Sandra, la madre (69 anni): «È bello vedervi tutti qui. Vostro padre ed io tenevamo molto a questo incontro poiché vorremmo parlarvi di un tema importante, che solleva alcune questioni delicate: la nostra eredità».

Angelo, il padre (71): «Abbiamo rimandato la cosa per un po’. Del resto, quando ci si sente in forma e si è attivi non ci si sofferma molto a pensare alla propria dipartita. Oggi però è arrivato il momento e vogliamo discutere con voi delle nostre idee sulla nostra successione e sentire la vostra opinione. Ci siamo convinti a fare questo passo grazie ad un colloquio che abbiamo avuto di recente in banca con la nostra consulente».

Laura, la figlia (38): «Ma non sono semplicemente fatti vostri? Dani e io siamo pronti ad accettare qualsiasi decisione».

Sandra (madre): «Per quanto riguarda la nostra pensione sono, come dici, fatti nostri. Ecco perché abbiamo analizzato a fondo la questione delle nostre entrate e del nostro fabbisogno finanziario dopo il pensionamento e, come parte della soluzione, abbiamo investito il patrimonio seguendo tre “strategie”: la prima, per coprire le spese correnti, la seconda, per finanziare la nostra pensione e la terza, per capire quanto potremo destinarvi attraverso il passaggio ereditario».

Angelo (padre): «Pianificare ci ha permesso di farci un’idea più precisa di quanto vi spetterà. Il prossimo passo sarà regolare tutto anche dal punto di vista legale».

Daniele, il figlio (41): «”Dal punto di vista legale”? Ma io e Laura andiamo d’accordo e ci intendiamo bene…».

Sandra (madre): «Hai ragione, ed è una gran fortuna! Non di rado, però, nella nostra cerchia di amici e conoscenti abbiamo visto nascere tensioni o litigi, se uno dei figli si sente trattato ingiustamente o se la massa ereditaria comprende degli immobili. E noi non vogliamo che ciò succeda alla nostra famiglia».

Angelo (padre): «Di per sé, la ripartizione dell’eredità è regolamentata dal diritto successorio. Tuttavia, noi preferiremmo pianificarla con voi e utilizzare il margine di manovra offerto dalla legge per realizzare in modo ottimale i vostri e i nostri desideri».

Sandra (madre): «Nel nostro caso la cosa è un po’ più complicata dal fatto che, oltre a questa casa, possediamo anche l’appartamento in montagna. Inoltre, abbiamo già dato a Laura un grosso importo come anticipo ereditario quando lei e suo marito Roger hanno avuto i bambini e hanno costruito la loro casa. Infine, ci terremmo molto a prevedere una donazione a due organizzazioni di beneficenza».

Daniele (figlio): «Sono contento che si parli della casa. Finora non ho mai trovato il momento o le parole giuste, per cui oggi sarò diretto: quando arriverà il momento, a me e a Corinna piacerebbe riprenderla. Sono affezionato a queste vecchie mura, è il luogo in cui sono cresciuto, anche se una bella ristrutturazione non farebbe male» (ride).

Laura (figlia): «Ma poi cosa faranno mamma e papà? Se uno di loro morisse, tu manderesti via l’altro?».

Daniele (figlio): «No, ovviamente no. Ma tu hai già una casa e a me fa piacere iniziare a discutere di questo argomento…

Sandra (madre): «Piano, ragazzi! Angelo e io siamo d’accordo che ci resteremo quanto vogliamo, anche da vedovi. Ci sono diverse possibilità per garantirlo».

Angelo (padre): «A proposito, non sapremmo tutto questo se non ci fossimo informati in banca con la nostra consulente e l’aiuto di un wealth planner. Ci hanno anche raccomandato di redigere un mandato precauzionale, nel caso in cui un giorno dovessimo perdere la capacità di discernimento. Ragazzi, non è mai troppo presto per un buon consiglio!».

Sandra (madre): «Quello che per noi conta di più e che vi sentiate trattati in modo equo e giusto. Quando non ci saremo più riceverete la metà del patrimonio complessivo, meno i due lasciti. Naturalmente, non sappiamo ancora esattamente a quanto ammonterà».

Angelo (padre): «Se siete entrambi d’accordo, Dani riceverà la casa, che andrà valutata. Metà del suo valore spetterà a te, Laura, a cui però va sottratto l’importo dell’anticipo ereditario».

Sandra (madre): «Dani ti compenserà la differenza. La sua quota del nostro patrimonio liquido e in titoli dovrebbe bastare per farlo senza problemi».

Laura (figlia): «Mi sembra una decisione equa. E con l’appartamento di vacanza come ci regoliamo?».

Angelo (padre): «Potete scegliere di ereditarlo e usarlo insieme, oppure può andare a uno solo di voi, e in tal caso l’altro riceverà una quota maggiore di patrimonio liquido».

Daniele (figlio): «Beh, una casa di vacanza in comune mi sembra un’ottima idea. Se poi un giorno io o Laura volessimo rinunciarvi, potremmo venderci a vicenda la nostra quota di proprietà».

Sandra (madre): «Esatto. Un altro punto che ci sta molto a cuore è che nel lungo termine questa casa resti in famiglia. Visto che Dani non ha figli, vorremmo che dopo di lui la casa passi a Laura o ai suoi figli».

Daniele (figlio): «Sì, ha senso. Però vorrei trovare una soluzione equa anche per Corinna. Dopotutto è la mia compagna da molti anni e si sa che le donne vivono più a lungo…».

Sandra (madre): «Giusto. Dato che non siete sposati, l’intera eredità passerebbe automaticamente a tua sorella, o a noi».

Laura (figlia): «Aspetta, i genitori che ereditano dai propri figli? È possibile?».

Sandra (madre): «Sì, il wealth planner ci ha spiegato che fino alla fine del 2022 abbiamo persino diritto a una porzione legittima. Anche con un testamento, noi genitori non potremmo venire esclusi da una quota obbligatoria dell’eredità. A partire dal 2023, tuttavia, il diritto dei genitori a una quota obbligatoria sarà abolito, come già avviene oggi per i fratelli. Chi non è sposato e non ha figli potrà quindi disporre liberamente di una parte più ampia del suo patrimonio».

Daniele (figlio): «Ah, non lo sapevo!».

Sandra (madre): «Per questo devi assolutamente redigere un testamento, in cui garantisci la posizione di Corinna, indicando che avrà diritto a restare nella casa anche se decidessi di lasciarla in eredità a Laura o ai nostri nipoti, in linea con i nostri desideri. La cosa migliore da farsi è che tu ne discuta con Corinna e il vostro wealth planner in banca. Così Corinna saprebbe anche a quali tasse di successione andrebbe incontro in quanto partner convivente. Comunque, Dani, visti gli aspetti un po’ più complessi del rapporto di concubinato, ti raccomandiamo di pianificare bene e per tempo sia la previdenza che le finanze».

Daniele (figlio): «Grazie mille! Sì, prossimamente lo faremo di sicuro».

Angelo (padre): «Ottimo! Allora la mamma e io potremmo redigere un testamento ciascuno in cui mettiamo su carta quanto deciso oggi insieme. Ma potremmo anche fissare il tutto in un contratto successorio, da firmare tutti insieme e che verrà autenticato pubblicamente. Si tratterebbe di una soluzione assolutamente vincolante, perché eventuali modifiche successive sono possibili solo all’unanimità».

Laura (figlia): «Penso che una regolamentazione vincolante vada bene. E se in futuro volessimo cambiare qualcosa, torneremo a parlarne tutti insieme. Grazie per averne discusso con noi!».

Daniele (figlio): «Anche io preferisco il contratto successorio, così tutto è regolato in maniera chiara».

Sandra (madre): «La nostra consulente ci ha consigliato di tornare a parlarne tutti e quattro con lei per esaminare nel dettaglio le diverse possibilità».

Laura (figlia): «Mi sembra ragionevole. E già che ci siamo, io regolo anche la mia situazione previdenziale e successoria come donna coniugata con due figli. Domani prendo un appuntamento!».

Daniele (figlio): «Una consulenza farebbe comodo anche a me, specie in relazione al concubinato. Chissà, alla fine potremmo anche considerare l’idea di sposarci…».

*Nomi modificati

Contatti

Avv. Giorgio Falconi
Responsabile Team Wealth Planning UBS Regione Ticino
Tel. +41-91 801 68 84
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