Come le menti di Ticino Land of Stars ben sanno, oggi è cambiato tanto e il nostro cantone è conosciuto a livello internazionale per la sua enogastronomia. La presentazione della Guida Rossa 2024 si è svolta agli inizi di ottobre presso la rinomata EHL Hospitality Business School di Losanna e ha riservato importanti novità per la ristorazione ticinese con due ristoranti stellati in più. Sono stati insigniti di una stella sia l’Osteria Enoteca Cuntitt di Castel San Pietro con Federico Palladino (nella foto di testa con Dany Stauffacher) che l’Osteria dell’Enoteca di Losone con Jacopo Rovetini.

I due ristoranti fanno parte dei 19 nuovi ristoranti entrati nella lista degli stellati rossocrociati. In Ticino i ristoranti stellati sono ora nove in tutto: con due stelle si riconfermano Ecco di Ascona con Rolf Fliegauf e La Brezza di Ascona con Marco Campanella, mentre con una stella Locanda Barbarossa di Ascona con Mattias Roock, Locanda Orico di Bellinzona con Lorenzo Albrici, I Due Sud di Lugano con Domenico Ruberto, Meta di Lugano con Luca Bellanca, THE VIEW di Lugano con Diego Della Schiava, a cui si aggiungono appunto le due new entry.

Chef Jacopo Rovetini

Proposte gastronomiche differenti e variegate, ma non lasciamoci ingannare dal termine osteria che deriva dal francese antico (oste, ostesse) e dal latino (hospite). Un tempo indicava un semplice locale pubblico, dove la gente si ritrovava per bere vino e mangiare piatti caldi; in molti casi le persone di passaggio, oltre a cibarsi, potevano riposarsi in appositi alloggi e per questo aveva la funzione di ospitalità. Si trovavano in luoghi principali, come piazze, mercati, vie principali, appunto perché doveva essere un punto di ritrovo dove la gente poteva discutere e dialogare gustando del buon vino. Oggi è un termine che indica anche una gastronomia ricercata, una su tutte è l’Osteria francescana di Massimo Bottura.

Poco più di 60 km separano i due nuovi ristoranti stellati ticinesi, un percorso che attraversa tutto il cantone.

Appena sopra Mendrisio, poco distante dal confine con l’Italia, un delizioso paesino con tanto di centro storico e chiesa riserva ai suoi visitatori la bellissima masseria in stile lombardo dell’Osteria Enoteca Cuntitt, dove il raffinato ristorante serve una cucina italiana moderna con influenze regionali, con anche due terrazze disponibili per il servizio estivo nella bella stagione, offrendo un’ottima selezione. Al nord del Ticino, in una tranquilla zona del Locarnese, si trova la moderna Osteria dell’Enoteca di Losone, gestita con grande capacità e simpatia da una giovane coppia con proposte di gusto moderno e creativo, tra il grande camino d’inverno e un fiorito giardino d’estate.
In entrambi i casi, una selezione di ingredienti e materie prime destinati a diventare gli attori protagonisti di una storia di sapori sempre inaspettata grazie a due chef giovani e curiosi.

Stelle che vanno e stelle che vengono, ma il nostro cantone si riconferma ancora una volta l’angolo gourmand della Svizzera, facendo dell’enogastronomia uno dei principali motivi che spingono il turista a scegliere il territorio come meta per le proprie vacanze. Un territorio di ricca gastronomia dove il progetto Ticino Land of Stars di Dany Stauffacher assume un ruolo sempre più importante a supporto del mondo enogastronomico stellato, per incentivare così l’arrivo di turisti, animati dalla volontà di conoscere e provare un territorio attraverso i prodotti che quest’ultimo offre. L’esperienza enogastronomica si trasforma così ancora una volta in un’enorme opportunità turistica, non viziata dalla stagionalità.

La Guida Michelin era nata per pubblicizzare la compagnia di pneumatici dei fratelli André e Edouard Michelin dando inizialmente poche informazioni pratiche a chi viaggiava, dal 1931 poi venne creata la celebre classificazione: una stella per una cucina di grande qualità degna di una tappa, due stelle per un ristorante eccellente e meritevole di una deviazione, tre stelle quando il ristorante vale un viaggio speciale.

Successivamente una squadra di ispettori iniziò a recensirli, sempre in forma anonima, come accade ancora oggi.

Come con la Guida Michelin si vollero incrementare i viaggi, con Ticino Land of Stars si vuole supportare i ristoranti stellati per far scoprire di conseguenza una serie di località che vale la pena di visitare, abbinando alla scoperta di fantastici luoghi anche il piacere di assaporare l’ottima offerta enogastronomica del nostro territorio.

L’enogastronomia è uno strumento per conoscere: il cibo e il vino sono espressione dell’arte del saper fare; e in questa forma d’arte risiede l’immenso patrimonio di un territorio. Questa forma di turismo svolge un ruolo significativo: i turisti sono animati dalla volontà di conoscere e provare un territorio attraverso i prodotti che quest’ultimo offre. E le esperienze sono esse stesse veicolo di conoscenza. L’esperienza enogastronomica diventa così un’enorme opportunità. Il paesaggio culinario è quello che oggi molti cuochi ricostruiscono attraverso le loro ricette, con l’importanza della qualità delle materie prime, per trasmettere i valori alle nuove generazioni e il piacere di condividere con la clientela una filosofia culinaria ben precisa.

E il progetto Ticino Land of Stars è lo strumento giusto per presentare il mondo stellato ai nuovi turisti perché il turismo enogastronomico ha ancora un ampio spazio di manovra per tutti quei territori in cui la vocazione enogastronomica può, se presa in considerazione in maniera concreta e integrata, rappresentare una leva significativa di marketing del territorio. Perché il turismo enogastronomico non è viziato dalla stagionalità, è parte del turismo culturale ed è un’eccellente declinazione del turismo esperienziale, una straordinaria leva quindi per la valorizzazione dei territori. Come d’altronde è stato sottolineato all’ultimo Forum mondiale del turismo gastronomico svoltosi a ottobre a San Sebastián, in Spagna, evento promosso dal UNWTO, l’Organizzazione mondiale del turismo e agenzia delle Nazioni Unite.

Il futuro del turismo sarà sempre più legato al territorio, ai suoi prodotti alimentari e alla cucina locale. La gastronomia è una delle principali attrattive del turismo, ma può diventare anche uno dei migliori alleati nello sviluppo dell’agricoltura, dell’allevamento o della pesca, rappresentando un motore di crescita economica oltre che di resilienza sociale e culturale. E tutti i grandi cuochi possono diventare ambasciatori anche di un turismo più sostenibile.