
Per la prima volta la programmazione è interamente curata dal LAC, dopo l’integrazione delle attività di LuganoMusica nel nuovo settore Musica avvenuta lo scorso settembre, e ridefinisce il ruolo della musica all’interno di un centro culturale multidisciplinare, rafforzando il dialogo con l’Orchestra della Svizzera italiana (OSI), orchestra residente. Il LAC non è un semplice auditorium per concerti sinfonici: è un laboratorio culturale che mette in dialogo la musica con le arti sceniche, la danza, le arti visive per ampliare lo spettro della programmazione. La costruzione della nuova stagione sposa le visioni del centro culturale e il percorso che ha intrapreso da anni, volto a coinvolgere un pubblico sempre più ampio, a dialogare attivamente con il territorio, superando i canoni tradizionali e aprendosi a nuovi formati e contaminazioni. Tra le novità della stagione, il cambio di orario di inizio dei concerti, che viene anticipato alle ore 20.00.
La stagione 2025/26 si distingue per un’offerta musicale che spazia dai grandi concerti sinfonici ai recital, dalla sperimentazione elettronica alla musica contemporanea. Dopo il debutto a Lugano dal 15 al 21 settembre del dittico lirico La voix humaine di Francis Poulenc e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, nella lettura registica di Emma Dante e nell’interpretazione musicale del Maestro Francesco Cilluffo alla guida dell’OSI, l’apertura della stagione si declina in un triplice appuntamento: tre concerti (17, 18, 19 ottobre 2025) che nascono dall’incontro tra il jazz e la musica sinfonica. Il celebre contrabbassista Avishai Cohen dialoga con i Göteborgs Symfoniker per un progetto che sfida i confini tra improvvisazione e scrittura orchestrale: un primo concerto tutto sinfonico con Neeme Järvi direttore e Truls Mørk al violoncello, un secondo di jazz sinfonico con Alexander Hansen direttore, il terzo di puro jazz con l’Avishai Cohen trio.

Tra gli appuntamenti sinfonici più attesi, la Tokyo Philharmonic Orchestra, diretta da Myung-Whun Chung, porta in scena per il suo debutto assoluto in esclusiva Svizzera, la potenza ritmica de Le Sacre du Printemps di Stravinskij, con il violino solista Maxim Vengerov impegnato nel concerto di Čajkovskij (10 novembre 2025); Sir András Schiff e l’Orchestra of the Age of Enlightenment (23 novembre 2025) propongono una rilettura innovativa delle sinfonie di Haydn. Da non perdere anche il concerto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino con Zubin Mehta, per la prima volta a Lugano, sul podio per le celebri Sinfonie n. 39, 40 e 41 di Mozart (7 febbraio 2026) e quellodi Philippe Herreweghe alla testa dell’Orchestre des Champs-Élysées e del Collegium Vocale Gent in un programma che accosta la monumentale Eroica di Beethoven al Requiem di Cherubini (19 marzo 2026).
Del cartellone sono inoltre protagonisti artisti di assoluto rilievo come Lisa Batiashvili, Jean-Yves Thibaudet e Gautier Capuçon in un raffinato recital cameristico con musiche di Rachmaninov, Debussy e Dvořák (30 ottobre 2025). Grande attesa anche per la Verbier Chamber Orchestra, diretta da Gábor Takács-Nagy, che con il violoncellista Steven Isserlis è impegnata in un programma dedicato a Beethoven, Haydn ed Ernest Bloch (1° dicembre 2025).

La stagione ospita inoltre la Swiss Orchestra (7 maggio 2026), orchestra residente della sala concerti di Andermatt, con Lena-Lisa Wüstendörfer alla direzione e la pianista Olga Scheps, in un programma che accosta Beethoven e Dupuy.
Il recital Balagan con Noa Wildschut al violino, Pablo Barragán al clarinetto e Amadeus Wiesensee al pianoforte (12 aprile 2026) si configura come un viaggio attraverso la ricchezza eclettica della musica da camera del Novecento e contemporanea, un intreccio di influenze popolari, esplorazioni timbriche e raffinata scrittura strumentale. La pianista Nathalia Milstein (26 aprile 2026) esegue musiche di Haydn, Beethoven, Liszt e Prokof’ev.
LuganoMusica Ensemble, storico gruppo nato in seno al LAC che riunisce i migliori musicisti presenti sul territorio, torna con un programma dedicato a Saint-Saëns, Berwald, Poulenc e Rota (2 novembre 2025). Da non perdere il recital del giovane virtuoso del pianoforte Hayato Sumino “Cateen” (14 dicembre 2025), celebre per la sua capacità di fondere la tradizione pianistica classica con un linguaggio musicale moderno e coinvolgente.

Antonio Ballista e Bruno Canino a quattro mani esplorano la musica di Ravel, Fauré, Debussy e Stravinskij (11 gennaio 2026). Kurtág 100 (19 febbraio 2026), concerto dedicato al centenario di György Kurtág, presenta un affascinante programma con trascrizioni da Bach, brani di Bartók e composizioni dello stesso Kurtág eseguite da Dénes Várjon e Izabella Simon al pianoforte.
In occasione del 30° anniversario de I Barocchisti e del 90° anniversario del Coro della RSI, i dueensemble diretti dal maestro luganese Diego Fasolis portano sul palco del LAC uno dei capolavori di Joseph Haydn: l’oratorio La creazione del mondo, nella versione italiana a cura di Giuseppe Carpani (21 febbraio 2026).

Continua la residenza di Superar Suisse (15 marzo 2026), progetto dedicato alla formazione musicale inclusiva per i giovani; l’orchestra, diretta da Carlo Taffuri, offre un’esibizione speciale che celebra la forza della musica come strumento di crescita e comunità.
A Natale, ci si ritrova sotto l’albero della Hall per A Christmas Carol – Concerto di Natale al LAC, ultimo appuntamento di una serie di venti concerti natalizi nelle chiese di Lugano (20 dicembre 2025).
Se il superamento dei generi musicali tradizionali è uno dei fili conduttori della stagione, la commistione tra mondi sonori differenti si esprime con la cantante Ledisi e la Metropole Orkest (17 gennaio 2026) nell’omaggio a Nina Simone, le cui canzoni si rivestono di nuovi arrangiamenti orchestrali, e con il Manchester Collective (6 giugno 2026), che mescola folk, jazz e musica contemporanea.
Il jazz in questa stagione invade gli spazi della musica classica in virtù della collaborazione con Jazz in Bess: i concerti di Oded Tzur Quartet (23 ottobre 2025) e Arcanum (27 novembre 2025) si svolgono a Besso, il Tord Gustavssen Trio (25 febbraio 2026) e l’Éténèsh Wassié Trio (22 marzo) si esibiscono rispettivamente in Sala Teatro e in Sala 1.
La voce umana, nella sua capacità espressiva senza tempo, è al centro di numerosi appuntamenti della stagione. Il concerto Di cosa vive l’uomo? con Costanza Alegiani e Peppe Servillo celebra lanteatralità e l’ironia delle canzoni di Kurt Weill e Bertolt Brecht (1° aprile 2026). La Camerata Bern, diretta da Maria Włoszczowska (29 aprile 2026), con la sua esplorazione musicale tra Hildegard von Bingen e Benjamin Britten, crea un ponte sonoro tra il canto medievale e la modernità orchestrale. Ancora, una voce ci spinge a superare le frontiere ed è quella della celebre cantante Mariza (1° febbraio 2026) che ha saputo dare nuova vita alla tradizione portoghese del fado portandolo alla ribalta internazionale.

Il concerto FS: in viaggio vede protagonisti Paolo Fresu e Giovanni Sollima (9 maggio 2026), due artisti capaci di esplorare le potenzialità timbriche di tromba e violoncello, in un dialogo che attraversa secoli di musica e sperimentazione sonora.
Il progetto Rodari Connection (13 febbraio 2026) – Valentina Fin voce, elettronica, sax e Effe Effe (Federica Furlani) viola, elettronica – coniuga narrazione e sperimentazione per una nuova esperienza sonora ispirata alle celebri Favole al telefono di Gianni Rodari, reinterpretate attraverso suoni e immagini digitali. La visione di Psycho (1960) di Alfred Hitchcock è accompagnata dalla musica dal vivo (10 e 11 dicembre 2025): a far dialogare musica e cinema è l’OSI, diretta da Anthony Gabriele. Nella stessa settimana, il duo Gebrüder Teichmann (11 dicembre 2025) fa da colonna sonora del film muto Sinfonia di una grande città (1927) con una performance elettronica dal vivo in collaborazione con Oggimusica
Il progetto Wanderer (20 e 21 maggio 2026), in residenza artisticanal LAC, supera i confini tra concerto, teatro e installazione visiva: un’esperienza immersiva che dissolve i limiti tra scena e platea e invita il pubblico ad essere parte attiva.
Un immancabile appuntamento rimane Early Night Modern: l’apprezzata rassegna, che mantiene la collaborazione con Oggimusica, compie dieci anni. Sono otto gli appuntamenti in calendario, da ottobre ad aprile.
Torna la rassegna EAR, progetto di Spazio21 del Conservatorio della Svizzera italiana in coproduzione con il LAC, che per il suo decimo anniversario introduce una “guida all’ascolto” ai sei concerti dedicati alla musica acusmatica, che si terranno in Teatrostudio tra gennaio e maggio.