorante 1910-Gourmet by Hausers, una stella Michelin e 15 punti Gault & Millau. Stile di cucina che si esprime innanzitutto nella scelta delle migliori materie prime, nelle tecniche sofisticate di elaborazione e cotture dei cibi e in un gioco armonioso delle consistenze. Nelle proposte del menu si evince un perfetto connubio tra ingredienti della tradizione locale e ingredienti di culture lontane elaborati con convincenti espressioni personali.
Noi quella sera a cena abbiamo avuto la fortuna di avere un menu vegetariano di sei portate, che nella sua apparente semplicità è stato un susseguirsi di emozioni gustative intense, accompagnate mirabilmente da una scelta di vini biodinamici Demeter e BioSuisse: Cetriolo, ravanello nero e panna acida esaltato da un calice di Pinot Blanc 2023, Henri Cruchon, Morges AOC; Carota, formaggio di capra e tuorlo d’uovo, con lo Chardonnay 2022, Domaine la Colombe, La Côte AOC; Melanzana, miso e salsa romesco (salsa originaria di Tarragona in Catalogna preparata solitamente con mandorle o nocciole tostate, aglio, pepe ecc.), piatto nobilitato da un Traminer 2022 – Gewürztraminer Cru de l’Hôpital, Vully AOC; Patate, ortica e lievito, una combinazione attratta in modo naturale da un Belle Rive 2022, Pinot Noir, Gamay, Domaine de la Ville de Morges, Grand Cru la Côte AOC; Funghi, gnocchi e pomodoro abbinati a un Dôle 2023, Pinot Noir, Gamay, Cave Caloz, Wallis AOC; per terminare poi in dolcezza con uno squisito e insolito connubio tra Barbabietola, miele di montagna, cioccolato bianco, kefir e fiore di erika, accanto ad un calice di De Facto Pet’ Nat’ (Pet’ Nat’ che significa Pétillant Naturelle) 2023, Chasselas, Domaine la Colombe.
Le sei pietanze del menu descritte in modo sintetico unicamente con i tre o quattro ingredienti principali deve sottintendere una preparazione studiata minuziosamente negli accostamenti equilibrati, nelle consistenze, nelle cotture e nella presentazione sul piatto. È stata così la scoperta di uno chef, David, che con il suo stile piacevomente sobrio e tecnicamente moderno trasmette emozioni di gusto e sapori vecchi e nuovi. Ma all’Hotel Belvedere di Grindelwald si può pranzare o cenare nel ristorante principale dell’albergo il “Belvedere”, dove si trovano proposte di una cucina più tradizionale e internazionale elaborate comunque sempre dalla grande professionalità dello chef David Ròzsa.
Gli amanti della fondue al formaggio possono poi prenotare una delle tre piccole cabine che un tempo portavano i turisti in alta montagna, situate a lato dell’ingresso dell’Hotel, per una cenetta romantica “tete-à-tete” a base di fondue. Per un momento di relax “pre o after dinner”, il Bar, living room e la terrazza sono il luogo ideale, sia per uno spuntino, sia per assaporare un cocktail, dove noi abbiamo trovato con grande soddisfazione la gentilezza e la bravura di Kilian Schmied, barista e cameriere.
Hotel Belvedere di Grindelwald
Dorfstrasse 53
3818 Grindelwald
Tel. +41 (0) 33 888 99 99