Mettere a disposizione del turista il servizio giusto al momento giusto e, al contempo, permettere alle destinazioni di avere più informazioni sulle abitudini degli ospiti per pianificare investimenti di marketing mirati. Sono questi i principali obiettivi dell’importante progetto denominato “DESy” (acronimo di Digital Destination Evolution System) lanciato nel 2019 da Ticino Turismo, dal Distretto dei Laghi, dall’Agenzia di Promozione Turistica del Novarese e dalla provincia del Verbano-Cusio-Ossola. L’iniziativa si avvale dell’importante collaborazione scientifica dell’Istituto di tecnologie digitali per la comunicazione dell’USI e dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (USI-SUPSI) di Manno e rientra nell’ambito della finestra Interreg Italia-Svizzera che mira a valorizzare le risorse di cui dispongono le aree di frontiera in una logica di rete.
A quasi due anni e mezzo dal lancio del progetto, che si concluderà nel febbraio del 2023, è possibile tracciare un primo bilancio dei risultati ottenuti?
«In questo primo biennio – spiega Angelo Trotta, Direttore di Ticino Turismo – sono state costruite le fondamenta strutturali che permetteranno un marketing più personalizzato in futuro, fatto su misura per gli ospiti. Già oggi le destinazioni coinvolte e le strutture d’alloggio che hanno aderito a DESy hanno accesso a informazioni in tempo reale sul grado di occupazione delle camere. In questo modo possono mettere in atto azioni di promozione basate sulla fluttuazione delle prenotazioni. La destinazione Ticino può oggi disporre di una piattaforma di marketing leader di mercato capace di fornire contenuti migliori agli utenti sulla base dei propri comportamenti grazie anche alla presenza di un motore di raccomandazione».
Al progetto “DESy” ha aderito anche il Distretto Turistico dei Laghi. Quali le ragioni di questa scelta?
«Siamo orgogliosi di partecipare come capofila italiano al progetto triennale Interreg “DESy” – dichiara il Presidente del Distretto Turistico dei Laghi Francesco Gaiardelli -. Siamo decisamente motivati dai dati e dalle ricerche di settore che confermano sempre più il numero, in aumento costante, di turisti che utilizzano canali digitali durante la fase di preparazione e durante i loro soggiorni. Partecipiamo a questo progetto perché crediamo nell’importanza della trasformazione digitale della nostra destinazione e ne vogliamo essere promotori».
Il progetto vede coinvolta anche la Divisione dell’economia del DFE. Perché risulta essere così importante non solo per il settore turistico, ma per tutto il territorio?
«Il DFE – spiega il direttore Stefano Rizzi – punta con decisione su questo progetto che non sarà finalizzato unicamente alla promozione, ma rappresenterà una base oggettiva di dati che permetterà una maggiore ottimizzazione degli investimenti e una migliorata capacità di misurare le performance prodotte. Potranno beneficiarne direttamente e indirettamente tutti gli addetti ai lavori e istituzioni impegnati nello sviluppo della regione turistica. Il nostro auspicio è anche che la disponibilità di informazioni così dettagliate favorisca la nascita di nuove iniziative imprenditoriali».
Nel corso del progetto è stata instaurata una collaborazione con HBenchmark, piattaforma innovativa di hospitality data intelligence.
«Questo strumento attivo dal 2018 a Lugano è stato fornito a ulteriori strutture d’alloggio nel Cantone, selezionate in base a criteri geografici e sulla disponibilità di camere – evidenzia Federico Haas, presidente Hotelleriesuisse Sottoceneri -. Gli hotel che hanno aderito sono quindi ora in grado di comparare il proprio andamento (qualitativo e quantitativo) con gli altri alberghi della destinazione e di adattare le proprie strategie sfruttando i molteplici indicatori forniti dallo strumento. Ci si muove sempre più verso un approccio orientato ai dati, per uno sviluppo strategico della destinazione e delle strutture ricettive che possa trarre beneficio dalla digitalizzazione. Il tempo rimanente alla conclusione del progetto sarà dedicato all’introduzione di nuovi servizi digitali per migliorare l’esperienza dell’ospite. Stiamo pensando a dei welcome kit personalizzati digitali o da ritirare allo sportello, ad itinerari sensoriali auditivi per iniziare a immaginare la propria esperienza e a sistemi di raccomandazione sulle attrazioni da visitare in base al tipo di vacanza che attende l’ospite» spiega Angelo Trotta. «Non si esclude che la realizzazione di questi servizi possa passare da assistenti virtuali capaci essi stessi di dialogare con il turista».