Dal 27 marzo al 29 giugno 2025, Villa Malpensata a Lugano ospiterà la mostra Ars Canusina. Arte e artigianato dei bambini della Colonia-Scuola “A. Marro”, tredicesimo capitolo del ciclo Dèibambini, promosso dal MUSEC per esplorare le diverse espressioni artistiche dell’infanzia. La mostra, curata da Massimiliano Vitali e Chiara Bombardieri, si inserisce in un progetto condiviso con l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia, la Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla e l’Associazione Ars Canusina di Bibbiano.
Un percorso di arte, psicoterapia e inclusione
L’esposizione ripercorre l’esperienza della Colonia-Scuola “A. Marro”, istituzione nata nel 1921 all’interno dell’Ospedale psichiatrico “San Lazzaro” di Reggio Emilia, per offrire assistenza psichiatrica e un’educazione scolastica e professionale a bambini con difficoltà psicologiche. Grazie alla visione innovativa della psichiatra Maria Bertolani Del Rio (1892-1978), tra il 1932 e il 1952 l’istituto si distinse per l’introduzione di un metodo di terapia basato sull’arte e sull’artigianato.
Il cuore della metodologia adottata nella Colonia-Scuola era l’Ars Canusina, un’originale forma di ergoterapia che prendeva ispirazione dai motivi decorativi della scultura romanica reggiana, elementi già presenti nell’immaginario collettivo dei bambini. Con il supporto di artigiani ed educatori, i giovani ospiti furono coinvolti in attività artistiche e manuali che, oltre a dotarli di competenze concrete, li aiutavano a sviluppare un senso di stabilità e armonia interiore.
La mostra: opere e documenti storici
Allestita nello Spazio Maraini di Villa Malpensata, la mostra presenta oltre sessanta opere realizzate dai bambini della Colonia-Scuola: ricami, terrecotte, ceramiche smaltate e album in cuoio che testimoniano l’alto livello artistico raggiunto dai giovani creatori. I manufatti provengono dall’Archivio dell’Ex Ospedale Psichiatrico “San Lazzaro”, oggi parte del Dipartimento di Salute Mentale dell’Emilia-Romagna, e sono affiancati da documenti storici e fotografie d’epoca che raccontano la quotidianità dell’istituto.
A completare il percorso espositivo, alcuni capitelli e bassorilievi in stile romanico matildico provenienti dal Museo Diocesano di Reggio Emilia e Guastalla, a testimonianza del legame profondo tra Ars Canusina e il patrimonio artistico locale.
Il lascito dell’Ars Canusina
Il metodo ideato da Maria Bertolani Del Rio si è rivelato una risorsa fondamentale per l’integrazione sociale e la crescita personale di numerosi bambini e ragazzi. Nonostante la Colonia-Scuola “A. Marro” sia stata chiusa nel 1974, l’Ars Canusina è sopravvissuta nel tempo, trasformandosi in un’elegante tradizione artigianale che continua a essere praticata e tutelata attraverso il marchio Ars Canusina®, registrato nel 1948 e oggi gestito dal Comune di Casina.
L’esposizione al MUSEC offre una preziosa occasione per riflettere sul valore terapeutico della creatività e sulla necessità di preservare esperienze storiche come questa, capaci di unire arte, educazione e inclusione sociale.
Eventi collaterali e pubblicazioni
A corredo della mostra, il MUSEC propone una serie di eventi didattici e laboratoriali, tra cui il corso di ricamo Ricamare in Ars Canusina, in programma il 26 e 27 aprile 2025, e incontri seminariali dedicati all’arte-terapia e alla pedagogia speciale.
Inoltre, la pubblicazione del tredicesimo volume della collana Dèibambini accompagnerà l’esposizione, raccogliendo studi approfonditi sull’Ars Canusina e sull’eredità di Maria Bertolani Del Rio. Il volume sarà disponibile in libreria e presso il MUSEC al prezzo di CHF/\u20ac 32.