gite in ticinoNascosto tra le verdi colline della Capriasca, il Convento del Bigorio si erge come un baluardo di pace e storia ed è una meta perfetta fra le gite in Ticino. Fondato nel lontano 1535, questo eremo cappuccino accoglie oggi visitatori desiderosi di allontanarsi dalla frenesia quotidiana, offrendo un’esperienza di ospitalità unica nel suo genere. Varcando l’antico portone, si respira un’atmosfera di serena accoglienza, dove le spesse mura in pietra custodiscono secoli di preghiera e riflessione.

Come spiega Fra’ Michele Ravetta, il cuore pulsante del Bigorio risiede nella condivisione. A differenza di altri luoghi di culto, qui gli ospiti vivono a stretto contatto con la comunità monastica, condividendo spazi come refettori e luoghi di preghiera, pur mantenendo la propria intimità. Questa singolare convivenza crea un’atmosfera di mutuo rispetto e arricchimento interiore.

Il convento non è solo un luogo di spiritualità, ma anche un centro culturale attivo. La sua biblioteca custodisce preziosi volumi antichi, testimoni di un sapere tramandato nei secoli. Inoltre, un ricco calendario di eventi aperti al pubblico, tra cui spiccano i ritiri del silenzio, offre opportunità di introspezione e rigenerazione personale. Nei mesi estivi, i giardini terrazzati si trasformano in suggestive location per le “Garden Dining”, serate che fondono i piaceri della tavola con la tranquillità del luogo.

Un elemento architettonico di notevole interesse è la cappella del convento, ricavata nel 1967 da un’antica legnaia su progetto dell’architetto Tita Carloni, con la collaborazione di un giovane Mario Botta. L’utilizzo di materiali semplici e poveri in un contesto così antico rappresenta una scelta audace e significativa.

Il Bigorio è considerato da molti un importante punto energetico, un luogo dove l’atmosfera favorisce la meditazione e il raccoglimento. La cappella, in particolare, viene descritta come un “grembo” di pace, un rifugio ideale per ritrovare se stessi.

Ma il Ticino non è solo spiritualità. Per chi desidera immergersi in una natura selvaggia e autentica, la Val Bavona rappresenta una meta imperdibile per le gite in Ticino. Questa valle, che si apre dopo i villaggi di Bignasco e Cavergno, incanta con i suoi dodici caratteristici nuclei abitativi, chiamati “terre”: undici situate nel territorio di Cavergno e una, San Carlo, appartenente a Bignasco. Questi insediamenti, disposti lungo il fondovalle a circa un chilometro di distanza l’uno dall’altro, raccontano una storia di adattamento e resilienza.

Sebbene si ipotizzi un’antica presenza umana risalente all’anno Mille, le frequenti catastrofi naturali spinsero gli abitanti ad abbandonare la valle come residenza stabile. Tuttavia, dal Cinquecento fino alla metà del XX secolo, le “terre” della Val Bavona tornarono a popolarsi stagionalmente, da aprile a novembre, per sfruttare i pascoli e gli alpeggi. L’isolamento della valle, raggiungibile fino agli anni ’50 solo tramite una mulattiera (la strada carrozzabile fu inaugurata nel 1962), ha contribuito a preservarne le peculiarità architettoniche, laddove frane e alluvioni non hanno lasciato il segno. Il paesaggio stesso porta ancora le cicatrici di questi eventi, con imponenti massi sparsi a testimonianza della forza della natura.

Ogni nucleo della Val Bavona possiede una sua identità, frutto dell’ingegno umano nel sapersi adattare a un ambiente particolarmente ostile. Le case, spesso di origine remota, sorgono addossate le une alle altre, integrate con stalle, porcili e legnaie. Un elemento comune a molti nuclei è la presenza di un oratorio, spesso eretto grazie al contributo degli emigranti.

La piattaforma di Ticino Turismo dedicata alle esperienze locali e sostenibili, suggerisce cinque attività imperdibili per scoprire la regione:

  1. Ricaricare la propria energia naturale nei luoghi sacri di Sabbione e ammirando la vitalità della cascata di Foroglio.
  2. Pedalare tra Splüi e grotti, un itinerario ciclabile che attraversa antichi insediamenti, offrendo scorci unici e la possibilità di gustare i sapori locali.
  3. Dondolarsi con una vista mozzafiato sulle altalene artigianali del progetto “Swing the World”, come quella scenografica di Foroglio.
  4. Dormire sotto un cielo stellato in un rustico tradizionale, vivendo un’esperienza autentica a contatto con la natura.
  5. Passeggiare tra i nuclei simbolo di resistenza e cambiamento, scoprendo la storia e l’ingegno delle comunità locali.

Il Ticino offre anche entusiasmanti percorsi per gli amanti della gravel bike. Il Lugano Gravel Tour, ad esempio, è un itinerario panoramico di cinque tappe, pensato appositamente per le bici gravel e le e-MTB, che si snoda attraverso il variegato territorio del luganese. Il percorso alterna strade asfaltate a sterrate e sentieri di media-facile percorrenza, offrendo un’esperienza avvincente e immersiva nella bellezza del paesaggio.

E poi vino, enogastronomia, sport: qui trovate decine di attività imperdibili in Ticino, un cantone che ancora una volta rivela la sua natura di terra dalle molteplici sfaccettature, capace di offrire esperienze profonde e rigeneranti, che spaziano dalla quiete spirituale del Convento del Bigorio alla selvaggia bellezza della Val Bavona. Un invito a esplorare un territorio ricco di storia, cultura e paesaggi mozzafiato, ideale per gite in Ticino che lasciano un segno nel cuore.