Le 16 camere e le 30 suites, con il loro arredamento ricercato ma non esagerato, per di più inserite nella tranquillità di un paesaggio bucolico, inducono al riposo. L’eleganza delle sale, la cucina raffinata di un ristorante aperto anche agli esterni, ovvero per i clienti che non soggiornano in hotel, che vanta anche un’offerta gastronomica personalizzabile per eventi privati, nonché un Centro SPA e Fitness all’altezza, con piscina interna ed esterna, sauna, bagno turco, percorso Kneipp, doccia emozionale, palestra e salette per cure estetiche, massaggi e trattamenti di bellezza. Vera Wichmann Adduci, nuova direttrice della struttura ci conduce con “charme” alla scoperta di questo luogo che, sappiamo, già originariamente era vocato a far ritrovare la salute di chi vi soggiornava. Ovviamente erano altri tempi, molto meno confortevoli di oggi, ma l’aura del luogo, la sua energia positiva è rimasta intatta e l’obiettivo oggi è soprattutto il “bon vivre” in tutte le sue declinazioni. Le eleganti sale, provviste delle più moderne attrezzature tecnologiche, ospitano meeting, conferenze e riunioni aziendali. C’è poi da dire che in questo complesso hanno trovato la loro collocazione 12 appartamenti di lusso arredati che usufruiscono dei servizi alberghieri e altri 31 appartamenti posti in vendita o in affitto. Già il nome Resort Collina d’Oro suggerisce che ci si trova in un luogo straordinario, un luogo ancora giovane che può diventare col tempo, con la professionalità e la lungimiranza di chi vi lavora, una tappa obbligata di incontri planetari tra personaggi celebri e meno celebri che danno vita a quella realtà romanzesca che caratterizzava e in parte caratterizza ancora oggi le grandi case dell’accoglienza. Un albergo, in effetti, è una sorta di vaso di Pandora dal quale scaturiscono e si intrecciano piccole e grandi vicende umane. Mi vengono in mente molti hotel letterari dove hanno soggiornato e prodotto romanzi e saggi scrittori di chiara fama. Sembra assodato che soggiornare in albergo aiuti l’ispirazione. Da questo punto di vista il Resort Collina d’Oro ha il vantaggio della tranquillità, dell’aria salubre e, come detto, dell’energia positiva del luogo, aspetti che rendono indimenticabile un soggiorno. Noi ora però desideriamo rivolgere uno sguardo attento al ristorante e alla sua cucina, dove opera con grande maestria, senza tuttavia forzare la mano all’innovazione, lo chef Gabriele Migliorati coadiuvato in sala dal maître Ugo Boscia e dalle rispettive brigate. Durante l’anno non mancano le rassegne gastronomiche, come quelle degli asparagi, dei funghi porcini e del tartufo bianco, mentre la domenica sera nella bella stagione funziona una griglia speciale con carni pregiate. Lo chef ha improntato il suo stile su una cucina che ammicca al Mediterraneo senza però dimenticare l’impronta che un territorio come quello ticinese può dare, in particolare con l’utilizzo di prodotti regionali nel rispetto della stagionalità. La cucina inoltre può avvalersi di ciò che l’orto biologico molto curato che si trova nel parco del Resort può offrire. Per quanto riguarda i vini la scelta è oculata, con ottime etichette ticinesi, italiane e francesi, che riescono a soddisfare l’abbinamento con qualsiasi pietanza della carta delle vivande. Una chicca, per terminare, è rappresentata dal vigneto di proprietà del Resort, le cui uve vengono vinificate dalla rinomata Fattoria Moncucchetto per la produzione del premiato vino rosso “Collina d’Oro”.

www.resortcollinadoro.com