La sinergia che intercorre tra benessere mentale e successo aziendale, passando attraverso l’affascinante mondo dell’arte, ha rappresentato il filo conduttore dell’evento Mens sana, negotia prospera tenutosi a maggio al Consolato Generale d’Italia a Lugano.
La mostra ha presentato opere evocative che affrontano temi legati alla salute mentale, quali ad esempio l’importanza dell’equilibrio interiore e della mindfulness come fondamenta per affrontare lo stress e le sfide quotidiane; la cultura aziendale e la leadership empatica; la collaborazione e la comunicazione efficace per creare un ambiente lavorativo sano e inclusivo.
Durante l’evento si è tenuto un workshop guidato da esperti, che hanno affrontato temi cruciali nella società contemporanea, come alcune guide per la gestione dello stress, la promozione del benessere psicologico e lo sviluppo della resilienza emotiva. Allo stesso modo è stata posta l’attenzione sull’importanza della creazione di ambienti lavorativi che valorizzino la salute dei collaboratori, riconoscendo il ruolo fondamentale del benessere psicofisico nell’ambiente aziendale.
Nella sua presentazione Luca Quaratino, Docente di Organizzazione Aziendale presso l’Università IULM di Milano, ha messo in luce come «in un’epoca di grandi trasformazioni e definitivo superamento del modello organizzativo fordista, risulti evidente per le organizzazioni costruire un nuovo patto con le persone. Solo così possono risultare attrattive sul mercato del lavoro e capaci di generare engagement, motivazione al lavoro e partecipazione attiva da parte degli individui. Al centro di questo patto si trova la promessa da parte delle imprese di garantire alle persone un’esperienza lavorativa costruita attorno al concetto di benessere, grazie allo stile di leadership, alla qualità delle relazioni interpersonali, alla possibilità di esprimere il proprio potenziale e al fatto di lavorare in spazi esteticamente apprezzabili».
Una conferma delle nuove strategie che guidano la gestione aziendale è venuta dal contributo di Erik Pettinicchi, Hertz Operations Director, che ha sottolineato come in Hertz sia maturata la convinzione che «un ambiente di lavoro bello e armonioso abbia un impatto positivo sulle performance del punto retail perché influenza positivamente lo stato d’animo e il benessere mentale dei collaboratori, aumentando la motivazione e la concentrazione. Quando i collaboratori si sentono a proprio agio, e messi nelle condizioni di operare con gli strumenti e le competenze necessarie, sono inclini ad offrire un servizio migliore. Inoltre un’atmosfera accogliente e piacevole aumenta l’attrattività del punto retail, incoraggiando i clienti a visitarlo più spesso e a trascorrere più tempo all’interno».
L’esposizione, attraverso un’eclettica selezione di opere di artisti contemporanei, si è configurata come un catalizzatore per una profonda esplorazione di queste tematiche complesse. Numerosi gli artisti in mostra, tra cui spiccano i nomi di Alvin Golrokh, Besta Bestrizal, Chen Chaoxiong, Cheri Cherin, Cristiano Mangovo, J.P. Mika, Li Wei, Maludi Houston, Ouattare Watts, Hako Hankson, Peter Zimmermann, Refijon, Salifou Lindou, Tegene Kunbi, Turiya Magadlela.
Avv. Arianna Bonaldo, TEP (Helvetia Trust Company) ha sottolineato come «la crescente sinergia tra arte e impresa imponga una riflessione su questo connubio, che promuove la creatività e l’innovazione generando combinazioni inaspettate. L’investimento in ambito culturale oltre che essere un potente strumento promozionale rappresenta anche un’opportunità per costruire legami con gli stakeholder. Siamo testimoni dei successi di imprenditori che hanno gestito le proprie collezioni d’arte attraverso trust dedicati, che tutelassero il valore delle opere, permettendone al contempo la fruizione in ambito lavorativo, a vantaggio del benessere dei dipendenti e della reputazione aziendale. Il vecchio adagio “l’arte non si mangia” suona quindi come un retaggio di altri tempi».
Gianvirgilio Cugini, commentando il pieno successo dell’evento, ha rilevato come «numerose ricerche e studi di istituti di prestigio, tra cui l’Università di Harvard, abbaino evidenziato come l’integrazione di iniziative artistiche in ambienti lavorativi, possa non solo migliorare la salute mentale ma anche potenziare la creatività, la resilienza e la collaborazione all’interno delle organizzazioni stesse. Considerando l’arte come fucina di resilienza, vi invitiamo a contemplarne la potenza nell’arricchire le nostre vite, promuovendo il benessere e alimentando il successo, convinti che la sinergia tra una mente sana e il prosperare negli affari si manifesti attraverso la bellezza, la creatività e la straordinaria forza trasformativa dell’arte».
A conclusione dei lavori, Alex Oberholzer, CEO Banca Credinvest, ha sottolineato come «in Banca Credinvest la nostra ricetta per la sopravvivenza e la crescita è legata soprattutto al personale. Cerchiamo di creare un ambiente positivo all’interno dell’azienda. Il benessere aziendale è legato anche alla produttività: se il personale è felice, rende di più, si ammala meno e di conseguenza tutto il flusso societario ne beneficia. In un settore come il nostro, di servizio e di relazione umana, l’essere umano va valorizzato ed è per questo che noi abbiamo deciso di metterlo al centro con programmi ed iniziative che favoriscono una cultura aziendale sana».