Il Monte San Salvatore (912 metri) è una montagna unica, dalla cui vetta si gode uno spettacolo emozionante grazie alla visione di un paesaggio naturale particolarmente grandioso esteso a 360 gradi. In aggiunta ai diversi punti panoramici già esistenti, l’ospite ha ora la possibilità di accedere ad un esclusivo terrazzino situato nell’area circostante il Ristorante Vetta, che come una “punta di diamante” volge verso sud. Si tratta di un rinnovato spazio panoramico, spettacolare, curato, sicuro e sempre accessibile, che grazie anche alla posa di istruttivi pannelli con cartine geografiche satellitari, funge da punto d’incontro e “comunicazione turistica” per chi visita la destinazione.
Il San Salvatore è una delle montagne più conosciute internazionalmente. A diffonderne la fama contribuirono, a partire dal 1200, i pellegrinaggi dei credenti che raggiungevano a piedi la cima del monte. La funicolare che raggiunge la vetta parte dalla stazione situata a cinquecento metri dall’uscita autostradale Lugano-Sud, e a 5 minuti dalla stazione FFS di Paradiso, offre un comodo parcheggio, e raggiunge la vetta con le vetture panoramiche in 12 minuti.
La linea di 1660 metri di lunghezza è divisa in due tratte separate di 830 m, ciascuna con un’inclinazione diversa, la prima tratta raggiunge il 37% e la seconda tratta il 61%. Per via delle pendenze diverse, le due vetture sono costruite differentemente ma godono della medesima capienza (68 +1 persone), viaggiano in moto “a va e vieni contrapposto” rispetto alla fermata intermedia di metà tragitto, senza incrociarsi. Si affiancano in posizione livellata per ca.10 metri alla stazione intermedia di Lugano- Pazzallo.
Sin dall’inizio della costruzione dell’impianto, la stazione motrice con la sala macchine, si trova alla stazione intermedia. Questo affinché la stazione risulti raggiungibile via strada e al tempo stesso per agevolare il cambio di vettura. La linea non è elettrificata e le due carrozze sono collegate tramite un’unica fune traente di acciaio di 1.650 metri di lunghezza e di 33 millimetri di diametro, che permette il funzionamento dell’impianto di risalita.
Grazie alle aperture serali ed invernali non solo i turisti ma anche i ticinesi hanno riscoperto il Monte San Salvatore e approfittano delle numerose occasioni proposte durante la stagione. Parimenti, l’offerta gastronomica riscuote grande successo; il servizio al tavolo veloce, curato e accogliente è molto apprezzato dalla clientela. Da segnalare infine anche l’ottima occupazione delle sale riunioni.
Passando alle cifre, il 2023 ha chiuso dopo ammortamenti, costi finanziari e un accantonamento di Fr. 300.000.- con un utile netto d’esercizio di Fr. 380.710.-
La nuova stagione è iniziata all’insegna del cambiamento. Due nuove vetture assicurano confort e sicurezza a chi sceglie di trascorrere in vetta qualche ora di sano relax
L’intera operazione di ammodernamento, avviata a inizio gennaio e terminata a metà marzo con il collaudo e la riapertura della destinazione, rappresenta solo l’ultima tappa di una storia iniziata nel 1890, con la prima messa in esercizio del più antico impianto di risalita turistico del Ticino. Una storia che oggi strizza l’occhio al futuro presentando la quinta generazione di vetture. Con un investimento superiore ai 5 milioni di franchi, la Funicolare San Salvatore non ha sostituito solo le carrozze, ma anche telai, elettronica, meccanica e, non da ultimo, la fune traente. Realizzate dalla ditta specializzata Garaventa, che ha coordinato la produzione con CWA per la carrozzeria e SISAG per la parte elettronica, le nuove «rosse» possono trasportare 240 persone all’ora.
Presentano un design più moderno, un tetto completamente panoramico e diverse novità tecnologiche e tecniche: le manutenzioni ordinarie saranno per esempio gestite dal sistema SAMBESI, controllato online tramite tablet, che garantisce da remoto i controlli giornalieri, mensili e trimestrali ordinati dall’Ufficio Federale dei trasporti.
Della lunghezza di 1810 metri e con un diametro di 33 millimetri, la nuova fune traente è invece avvolta su uno speciale «tamburo», che favorisce gli spostamenti e la regolazione della stessa, mentre il vecchio cavo è stato donato all’engadinese Toni Rüttimann, detto anche «El Suizo», che da anni impiega questi materiali «di scarto» per costruire ponti per l’attraversamento di corsi d’acqua in Sudamerica e sudest asiatico. «Un gesto che ci rende orgogliosi – afferma Francesco Markesch, direttore della Funicolare San Salvatore – che speriamo possa aiutare queste popolazioni».
La Funicolare del Monte San Salvatore più sicura
Dopo aver rinnovato i due viadotti con una spesa non indifferente di oltre 2 milioni di franchi, opere necessarie per il rinnovo della concessione Federale, la Funicolare San Salvatore ha realizzato un’opera di protezione “eccezionale” con reti paramassi alte fino a 4 metri.
Con i lavori iniziati a marzo 2022 e terminati da pochi giorni con il collaudo eseguito in aprile 2024, si può affermare che la sicurezza dai pericoli naturali della linea della funicolare ora è più che aumentata.
Per la ditta esecutrice si è trattato di un progetto importante in un’area difficile da raggiungere con interventi a volte spettacolari dove gli operai specializzati spesso aggrappati ai pali o alle reti hanno svolto il loro lavoro in piena fiducia e sicurezza. Ci sono voluti diversi voli di elicottero per il trasporto di materiale
Il progetto in breve: in totale sono state posate circa 300 metri di nuove reti paramassi con altezze variabili da 3 a 4 metri e classi di energia da 500 a 2000 kj