La stagione 2023/24 di LAC Lugano Arte e Cultura si è conclusa con un bilancio straordinario, sottolineando il ruolo centrale di questo polo culturale nella vita artistica nazionale e internazionale. Con oltre 102’000 presenze complessive, il LAC ha superato per la prima volta la soglia simbolica dei centomila spettatori, segnando un nuovo primato dalla sua apertura nel 2015. Questo risultato straordinario è frutto di un impegno artistico e strategico di altissima qualità, che riflette le politiche culturali della Città di Lugano e il contributo di una comunità sempre più coinvolta.

Crescita e partecipazione

Nel dettaglio, la stagione ha registrato 69’007 spettatori per gli eventi in sala, con un incremento del 6% rispetto all’anno precedente e un tasso di occupazione medio dell’82%. Inoltre, 33’025 persone hanno partecipato alle iniziative del programma di mediazione culturale LAC edu, un dato in crescita del 14% rispetto alla stagione precedente. Questi numeri, che non includono il pubblico della stagione OSI al LAC o delle esposizioni del Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI), testimoniano un coinvolgimento trasversale e intergenerazionale.

Anche la comunità di membri LAC+ ha registrato un aumento significativo, raggiungendo 1’627 aderenti. Questo modello di abbonamento “all-inclusive”, introdotto nel 2022, ha già dimostrato di essere un successo, abbassando l’età media degli abbonati da 61 a 49 anni e generando oltre 16’000 presenze.

LAC Lugano Arte e Cultura: le ragioni del successo

La proposta artistica del LAC si conferma varia e di alto livello, capace di attrarre pubblici diversi grazie a una programmazione eclettica che spazia dalla prosa alla danza, dalla musica ai musical, una programmazione libera da ogni schema o condizionamento, che riesce ad attrorre un pubblico capace di comprendere la forza di una proposta così interessante e mai scontata. Tra gli eventi più apprezzati, le regie teatrali di Gabriele Lavia e Nanni Moretti, lo straordinario progetto La Sagra della Primavera/common ground[s] della Pina Bausch Foundation, i musical West Side Story e Grease e la 32a edizione del FIT Festival Internazionale del Teatro.

Il pubblico giovane si è dimostrato particolarmente ricettivo: 8’192 spettatori sotto i 25 anni hanno assistito agli eventi del LAC, con un incremento del 41% rispetto al quadriennio precedente. Di questi, 2’374 erano studenti di scuole superiori, coinvolti attraverso le attività di mediazione culturale.

Produzioni e riconoscimenti

Il LAC non si limita a ospitare eventi, ma si afferma come un vero e proprio centro di produzione e creazione artistica. Durante la stagione 2023/24, sono state realizzate 23 produzioni e coproduzioni, tra cui 16 spettacoli teatrali, 6 produzioni di danza e 1 opera lirica. La distribuzione di queste opere ha raggiunto 54 città, con 232 repliche e oltre 54’000 spettatori fuori sede.

Le produzioni del LAC hanno raccolto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Hystrio alla regia per Carmelo Rifici e il Premio Le Maschere del Teatro Italiano per De Gasperi: l’Europa brucia. La qualità delle proposte è stata ulteriormente confermata dalle candidature ai Premi Ubu, tra cui spicca La ferocia, in corsa per sei categorie.

Sostenibilità economica e nuove sfide

Dal punto di vista economico, il LAC continua a dimostrare una forte capacità di autofinanziamento. Durante la stagione, i ricavi propri hanno raggiunto 8,5 milioni di franchi, con un aumento del 3,7% rispetto all’anno precedente. I principali contributi provengono da sponsorizzazioni, fundraising e biglietteria. L’iniziativa LAC+ ha generato ricavi significativi, rafforzando la sostenibilità economica del centro.

In un contesto macroeconomico complesso, il LAC si prepara ad affrontare il nuovo mandato 2024–2028 con basi solide e rinnovata determinazione. Roberto Badaracco, presidente dell’Ente autonomo, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto per superare le sfide poste dalla pandemia e consolidare il ruolo del LAC come punto di riferimento culturale.

Il futuro del LAC

Guardando al futuro, il LAC punta a rafforzare ulteriormente la sua identità artistica e il suo ruolo nel panorama culturale internazionale. Michel Gagnon, direttore generale, ha evidenziato il successo delle recenti tournée e delle collaborazioni con realtà prestigiose come la Pina Bausch Foundation e I Barocchisti. “La produzione artistica è cresciuta esponenzialmente, trasformando il LAC in un centro di creazione riconosciuto a livello internazionale”, ha dichiarato Gagnon.

Con una programmazione sempre più inclusiva e innovativa, il LAC si conferma un luogo di aggregazione e di crescita culturale, pronto a scrivere nuovi capitoli della sua storia.