Quali sono le ragioni che vi hanno spinto a sponsorizzare un evento dedicato alla musica classica come Sobrio Festival?
Patrick Coggi: «Si tratta di un evento che ci corrisponde sotto vari punti di vista, sia come Gruppo che anche personalmente, essendo io stesso musicista. Ceresio Investors sostiene eventi culturali e musicali da anni, si pensi per esempio alla musica classica al LAC (siamo infatti sponsor e membri della Fondazione Lugano Musica), come parte di un impegno nei confronti del territorio che ci ospita. Inoltre, da oltre 50 anni ci contraddistingue la selezione di talenti, anche giovani, nell’ambito della gestione patrimoniale attiva, e ci sembrava particolarmente calzante sostenere giovani talenti anche nel contesto musicale. Per finire, l’opportunità ci è stata presentata all’interno della cerchia dei nostri co-investitori: anche questo aspetto è proprio della nostra tradizione, ovvero la condivisione e l’allineamento di interesse tra il Gruppo e le persone a cui si rivolge. Anche il nostro brand name, Ceresio Investors, testimonia questo».
Come si inserisce questa scelta nel quadro della strategia di Ceresio Investor di attenzione al territorio ticinese?
Patrick Coggi: «Si inserisce molto bene e, come spiegato sopra, in modo molto naturale. L’attenzione del Gruppo per il territorio ticinese si è già manifestata culturalmente in vari modi negli ultimi anni (pubblicazioni, mostre, oltre che con la ristrutturazione della nostra nuova sede in un immobile storico di Lugano) e sarà crescente in futuro. Il Gruppo vuole rafforzare la sua presenza e riconoscibilità locale, soprattutto per estendere e rafforzare la “rete” di interessi comuni, a cui ho fatto riferimento sopra, che lo contraddistinguono. Si tratta quindi di attività mirate, selezionate perché ci corrispondono e che sono, nel senso espresso sopra, sinergiche. Ci sono poi, invece, tutta una serie di attività puramente filantropiche e gestite separatamente nel contesto della Fondazione del Ceresio, spesso anch’esse rivolte al territorio ticinese. La Fondazione, realtà storica del panorama filantropico ticinese, sostiene iniziative benefiche in Ticino, Svizzera e all’estero, soprattutto nei campi educativo, culturale, scientifico, medico, della cooperazione allo sviluppo e dell’aiuto umanitario».
Vuole raccontarci la storia di una manifestazione così particolare come Sobrio Festival?
Mauro Harsch: «Era un mio sogno. Inizialmente pensai ad un progetto per i miei allievi, che permettesse loro di trascorrere periodi di studio in un ambiente lontano dalle grandi città, a contatto con la natura, dove fosse possibile ritrovare sé stessi e soprattutto creare proposte innovative. In seguito, nacque in me il desiderio di creare un vero e proprio “Villaggio della Musica” che potesse coinvolgere studenti, giovani musicisti, docenti, artisti e melomani. Un villaggio pieno di musica, di colori, di profumi, di poesia e di bellezza. Per diversi mesi cercai un luogo adatto allo scopo e dopo aver visitato molte zone della Svizzera mi decisi per un piccolo villaggio della Leventina. Situato a 1.100 metri d’altitudine, nel cuore delle Alpi, Sobrio gode d’una natura incontaminata, di stupendi panorami ed è privo di transito automobilistico: un ambiente davvero unico, un paradiso per musicisti, e non solo.
Per dar vita al progetto creai un’associazione che nel 2013 acquistò a Sobrio un’antica abitazione di grande valore storico-culturale, denominata in seguito Casa “Gustav Mahler”. Per l’accoglienza di studenti e musicisti, due anni più tardi venne acquistata una seconda casa che fu dedicata a Francis Poulenc. Molti proprietari di altre case primarie e secondarie (entusiasti dell’idea) chiesero di intitolare anche le loro abitazioni a celebri compositori. Ad oggi le case sono più di cinquanta e i proprietari, in modi diversi, collaborano alle varie iniziative. Contemporaneamente nacque il Sobrio Festival, i cui concerti hanno tutt’oggi luogo nella Chiesa di San Lorenzo e nella sala di Casa Mahler».
Dal punto di vista artistico quali sono i tratti distintivi di questo evento rispetto ad altre manifestazioni di musica colta che si tengono sul territorio ticinese?
Mauro Harsch: «Ciò che contraddistingue il Sobrio Festival è il suo inserimento nella realtà del Villaggio della Musica che dispone di case per musicisti, per studenti e docenti, per appassionati d’arte… In autunno aprirà i battenti il tanto atteso Hotel Symphony che darà la possibilità al nostro pubblico di soggiornare a Sobrio per week-end e giornate di vacanza unendo musica, natura e gastronomia. Sono inoltre in fase di progettazione case per musicisti della Terza età e una sala concerti, disegnata da Mario Botta. Tutto questo è molto apprezzato sia da giovani musicisti sia da artisti affermati – tra cui membri dei Berliner Philharmoniker e dell’orchestra del Teatro alla Scala – concordi nell’affermare che Sobrio costituisce un piccolo ma esclusivo polo culturale a metà strada tra Milano e Zurigo. Tutti sono affascinati dalla particolare atmosfera che si vive, dalla bellezza del luogo e dal calore che il pubblico manifesta. Dopo una prima esperienza, musicisti, studenti e visitatori desiderano ritornare: sta nascendo una grande famiglia che crede in una manifestazione unica, innovativa e fuori dagli schemi».
Sobrio Festival presenta un ricco programma di concerti nella chiesa di San Lorenzo e nella Sala di Casa Mahler. Quali sono gli appuntamenti più attesi in cartellone.?
Mauro Harsch: «In occasione della serata inaugurale, sabato 29 giugno debutterà a Sobrio il Duo Kirsch, reduce da grandi successi internazionali. Il 6 luglio proseguirà il Premio “E. Tschaikowsky” che anche quest’anno offrirà la possibilità di ascoltare giovani pianisti provenienti da ogni parte del mondo. A grande richiesta, il 13 luglio tornerà il violinista Simone Bernardini, primo violino dei Berliner Philharmoniker, mentre sabato 20 luglio avrà luogo un recital del soprano Francesca Pia Vitale, stella nascente della scena lirica mondiale, un’autentica rivelazione. Il 27 luglio un altro importante appuntamento vedrà protagonista il Trio Chagall. Questi primi concerti avranno luogo nella chiesa di San Lorenzo con inizio alle ore 18:00.
Seguiranno, in Casa Mahler, i recital dei vincitori del Sobrio International Competition for Young Pianists 2024 e concerti a sorpresa. Domenica 13 ottobre, nell’ambito delle Carinerie musicali in Casa Mahler, ospiteremo il chitarrista Davide Dipilato. Ricordo che da quest’anno saranno organizzati bus navetta da Lugano e da Locarno. Per informazioni dettagliate, video e prenotazioni (l’entrata è a offerta libera per tutti i concerti) è possibile consultare il nostro sito (www.sobriofestival.com)».
Uno dei punti di forza di Sobrio Festival è rappresentato dalla presenza di affermati artisti accanto a giovani musicisti: quanto è importante per loro la partecipazione alle masterclass previste dal programma?
Mauro Harsch: «Il Villaggio della Musica offre la possibilità a studenti e giovani musicisti di vivere importanti esperienze a fianco di grandi artisti non solo nell’ambito delle masterclass e dei concerti ma anche in preziosi momenti di dialogo, di svago, durante splendide passeggiate, nei momenti conviviali… Tutto ciò è impreziosito dal fatto che a Sobrio si vive in condizioni del tutto particolari, senza doversi spostare in auto, immersi in aria pura e in una natura intatta.
Il Villaggio della Musica ospita inoltre il progetto Artists in Residence che offre a giovani musicisti l’opportunità di trascorrere soggiorni di studio, soprattutto nell’intento di scoprire giovani di talento seguendoli per diversi anni, mostrando i loro percorsi al pubblico del Sobrio Festival, come pure ad organizzazioni, agenzie, società e privati, favorendo così il loro inserimento nel mondo del lavoro. È pure possibile “adottare” giovani musicisti mediante una borsa di studio».
Nel format della manifestazione sono previsti importanti premi e concorsi. Di cosa si tratta e a chi si rivolgono?
Mauro Harsch: «Grazie ad un incontro con Elizabeth Tschaikowsky (lontana cugina del grande Piotr, attualmente residente in Svizzera) nel 2019 è stato istituito il Premio “E. Tschaikowsky” che ogni anno porta a Sobrio decine di giovani pianisti provenienti da ogni parte del mondo. Quest’anno il Premio è giunto alla sua quinta edizione ed è sponsorizzato da Ceresio Investors.
Sono veramente molti i giovani che meritano il nostro supporto. Gli Amici del Sobrio Festival sono i nostri principali sostenitori che speriamo possano moltiplicarsi. Contiamo sui loro aiuti che ci permetteranno di continuare ad organizzare al meglio il Festival e di provvedere alle numerose necessità del Villaggio della Musica, tra cui la realizzazione della nuova sala concerti».
Quali altre iniziative avete in programma di sponsorizzare nei prossimi mesi e verso quali specifici settori indirizzerete i vostri futuri interventi?
Patrick Coggi: «Cerchiamo di sostenere iniziative coerentemente con la nostra strategia di sviluppo e posizionamento del Gruppo. Cerchiamo di essere precisi e consistenti in questo. Siamo quindi attivi in regioni, settori e modalità che corrispondono alle caratteristiche illustrate sopra. Tra queste prossimamente sosterremo per esempio Estival Jazz e la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati per quanto riguarda il mercato locale, mentre sosterremo Orticola a Milano. Particolarmente caratteristico è anche il nostro sostegno alla Fondazione Svizzera Pro Venezia, proprio quale ponte culturale tra i nostri due principali mercati di riferimento».