Da dicembre 2023, i fratelli Carole e Philip Hauser gestiscono l’hotel di famiglia dotato di 56 camere e suites, che attualmente vanta un tasso di occupazione medio annuo molto alto, circa dell’80%. Incontriamo, nel grande salone con vista sul panorama montano intorno all’Eiger e che si contraddistingue per la presenza di uno scenografico quarzo fumé, Philip Hauser, un giovane curioso che non passa inosservato, anche grazie ai suoi baffi in stile Dalì, sottili e rivolti verso l’alto.
La sua famiglia ha una lunga tradizione nel settore alberghiero. Può raccontarci come si è tramandata questa passione per il mondo dell’hotellerie e dell’ospitalità?
«Il mio bisnonno proveniva da una famiglia di contadini molto poveri del Canton Berna, ma si dedicò sin da giovane all’ospitalità e lavorò negli hotel di Interlaken d’estate e al Cairo, in Egitto, d’inverno, perché qui non esisteva ancora un turismo invernale. Dopo qualche tempo decise di fermarsi a Grindelwald e affittò l’hotel proprio accanto, che poi comprò e successivamente vendette. Con l’aiuto di alcuni conoscenti, riuscì a costruire la prima parte di questo hotel nel 1907 e la seconda nel 1910. Lo gestì a lungo, fino agli anni ’50, quando i miei nonni lo rilevarono; poi nel 1986 subentrarono mio padre e mia madre.
I miei genitori mi dicevano sempre che se avessi voluto entrare nel settore alberghiero avrei potuto sempre farlo, ma forse sarebbe stato opportuno provare anche altre esperienze. Così mia sorella Carol ed io andammo a studiare a San Gallo, ma presto ci rendemmo conto che in realtà tutto ciò che volevamo era tornare a casa. Quindi, dopo alcuni periodi trascorsi in alberghi svizzeri e internazionali, rientrammo a Grindelwald, un luogo meraviglioso, che ci dà la possibilità di incontrare ospiti da tutto il mondo».
Qual è la filosofia che vi contraddistingue nella gestione del vostro hotel?
«Desideriamo vivere in un’atmosfera familiare, che coinvolga sia gli ospiti che il team di lavoro. Se la “famiglia Belvedere” è felice e ben accudita e se tutti stanno bene, allora l’attività funziona. Ospiti felici significa per noi dipendenti felici e viceversa. L’obiettivo principale dell’azienda non è guadagnare sempre più denaro, bensì la soddisfazione degli ospiti e dei dipendenti. Vogliamo che i dipendenti vengano a lavorare perché lo desiderano, non perché sono obbligati, e che i nostri ospiti in albergo si sentano a loro agio».
La vostra clientela è svizzera e anche internazionale. Quali sono oggi le loro esigenze e richieste?
«Dipende molto dalla provenienza delle persone. Per gli asiatici, ad esempio, è necessario avere una connessione Wi-Fi di buona qualità. Per altri ospiti è essenziale disporre di una camera con una vista impagabile da postare sui social. Per gli ospiti americani e per quelli provenienti dai Paesi arabi, è importante che l’aria condizionata funzioni.
Gli europei, che conosciamo un po’ meglio, apprezzano invece la bella atmosfera e il buon cibo. Alcuni ospiti arabi hanno bisogno di stuoie o stanze di preghiera, oppure potrebbero richiedere pietanze halal, mentre riceviamo richieste di cibo kosher dai nostri ospiti ebrei. In ogni caso, cerchiamo sempre di soddisfare tutte le esigenze».
Nel 2024 avete ottenuto anche una stella Michelin per il ristorante “1910 Gourmet by Hausers”. Come avete raggiunto questo importante risultato con l’Executive Chef Dávid Rózsa?
«È un successo di Dávid. Lui stesso ha dichiarato di volere la stella. Prima di lui avevamo assunto uno Chef che voleva trasformare il nostro ristorante in uno gourmet, quindi ci abbiamo provato e ci siamo riusciti. Ma quando se n’è andato, abbiamo informato Gault & Millau, che ci ha tolto i punti. Quando Dávid ci ha contattato per ottenere la stella Michelin, gli abbiamo detto che se fosse riuscito a conquistarla con le forze che avevamo all’epoca, lo avremmo supportato totalmente, e dopo un solo anno abbiamo ricevuto la stella. Tutto il team ha lavorato insieme intensamente e ci sono riusciti. È stata una loro conquista. Inoltre, abbiamo recuperato i nostri punti Gault&Millau, guadagnandone 15 invece dei 14 che avevamo perso: siamo quindi molto contenti del successo riscosso dal nostro ristorante».
Avete intenzione di ampliare o ristrutturare la Spa e costruire un centro fitness interno?
«L’area benessere dell’Hotel Belvedere Grindelwald è piccola e abbastanza ben attrezzata, ampliarla è un’operazione molto complessa e costosa, ma sappiamo che ci mancano la palestra e una zona relax per la sauna. L’ampliamento in corso dell’hotel includerà in futuro un centro fitness interno e una zona relax».
L’Hotel Belvedere di Grindelwald, 4 stelle superior, opera in modo sostenibile a tutti i livelli. Carole e Philip Hauser, insieme al loro team, attribuiscono grande importanza all’ospitalità green e danno il buon esempio partecipando al programma Swisstainable di Svizzera Turismo. L’albergo è inoltre membro di “Responsible Hotels of Switzerland”.
Hotel Belvedere Grindelwald
Dorfstrasse53
3818Grindelwald
Tel.+41(0)338889999
www.belvedere-grindelwald.ch