Concorso di fotografia a Lugano: l’edizione 2025 di Unpublished Photo celebra i nuovi linguaggi visiviL’edizione 2025 di Unpublished Photo, il concorso di fotografia a Lugano promosso dalla Fondazione culture e musei (FCM) e dal Museo delle Culture (MUSEC), conferma la centralità del progetto nel panorama dell’arte visiva rivolta alle nuove generazioni. Da cinque anni, infatti, l’iniziativa rappresenta una piattaforma privilegiata per osservare le tendenze più recenti della fotografia d’arte, con un approccio capace di intrecciare formazione, sperimentazione e visione curatoriale.

La giuria internazionale ha attribuito il primo premio ex aequo a due autori: l’ucraina Nurlana Udovenko (1997), che ha indagato il tema della sospensione attraverso un progetto concettuale sulla noia, e il lituano Titas Valionis (2000), che ha trasformato il parkour in un linguaggio fotografico fatto di linee, traiettorie e slanci aerei. A completare il podio figurano la tedesca Mariangela Pfahler (1998), con un lavoro astratto nato dall’interazione casuale tra luce e oggetti domestici, e l’italiana Anouk Andrea Boni (2002), che ha posto l’albero al centro di una riflessione sul tempo, sulla perdita e sulla metamorfosi della natura.

La mostra a Villa Malpensata

Dal 4 dicembre 2025 al 12 aprile 2026, lo Spazio Maraini di Villa Malpensata ospiterà una selezione di sei immagini per ciascun portfolio vincitore, accompagnate da note biografiche e dal contesto di ricerca che ha guidato gli artisti. L’esposizione, curata da Alessia Borellini, offrirà un percorso concentrato ma approfondito, mentre l’intero corpus dei progetti — dieci fotografie ciascuno — è raccolto in un catalogo bilingue edito da Edizioni FCM.

Concorso di fotografia a Lugano: l’edizione 2025 di Unpublished Photo celebra i nuovi linguaggi visiviIl concorso, nato dall’idea originaria della galleria milanese 29 ARTS IN PROGRESS, è stato strutturato in forma istituzionale a partire dal 2020 grazie alla collaborazione con la FCM e il MUSEC. Da allora ha contribuito a costruire un archivio in espansione che oggi supera le 40.000 opere, spaziando dall’Ottocento alla fotografia contemporanea.

Una partecipazione globale

L’edizione 2025 ha coinvolto più di duecento giovani fotografi provenienti da trentacinque Paesi, con una presenza particolarmente significativa di candidati italiani, cinesi e australiani. La fascia d’età — dai 18 ai 30 anni — permette al concorso di essere una sorta di osservatorio privilegiato sulla creatività emergente.

La giuria riunitasi a Venezia presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti ha selezionato i quattro progetti finalisti tra una vasta varietà di approcci e linguaggi. Presieduto dal fotografo tedesco Hans Georg Berger, il gruppo era composto da Francesco Paolo Campione, Eugenio Calini, Giovanna Palandri, Angelica Sella e Tiziana Serena. Ai due vincitori ex aequo sono stati assegnati 2.000 franchi ciascuno, mentre 500 franchi sono andati al terzo e al quarto classificato.

Oltre al riconoscimento economico, la pubblicazione del catalogo e la mostra rappresentano per tutti i finalisti un’opportunità di visibilità significativa nel circuito artistico internazionale.

I progetti premiati

Nurlana Udovenko — Boredom

Il lavoro della fotografa ucraina affronta il tema della noia come spazio mentale, più che come condizione passiva. Invitando alcuni soggetti a rimanere seduti per un’ora senza distrazioni, Udovenko ha poi trasformato il video delle sessioni in una superficie fotografica ottenuta tramite esposizione su carta sensibile. Ogni immagine condensa la durata intera di quell’ora in un’unica presenza evanescente: un modo per riflettere sul valore del tempo sospeso.

Concorso di fotografia a Lugano: l’edizione 2025 di Unpublished Photo celebra i nuovi linguaggi visiviTitas Valionis — Artists That Can Fly

Dalla sua esperienza personale nel parkour, Valionis ha sviluppato un linguaggio fotografico che cattura il movimento come gesto creativo. Le immagini scattate durante raduni e incontri in diverse città lituane restituiscono l’energia degli atleti, trasformando le loro evoluzioni acrobatiche in una sorta di calligrafia urbana.

Mariangela Pfahler — Vertebrae

Un riflesso di luce casuale ha dato origine a un progetto che esplora le possibilità dell’astrazione. Fotografando riflessi e cavi elettrici illuminati da LED multicolore, Pfahler ha poi invertito e lavorato le immagini fino a renderle simili a strutture organiche: ossa, reti cellulari, elementi anatomici immaginari. Una ricerca sulla metamorfosi dell’ordinario in visione.

Anouk Andrea Boni — Nuda ferita mortale

Ispirata dalle nebbie della pianura padana e dalla letteratura di Hermann Hesse, Boni focalizza il proprio racconto sugli alberi recisi: simboli di un ciclo vitale interrotto, ma anche custodi silenziosi di una memoria che sopravvive. Il legame con la fotografia poetica di Mario Giacomelli emerge nella tensione tra astrazione e documentazione.

Una piattaforma in crescita

Accanto alla mostra, il MUSEC organizzerà incontri ed eventi collaterali dedicati agli appassionati di fotografia. La prossima edizione del concorso aprirà nell’autunno 2026: gli interessati possono seguire i canali social del museo (IG @museclugano e FB MusecLugano) per gli aggiornamenti e presentare la candidatura tramite il formulario dedicato, disponibile sul sito della Fondazione culture e musei.