La stagione 2024 di 900presente, rassegna di musica moderna e contemporanea, inizia il 10 novembre e proseguirà fino alla primavera del 2025, con cinque appuntamenti pensati per esplorare il tema del tempo. Curata dal Conservatorio della Svizzera italiana in collaborazione con RSI Rete Due, la nuova edizione della manifestazione vuole regalare al pubblico un viaggio musicale tra epoche e sensibilità diverse, grazie a composizioni che si confrontano con la dimensione del tempo in tutte le sue forme. Dai giovani talenti ai grandi maestri della musica contemporanea, la rassegna sarà un’occasione di riflessione e scoperta.

Da Hans Abrahamsen a Luciano Berio: con 900presente un viaggio nel tempo

Il programma di quest’anno di 900presente si aprirà il 10 novembre all’auditorio Stelio Molo RSI, con il concerto Fiori di ghiaccio, diretto da Francesco Angelico. Protagonista della serata sarà il compositore danese Hans Abrahamsen, che con il brano Winternacht, ispirato alla poesia di Georg Trakl, porta il pubblico in un’atmosfera di suggestioni invernali. La serata prevede anche l’esecuzione di Inverno In-Ver di Niccolò Castiglioni, una composizione ironica e fiabesca che gioca con suoni e melodie scintillanti. Completa il programma Nostalghia di Tōru Takemitsu, un omaggio al regista russo Andrej Tarkovskij, in cui il compositore giapponese esplora una dimensione temporale nostalgica e riflessiva.

Il secondo appuntamento, in programma il 19 gennaio e intitolato “Laborintus”, sarà dedicato al centenario di Luciano Berio. Sotto la direzione di Francesco Bossaglia, il brano Laborintus II, composto da Berio nel 1965, sarà eseguito in collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura. L’opera è un caleidoscopio sonoro in cui Berio, con il testo di Edoardo Sanguineti, intreccia Dante, Pound, la Bibbia ed Eliot, trasformando la musica in una narrazione corale e affascinante. La voce recitante di Antonio Ballerio guiderà il pubblico in un’esperienza sensoriale in cui elettronica e musica strumentale si fondono, accompagnate da un ensemble e da tre voci femminili. La serata sarà preceduta, alle 18:00 presso lo Studio 2 RSI, da una conversazione intitolata Incontrando Berio, che vedrà la partecipazione di Angela Ida De Benedictis e Luisa Castellani.

Ravel e la commedia musicale con L’heure espagnole

Il 16 febbraio sarà la volta di L’heure espagnole di Maurice Ravel, in una trascrizione per orchestra da camera di Gabriel Grovlez, diretta da Arturo Tamayo. Ambientata nella Toledo del XVIII secolo, la pièce comica si svolge nella bottega di un orologiaio, e offre uno sguardo ironico e leggero su un tema complesso come quello della gestione del tempo. La regia scenica è affidata a Sara Flaadt, in collaborazione con Audio Fiction RSI, che si occuperà di mettere in rilievo gli elementi visivi dell’opera buffa, trasformandola in un’esperienza teatrale coinvolgente.

Collaborazioni sinfoniche e omaggi a giovani talenti

Tra le novità di quest’anno, il concerto del 13 marzo al LAC, inserito nel programma FOCUS BERIO, proporrà una collaborazione d’eccezione tra l’Orchestra della Svizzera italiana e l’ensemble900 del Conservatorio della Svizzera italiana, sotto la direzione di Stefan Asbury. Il programma si aprirà con Themen II di Carlos Roqué Alsina e vedrà la partecipazione del percussionista Kai Strobel, seguita dal Concertino di un giovane Berio. Un momento di grande importanza anche per i giovani artisti Jasmine Gitti e Daniel Cervellera, due studenti del conservatorio che parteciperanno in veste di solisti.

Galileo’s Journey: la chiusura di 900presente è un omaggio al grande scienziato

La stagione si concluderà con un doppio appuntamento intitolato Galileo’s Journey, un progetto multimediale di Ivan Fedele che esplora l’universo scientifico e intellettuale di Galileo Galilei. Il 27 aprile all’Auditorio Stelio Molo RSI e il 9 maggio al Cinema Lux di Massagno, verranno presentate due versioni del progetto: una prima serata con una parte installativa visiva dal vivo, e una seconda serata con la proiezione di lavori realizzati dagli studenti del DACD della SUPSI, all’interno del progetto “Musica in immagine”.