Murat Yakin, commissario tecnico della Nazionale, ha annunciato una prima lista allargata di 38 giocatori in vista degli Europei. Fra i convocati anche i bianconeri Renato Steffen, Uran Bislimi e Albian Hajdari. Questa preselezione è un primo passo verso la definizione della rosa finale che rappresenterà la Svizzera in Germania.

La lista definitiva dei 26 convocati sarà annunciata solo il 6 giugno. Ticino Welcome ha intervistato l’allenatore rossocrociato a poche settimane dal debutto del 15 giugno a Colonia contro l’Ungheria.

Dopo la partecipazione ai Mondiali 2022 in Qatar e il biglietto per Euro 2024, Murat Yakin come valuta il suo bilancio alla guida della «Nati»?

«Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Questo mi rende felice e orgoglioso. Abbiamo avuto un periodo di crisi di risultati nelle qualificazioni europee, anche se sappiamo dove e cosa dobbiamo migliorare».

Yann Sommer (campione d’Italia), Granit Xhaka (campione di Germania) e Manuel Akanji (campione d’Inghilterra e semifinalista di Champions League con il Manchester City) portano morale e prestigio in tutto l’ambiente della Nazionale.

«Sono successi molto importanti per l’intera squadra. Questa forza e questa sicurezza in sé stessi devono essere trasmesse ai compagni, che possono prendere esempio dalla loro esperienza ad altissimi livelli».

Okafor, Freuler, Ndoye e Aebischer hanno brillato in Italia, mentre Zakaria, Bislimi e Steffen sono stati decisivi nell’AS Monaco e nel Lugano.

«Le prestazioni dei giocatori del Bologna sono davvero eccezionali. Anche gli altri calciatori hanno ruoli importanti nelle loro squadre. La cosa decisiva è che loro non solo giocano regolarmente, ma si assumono anche un ruolo di responsabilità. Questo si ripercuote positivamente sulla forza di una nazionale».

Amdouni si è affermato in Premier League dopo la sua convocazione. Come valuta il suo contributo alla promozione dei giovani talenti?

«Il mio ruolo è anche quello di dare spazio ai giovani e di trasformarli in giocatori importanti. Vogliamo fare questo passo con Okafor, Vargas, Ndoye e Amdouni. Quest’ultimo sta facendo un buon percorso, anche se in Inghilterra non ha potuto festeggiare solo vittorie. Questo percorso lo renderà ancora più forte e avremo ancora molte soddisfazioni con Zeki».

I talenti selezionati da Murat Yakin si distinguono per coraggio e carattere. Come descrive il suo lavoro nella crescita di questi giocatori?

«Come allenatore della Nazionale non hai il tempo di sviluppare ulteriormente gli atleti in campo. Ma è mio e nostro compito dar loro fiducia, inserirli in un sistema di gioco con la nostra filosofia. Ritengo basilare il senso di responsabilità che devono acquisire».

Tra i 38 preselezionati che lei ha annunciato il 17 maggio scorso a Losanna ci sono diversi debuttanti, fra i quali Hajdari. Il Lugano spera in un Europeo bianconero…

«Albian è fra i giocatori che hanno disputato una stagione di spessore, come Monteiro dello Young Boys, Sierro del Tolosa o Zuber dell’AEK Atene. Spero di recuperare dai rispettivi infortuni pure Embolo e Zakaria».

Ungheria, Scozia e Germania: come valuta il Gruppo A della Svizzera agli Europei?

«È molto forte, con i tedeschi quali favoriti in quanto padroni di casa. È anche un girone in cui tutti possono battere tutti. Mi aspetto delle partite molto equilibrate».

Quali sono le sue considerazione sui nostri avversari?

«Io penso sempre e solo alla nostra squadra. Una cosa è certa: nessuno vuole giocare contro di noi. Il sorteggio è sempre casule e non deve in nessun modo influenzarci. Saremo pronti per affronatre i nostri avversari. E non si tratta solo della Germania, perché conosciamo molto bene questa nazionale, ma anche degli altri due contendenti, che potrebbero essere sottovalutati. Conosciamo a fondo le qualità di Scozia e Ungheria».

Vi aspettate una massiccia presenza di tifosi rossocrociati a Colonia e Francoforte per le prime tre partite?

«Certo, e non vedo l’ora. C’è molta attesa in Svizzera. Adesso il nostro compito è quello di continuare ad alimentare questa euforia».

Qual è il vostro obiettivo per Euro 2024?

«Superare questo girone difficile. Poi tutto può succedere…».