L’Aula magna del Campus Ovest di Lugano ha fatto da cornice alla solenne celebrazione del 29º Dies academicus dell’Università della Svizzera italiana (USI). La cerimonia annuale, momento culminante della vita accademica, ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo istituzionale, scientifico e culturale, riunite per celebrare i successi dell’ateneo e delineare le prospettive future, con un’enfasi marcata sul concetto di crescita sostenibile.

Ad aprire i lavori è stata la Rettrice dell’USI, Luisa Lambertini (nella foto accanto), il cui discorso ha subito messo in chiaro l’impegno dell’istituzione verso una crescita sostenibile, responsabile e permeabile al contesto territoriale. La Presidente del Consiglio dell’Università, Monica Duca Widmer, ha fatto eco a queste parole, sottolineando come l’USI intenda prosperare in settori strategici e consolidare le proprie fondamenta per rimanere un pilastro per il territorio e il tessuto economico locale. Anche l’intervento della Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti (nella foto sotto) ha ribadito la cruciale necessità di investire nell’istruzione, nella formazione e nella ricerca, elementi imprescindibili per una crescita sostenibile e duratura del Cantone.

Uno dei momenti più attesi della mattinata è stato il dialogo tra Claude Nicollier, l’unico astronauta elvetico, e Giovanni Pellegri, responsabile de L’ideatorio dell’USI. Il loro scambio di vedute ha spaziato dalla scienza all’educazione, toccando l’esperienza unica dello spazio e il legame, tutt’altro che astratto, con le attività di ricerca dell’USI, come la collaborazione con Space Exchange Switzerland (SXS), l’operato dell’Istituto di ricerche solari IRSOL e i planetari universitari. Nicollier ha offerto spunti di riflessione sul nostro ruolo nel cosmo e sulla responsabilità collettiva di preservare il pianeta, temi intrinsecamente connessi alla crescita sostenibile.

La cerimonia è proseguita con la tradizionale consegna delle onorificenze accademiche. Il prestigioso Dottorato honoris causa è stato conferito a Maurice Herlihy per i suoi contributi pionieristici nel campo della programmazione di sistemi concorrenti e distribuiti. Arturo Licenziati, Presidente e CEO di IBSA Group, è stato insignito della nomina a Membro onorario USI per il suo fondamentale sostegno alla Facoltà di scienze biomediche. La Medaglia dell’USI è stata assegnata a Michele Parrinello in riconoscimento del suo significativo apporto allo sviluppo dell’ateneo. L’USI Alumni Award ha premiato Giacomo Brenna per la sua brillante carriera nel settore dell’architettura, mentre l’USI Raiffeisen Award for Best Teaching ha celebrato l’eccellenza didattica di Ilaria Espa e Adriano Fabris.

Nel suo intervento, la Rettrice Lambertini ha evidenziato la fase di espansione dell’USI, con l’introduzione di nuovi corsi di laurea, tra cui i Bachelor in Data Science e in Scienze economiche in lingua inglese, e la recente istituzione dell’Istituto di medicina di famiglia EOC–USI, una risposta concreta alla crescente necessità di medici di prossimità. Ha inoltre posto l’accento sull’importanza di diversificare le fonti di finanziamento, menzionando l’evento “Insieme per il futuro” al Locarno Film Festival come un’iniziativa chiave per rafforzare il legame con la comunità e promuovere una crescita sostenibile anche dal punto di vista economico. Sono stati ricordati anche i significativi anniversari della Facoltà di scienze informatiche (20 anni) e dell’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB, 25 anni). Guardando al futuro, la Rettrice ha illustrato il potenziale delle tre proposte USI per i Poli nazionali di ricerca (NCCR) incentrate su invecchiamento, intuizione aumentata e futuri paesaggi energetici, attualmente in fase di valutazione, sottolineando come queste iniziative siano cruciali per una crescita sostenibile del sistema di ricerca svizzero. Non è mancato un richiamo all’importanza dell’autonomia accademica e della fiducia nel mondo universitario, soprattutto in un contesto geopolitico complesso e segnato da incertezze a livello federale.

La Presidente Duca Widmer ha ribadito l’importanza strategica della Swiss AI Initiative, che vede l’USI tra i suoi partner, e il ruolo propulsivo del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico e del supercomputer Alps. Ha insistito sulla necessità di un adattamento rapido e strategico alle trasformazioni in atto, improntato a principi di crescita sostenibile ed etica.

A margine della cerimonia, l’Aula magna ha ospitato “Firefly Forest”, un’installazione artistica immersiva della Compagnia Finzi Pasca, firmata da Hugo Gargiulo con musiche originali di Maria Bonzanigo. L’opera, con le sue 348 lampadine sensibili al suono, ha creato un’atmosfera suggestiva, offrendo al pubblico un’esperienza sensoriale intensa. Al termine dell’evento è stata inoltre inaugurata l’opera partecipativa di street art “Universo” di Yuri Catania, un grande collage di volti della comunità accademica USI, simbolo di inclusione e identità condivisa. L’opera si inserisce nella campagna “Play your future”, che unisce arte e realtà aumentata per raccontare l’esperienza universitaria in modo innovativo.

Un’ulteriore iniziativa a sostegno della crescita sostenibile e del futuro dei giovani talenti è stata l’annuncio della messa all’asta di dieci opere esclusive donate all’USI da Yuri Catania, intitolate “Lvgaxy Astro Flowers”. Il ricavato dell’asta sarà destinato a finanziare borse di studio per studenti e studentesse di informatica, un investimento concreto nel capitale umano e nella crescita sostenibile del settore tecnologico. Le stampe, in edizione limitata e autografate dall’artista e dall’astronauta Claude Nicollier, rappresentano un connubio significativo tra arte, scienza e impegno per le nuove generazioni.

L’edizione di quest’anno del Dies academicus dell’USI ha dunque rappresentato non solo un momento di celebrazione dei successi conseguiti, ma anche una piattaforma per ribadire l’impegno dell’ateneo verso una crescita sostenibile, intesa come sviluppo responsabile, inclusivo e attento alle esigenze del territorio, proiettando l’USI come un motore di innovazione e progresso per il Canton Ticino e per l’intera Svizzera italiana.