I mestieri d’arte sono quei saperi artigiani tramandati da sempre di generazione in generazione, da maestro artigiano ad artigiano arricchendo ad ogni passaggio il sapere e le competenze e la componente artistica ne è una parte importante.
Aticrea si è data il compito di promuovere i mestieri d’arte. L’innovazione tecnica è presente in tutti i settori, anche in quello dell’artigianato, occuparsene non vuole dire rinnegare il sapere antico, ma valorizzarlo e attualizzarlo.
Presentare l’evoluzione dei mestieri d’arte/artigianato ai giovani, in particolar modo a quelli alle porte di una scelta professionale, è uno dei suoi scopi primari.
Aticrea organizza annualmente un finalizzato a portare in Ticino l’esperienza organizzativa e promozionale maturata in 7 anni a livello svizzero. Questo per offrire la possibilità agli artigiani di presentarsi, ma anche alle scuole, alle famiglie ed agli appassionati di entrare in contatto con una realtà che sta recuperando interesse e attenzione. Una grande occasione dunque per far conoscere ai ticinesi, ma sicuramente anche ai nostri vicini d’oltre Gottardo e Lombardia, la realtà del Ticino che cambia nel rispetto delle sue tradizioni.
A causa della situazione sanitaria, economica e sociale determinata dalla diffusione dell’epidemia globale le prossime giornate sono previste dopo la meta di settembre. Qui di seguito alcuni profili che ben illustrano la straordinaria creatività dei mestieri d’arte.

Pascal Hornung, liutaio

«La mia passione per la musica è cominciata quando ero molto giovane. Mia mamma era una pianista laureata al Conservatorio di Bienne in Svizzera e mio padre era un violinista amatoriale.  A sei anni ho pregato mia madre perché mi portasse a lezione di violino. Essendo molto piccolo, ho iniziato con un violino che sembrava più che altro un giocattolo. È stato allora che sono entrato in contatto per la prima volta con un liutaio (il Maestro Celestino Farotto a Milano). Ricordo ancora oggi di essere rimasto incantato dai materiali da lavoro, i violini e gli altri strumenti che erano in tutto il suo laboratorio. Quando è arrivato il momento di scegliere la scuola superiore, mi sono trasferito a Cremona, la famosa città di Stradivari, per frequentare la Scuola Internazionale di Liuteria. Ho deciso che preferivo diventare un liutaio anziché un violinista, volevo unire le mia passione per il lavoro manuale al mio amore per la musica. Dopo essermi diplomato nel 1986, ho raffinato la mia arte di liutaio sotto la guida del Mastro Stefano Conia. Un anno dopo ho conseguito un diploma di restauro per strumenti ad arco tenuto dalla Regione Lombardia e, successivamente, uno organizzato dal Consorzio Liutai Antonio Stradivari. Il mio laboratorio è in Via Besso, vicino al Conservatorio di Lugano ed ho il privilegio di collaborare con molti musicisti. Ancora oggi credo fermamente che l’arte di creare e riparare violini, viole e violoncelli sia un’infinita esperienza di apprendimento. A livello personale creare strumenti musicali e lavorare con musicisti mi ha aiutato a crescere come individuo e ho grande desiderio di raggiungere ancora più persone attraverso il mio lavoro».

Matthias Bachofen, tornitore di legno

«Dal tronco fino al oggetto finito tutto da una mano. Sono originario di Winterthur e sono tornitore di legno dipl. fed. Dal 1990 ho la mia attività in Ticino. La mia passione nasce quando abitavo ancora a Zurigo e con la famiglia mi sono recato a Mergoscia in valle Verzasca ed ho scoperto il mestiere di tornitore. Cosi, dopo la formazione di commercio ho deciso di dare una svolta alla mia vita e mi sono iscritto alla scuola di tornitura a Zurigo ottenendo il diploma federale.
L’interesse per l’arte e la lingua italiana mi ha portato ad organizzare un soggiorno a Firenze dove ho conosciuto quella che è diventata mia moglie. Cosi assieme ci siamo stabiliti in Ticino dove sono nati i nostri due figli. L’avvio di una attività indipendente non è stato facile e quindi ho cercato di svolgere diversi lavori nel mio settore. Da qualche anno posso dedicarmi completamente alla mia professione che è anche la mia passione.
Al tornio eseguo articoli di uso quotidiano come insalatiere, palette, candelieri o schiaccianoci ma ora soprattutto oggetti decorativi e d’ arte. Cosi riesco a mettere a frutto la mia esperienza le mie competenze al mondo dell’arte. Posso cosi considerarmi artigiano artista che se i confini tra questi termini non sono mai cosi definiti.  Cerco di curare nei dettagli le mie opere cercando ogni volta la sfida tra i limiti del materiale e la tecnica. La materia prima che uso per le mie opere è principalmente il legno locale, spesso proveniente da parchi o giardini, che curo personalmente dal tronco fino al oggetto finito. Questo mi ha permesso di realizzare per dei clienti degli oggetti con alberi che hanno una storia per sé o per la loro famiglia. Mi piace anche passare la mia passione a chi apprezza i miei lavori o a chi desidera imparare a lavorare il legno. Per questo mi sono organizzato con diversi torni per poter tenere dei corsi e per la visita al mio laboratorio-esposizione».

Aldo Bugada, falegname e costruttore di corni delle Alpi

«Il legno è anche musica, Già da piccolo respiravo il profumo del legno, tra i tronchi segati in assi e i trucioli della pialla. La mia formazione inizia nella falegnameria di famiglia, apprendistato, scuola di tecnico falegname, maestria federale in falegnameria SUP, tanti corsi di perfezionamento… e prosegue tutt’ora, non si finisce mai di imparare. Sono esperto federale per gli esami di professione, capo esperti per il Canton Ticino.
La tradizione della falegnameria di famiglia mi ha permesso di occuparmi con professionalità a molteplici lavorazioni del legno (arredamento, armadi, porte e finestre) oltre che alla lavorazione di solid surface. Dalla capacità di progettazione di soluzioni personalizzate utilizzando materiali certificati con particolare attenzione al rispetto dell’ambiente, alla produzione diretta delle opere, Tra gli elementi di successo è da annoverare anche la qualità del servizio di manutenzione ed assistenza. In falegnameria produco anche da quattro anni corni delle Alpi. Prima della produzione è stato necessario un anno di ricerca e sviluppo, per raggiungere la qualità ricercata. Nel frattempo, sono diventato membro dell’associazione corni delle Alpi della svizzera italiana, suoniamo in vari gruppi, e partecipiamo a raduni nazionali e internazionali. Ora siamo conosciuti ed i nostri corni hanno trovato casa in Ticino, in Svizzera, in Europa e in Giappone. L’artista di fama mondiale Arkady Shilkloper ha suonato un nostro corno definendolo ottimo».

Christian Guidetti, liutaio

«Il confronto tra discipline diverse è il motore di continuo sviluppo dell’intuito e della sensibilità, vettore portante della propria creatività… Figlio dell’antica tradizione liutaia italiana, in particolar modo della Scuola Cremonese, mi sono dedicato allo studio di numerosi strumenti, affinando così le mie capacità di percezione sonora e divenendo un abile analista sensoriale. Dopo il periodo cremonese, ho passato qualche anno tra Francia e Norvegia, poi sono rientrato in Italia e ho affina l’approccio stilistico con la liuteria classica. Stabilito a Locarno il mio atelier di liuteria nel 2013, mi dedico principalmente alla costruzione di nuovi strumenti, soprattutto violoncelli. I prestigiosi strumenti creati nascono da una sapiente lavorazione di altissimo livello, dall’esperienza acquisita in vent’anni di mestiere e dalla ricerca costante della perfezione, nelle forme e nei suoni. La mia mai sopita curiosità e il desiderio di ricerca mi spingono ad una continua evoluzione tecnica e stilistica. Recentemente l’Associazione Nazionale Svizzera dei Liutai ed Archettai, ha compiuto i cento anni di attività e mi ha voluto al timone della sua importante organizzazione».