Cittadina situata in provincia di Campobasso, Termoli si trova lungo il litorale adriatico a poca distanza dall’Abruzzo ed è nota per le sue bellissime spiagge e il patrimonio storico. La visita del Molise è stata organizzata in collaborazione con l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Termoli e dal suo Presidente, Remo di Giandomenico. Incontrandolo, la domanda sorge spontanea: da dove provengono i turisti che visitano il Molise? «Gli ospiti arrivano soprattutto dal Nord Italia, Piemonte, Lombardia e Veneto in testa, ma anche da regioni limitrofe come la Basilicata, e anche dall’estero: dall’Europa, con presenze significative soprattutto dalla Danimarca, dal Nord America (USA e Canada) ma anche dall’Asia, con visitatori perfino dalla Corea. Non mancano gli svizzeri, grandi estimatori di tutto il territorio italiano».
Come molte altre città della costa, anche Termoli è caratterizzata da un antico centro storico chiuso entro le mura dove si trovano gli edifici più antichi e un’area di recente sviluppo che ospita un lungo il litorale. Dopo essere stata teatro di battaglie durante la Seconda Guerra Mondiale, Termoli si è sviluppata negli anni Novanta come un centro turistico con strutture e servizi all’avanguardia. Il porto cittadino non svolge solo attività commerciale ma anche turistica e garantisce i collegamenti con le isole Tremiti. L’ingresso alla città avviene tramite la Torretta Belvedere, il centro è un luogo da scoprire a piedi camminando tra piccole viuzze acciottolate circondate da edifici colorati e chiese storiche. Tra le stradine del borgo la più famosa è la rejecelle, una strada talmente stretta che fa fatica a passarci anche una sola persona alla volta. Simbolo della città è, però, il Castello Svevo che si trova collocato tra la città ed il mare. Risalente all’XI secolo, questa fortezza è stata edificata durante il regno dei Normanni con pietra arenaria e calcarea al solo scopo di difendere la costa dagli attacchi. Attualmente ospita la stazione metereologica dell’aeronautica militare. È consigliata una visita alla Cattedrale di Santa Maria della Purificazione, ovvero il Duomo cittadino costruito in stile romanico pugliese.
Termoli è una cittadina caratterizzata anche da una vivace vita notturna. La zona del lungomare e quella del porto sono due aree che si animano molto durante le sere d’estate e sono ricche di locali e ristoranti dove assaggiare ottimi piatti di pesce. Pernottiamo alla Residenza Sveva, un gradevole hotel diffuso esempio unico di ricettività innovativa “made in Italy” teso al recupero ed alla valorizzazione di abitazioni di un certo pregio nell’ambito del Borgo Antico di Termoli. Visitare il Molise, significa conoscere anche l’artigianalità che contraddistingue questa regione. Ci avviamo quindi verso lo stabilimento artigianale Papa Confetti e Cioccolato a Monteroduni, in provincia di Isernia, che dal 1972 produce confetti. Lo storico brand si è fatto promotore di un ambizioso progetto: riportare la coltivazione della mandorla sul territorio italiano, partendo dalla produzione locale del Molise. Altri sviluppi hanno previsto un piano di ottimizzazione energetica per rendere la produzione autonoma. Nel corso dei loro oltre 50 anni di storia hanno mostrato capacità di eccellere sia a livello produttivo che di confezionamento, instaurando un sodalizio inscindibile tra eredità artigianale e tecnologia, come testimonia l’acquisizione di importanti quote di mercato attraverso le produzioni caratteristiche della bassinatura, processo peculiare della confetteria: dalla frutta secca ricoperta di cioccolato, ai chicchi di caffè, ai cereali, ai dragée confettati.
Un’altra storia interessante è quella della Fornai Ricci a Montaquila, sempre in provincia di Isernia che inizia nel 1967 quando i signori Giovanni e Maria decisero di diventare cultori del Lievito Madre. I figli Angelo ed Enza hanno imparato a conoscere e lavorare la farina, alimentando la loro passione e voglia di continuare il lavoro dei genitori. Così nel tempo alla produzione di pane hanno affiancato la produzione di biscotti, prodotti di pasticceria e lievitati stando sempre attenti alla selezione di materie prime di altissima qualità. Con Mattia sono ormai alla terza generazione e la loro mission è apportare continue migliorie produttive e ricercare ricette che mantengano sempre intatta la tradizione e il profondo legame con il territorio. Un’altra loro specialità è la preparazione del panettone EVO all’olio d’oliva e la preparazione prodotti lievitati a candidatura.
Da qui si parte per Campolieto per la raccolta delle olive destinata alla pregiata produzione di olio extravergine di oliva la cui qualità era già riconosciuta nell’antica Roma. Il Molise, per quanto piccolo, offre un ricco patrimonio di cultivar d’olivo che nel tempo ha caratterizzato il paesaggio, la cucina e la tipica ospitalità molisana. Centoventi frantoi attivi sono sparsi su una superficie di circa tredicimila ettari di terreno. In essi sono presenti innumerevoli ulivi secolari che producono annualmente l’1% circa del prodotto nazionale. La produzione di olio extravergine di oliva molisano vanta alcuni oli di eccellenza, a Denominazione di origine protetta, quali l’olio extravergine di oliva Molise Dop.
Si parte poi per Molino Cofelice a Matrice per la visita dell’antico mulino dove abbiamo conosciuto la filiera del grano. Si tratta di una storia lunga 60 anni con due generazioni a confronto. Incontriamo Dionisio Agostino Cofelice, proprietario del molino e mugnaio, il quale ci racconta che la macinazione del grano è ancora a pietra, recuperando grani antichi molisani, per poter differenziarsi dalle grandi industrie che ormai propongono prodotti finiti che non comunicano niente del passato e delle tradizioni.
La destinazione successiva è la bellissima chiesa romanica di Santa Maria della Strada, situata in aperta campagna, su una stupenda collina in agro di Matrice. Un gioiello dell’architettura del 1100, con i bassorilievi, gli ornamenti esterni e il campanile costruito a margine della chiesa, che collocano l’opera nel puro stile romanico, anche se all’interno affiorano sui capitelli influenze arabe e bizantine. L’indomani siamo a Frosolone per la visita del Museo Ferri Taglienti, del Museo del Costume e del borgo. Nel Museo Ferri Taglienti sono conservati centinaia di oggetti di valore storico recuperati tra i collezionisti e tra gli eredi dei migliori lavoratori delle forbici e dei coltelli di Frosolone risalenti al secolo scorso. Sono esposte anche le lame da taglio militari consegnate da varie Sovrintendenze di numerose regioni italiane, per un totale di oltre 400 pezzi esposti. Oltre alle tradizionali bacheche che si possono osservare lungo il percorso museale, all’interno dello stesso locale sono state allestite due botteghe: la prima è caratterizzata dalla presenza di strumenti d’epoca che rievocano i sistemi di lavorazione dell’acciaio di fine Ottocento, la seconda mette in mostra i macchinari industriali di epoca moderna, che illustrano le tecniche della produzione seriale. Oltre ai coltelli di Frosolone, nella tradizione molisana ci sono i merletti al tombolo di Isernia e la zampogna di Scapoli, l’acciaio traforato di Campobasso e le campane di Agnone.
A Macchiagodena visitiamo invece il panificio di Rocco e Lucia, che deliziano tutti i giorni i palati più fini con i loro prodotti da forno. Tanti sono i premi vinti, tanta la soddisfazione: il pane di Macchiagodena è infatti campione d’Italia poiché ancora fatto a mano senza l’uso di macchinari.
Dopo tutte queste interessanti visite cosa dire del Molise? La globalizzazione e la conseguente attenuazione delle specificità e delle differenze tra i popoli hanno portato al bisogno di ricerca e di recupero delle diversità e di tutto ciò che è locale e tipico di un territorio. L’Unesco ha più volte sostenuto l’importanza della salvaguardia e della promozione delle diversità culturali e in generale della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale immateriale. Conoscere l’artigianato e i mestieri antichi molisani ne permette la riscoperta e la valorizzazione da parte delle generazioni presenti e future e funge da veicolo di promozione, di rilancio e di crescita locale.