Sara Rosso-Cipolini è una figura conosciuta nel mondo dell’hospitality: dal 2008 è presidente di Planhotel SA, società di cui è già stata amministratrice delegata dal 1997 al 2007 specializzata nella proprietà di resort, nella gestione, nella supervisione, nella pianificazione e nello sviluppo di nuovi progetti. Il gruppo comprende numerosi resort in Kenya, Zanzibar, Mozambico e Maldive. Fa parte di Planhotel anche l’hotel THE VIEW Lugano, di recente insignito di 1 stella Michelin. Sara Rosso-Cipolini ha partecipato alla prima edizione del corso “Certified Board Member”, una proposta formativa nata dalla collaborazione tra il Centro competenze tributarie della SUPSI e ALMA Impact AG con l’obiettivo di fornire competenze e strumenti decisionali a coloro che fanno parte o si accingono a far parte di un Consiglio d’Amministrazione. Dopo il successo delle prime due edizioni, è già in programma la terza edizione del corso Certified Board Member, che si terrà da marzo a giugno 2023.

Dal 2020 in avanti chi lavora nell’hospitality ha vissuto difficoltà considerevoli, prima a causa della pandemia e ora con le preoccupazioni legate alla guerra e alla crisi energetica. Che impatti hanno avuto questi eventi sul vostro settore?

«Il nostro settore è stato particolarmente colpito dalla prima fase della pandemia. La totale incertezza che ha caratterizzato quel periodo l’ha reso davvero difficile ma al tempo stesso l’ha trasformato in opportunità: ci ha permesso di migliorare in termini di efficienza ed efficacia, e di ottimizzare i processi di riorganizzazione rendendoli molto più snelli e incisivi. In questo senso abbiamo vissuto una vera e propria rivoluzione: oggi il mercato è più segmentato e per certi aspetti più difficile, ma chi ha potuto cogliere e concretizzare questa opportunità oggi è indubbiamente più forte e competitivo».

La pandemia ha accelerato diversi trend già in atto, come la digitalizzazione. Riscontrate questo fenomeno anche nel settore dell’hospitality?

«Sicuramente. Il nostro settore è stato tra i primi ad aver accolto con entusiasmo la digitalizzazione e in generale l’innovazione tecnologica. Oggi ancor di più e in particolar modo in un’ottica che coinvolga con maggior incisività gli ospiti, prima e durante l’esperienza del soggiorno, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione del viaggio e la scelta dei servizi».

Il concetto di innovazione è solo un aspetto tecnologico oppure implica anche altri aspetti, quali ad esempio un cambiamento di approccio nella gestione aziendale?

«Sono convinta che, al di là della rivisitazione dei processi, della tecnologia, dell’intelligenza artificiale, ciò che conta davvero, e qui sta la vera innovazione, sia proprio un modo diverso di guardare alle cose e soprattutto alle persone, un insieme di azioni che aiutano a migliorare la qualità della vita utilizzando soluzioni tecnologiche ma non solo quelle.

Ecco allora che importanti e prioritarie sono le idee e gli atteggiamenti che mettono al centro di tutto le persone e ne migliorano la vita tenendo conto del loro talento, della loro cultura e del territorio in cui vivono. In questo senso non solo abbiamo incrementato la formazione dei nostri collaboratori per svilupparne le competenze, ma abbiamo anche strutturato programmi per migliorare la qualità della loro vita. Pensiamo a chi lavora nei nostri resort e passa molto tempo lontano dai propri affetti: per loro abbiamo pensato a numerose attività da svolgere nel tempo libero.

Infine non si può parlare di miglior qualità della vita senza pensare alla sostenibilità: anche in questo senso il nostro impegno prosegue e, tra le numerose iniziative messe in atto ormai da anni, oggi stiamo sviluppando soprattutto la cultura del riciclo, incrementiamo la gestione dell’organico e cerchiamo di favorire l’utilizzo di ingredienti a basso impatto ambientale».

Quali riflessioni l’hanno spinta a partecipare al corso Certified Board Member (CBM) e come ha integrato nella sua attività professionale le competenze acquisite durante la formazione?

«Cercavo da tanto tempo un corso come il CBM: mi ha dato completezza in termini di competenze tecniche e legali ad un livello molto alto. Ha inoltre contribuito – aspetto per me importantissimo -, ad aumentare la consapevolezza in termini di responsabilità che un membro del consiglio di amministrazione deve possedere, non solo per quanto riguarda il profitto ma in una visione più ampia della vita in generale. Per quanto mi riguarda vorrei poter dedicare maggior tempo a contribuire al miglioramento della qualità della vita e della sua consapevolezza».

Quali suggerimenti darebbe a un giovane desideroso di intraprendere un percorso professionale nel settore dell’hospitality?

«Considero un grande regalo aver avuto l’opportunità di lavorare in questo ambito: viaggiare  è bellissimo e rappresenta sempre un arricchimento personale. Il suggerimento che dò ai giovani, in generale, indipendentemente dal percorso professionale che stanno per intraprendere, è quello di trasformare in lavoro una passione e di scegliere di fare quello che piace».

Certified Board Member 2023: scopri di più

Dopo il successo delle prime due edizioni, è già online la terza edizione del corso Certified Board Member, che si terrà da marzo a giugno 2023, per un totale di 52 ore accademiche. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a contattare Stefania Orlandino: sorlandino@alma-impact.ch